|
|
Il Castello di Roccasparvera
Roccasparvera è oggi un piccolo comune
all'imboccatura della Valle Stura a 12 Km. Da Cuneo; ha però una lunga, complessa e
gloriosa storia alle spalle. Se ne cita il nome "Rocha sparvaira" per la prima
volta in un atto di donazione (12 febbraio 1028) fatto da Abellonio, figlio di Alineo, con
la moglie Amaldruda, a favore del monastero di S. Pietro in Savigliano da lui fondato. Nel
nome è evidente il nome di una rocca di antica origine, tenuta da signori locali, che
divenne castello verso la fine del XII sec. Con i lavori effettuati dai Marchesi di
Saluzzo che volevano stabilire lì un avamposto verso l'alta valle e la via della Francia.
Nel 1163 vi domina Manfredo I° di Saluzzo per mezzo del suo feudatario Ardizzone; questi
si presenta in Romanisio (presso Fossano) per discolparsi dall'accusa di tradimento, (nel
linguaggio del tempo fellonìa). Riconosce di aver pensato di consegnare il castello di
Roccasparvera ai nemici del Marchese, ma, non avendo poi dato seguito alla cosa, col
perdono riottiene anche il feudo. Nel 1185 è feudatario Giordano Catalano di Barge con
dei "consorti"; è in lite col Marchese, con la mediazione del MarcheseCorrado
di Monferrato (cognato del Saluzzo), si raggiunge un accordo. Con esso si stabilisce che
il Giordano e i consorti consegneranno il castello di Roccasparvera a quello di s.
Benedetto (presso Moiola) al Marchese di Saluzzo quando questi ne avrà bisogno per guerre
di valle Stura. In quel momento i due castelli avranno una guarnigione fornita da
entrambi, a spese però del Marchese, esclusa la torre che sarà custodita solo dai
signori. La guerra sarà sostenuta solo dal Marchese che però non potrà fare pace
separata e senza il consenso degli altri. Alla fine del XII sec. La valle passa sotto il
Marchese di Monferrato, Bonifacio, che la cede (1197) in feudo al figlio di Manfredo II di
Saluzzo, cominciando da Roccasparvera con "pertinenze": Gaiola, Moiola, Rittana,
Valloriate.Nel 1225 Manfredo III di Saluzzo nomina vari feudatari nella zona, fra cui i
Brocardo, signori di Roccasparvera; l'atto di investitura è firmato dal Marchese sotto il
Portico della casa del Brocardo, vicino a Gaiola. All'arrivo degli Angioini, Roccasparvera
con la valle passa sotto il loro dominio; il paese ormai è retto come comune con Sindaci
e Consiglio ed è in lite con Cuneo per questionidi confini verso Vignolo e Cervasca; la
lite si risolve nel 1263. Tommaso di Saluzzo cerca di riavere nel 1270 Roccasparvera con
il Castelletto della Motta (attuale Castelletto, fraz. Di Roccasparvera) con relative
pertinenze appoggiando Carlo I°d'Angiò nella guerra contro Asti; ma ottiene solo belle
promesse. Caduti gli Angioini con la battaglia di Roccavione (1275), Tommaso poco alla
volta riprenderà i suoi possedimenti e nel 1287 "nel nuovo castello di
Roccasparvera" infeuda vari signori, fra cui Oberto Brocardo e i CATALANI DI Barge.
Agli inizi del trecento Carlo d'Angiò occupa i paesi della contea di Piemonte e nel 1305
a Roccasparvera ottiene la sottomissione e il giuramento di fedeltà dai signori locali
della valle; conferma alle popolazioni varie franchigie. Nel 130.8 unisce alla Provenza la
Valle S tura superiore a partire da Aisone, riconoscendo in questo modo l'\unità delle
popolazioni dei due versanti alpini. Nel 1316 Guarcherio Cavalleri, al servizio del
Marchese di Saluzzo, raduna una banda di fuorusciti, occupa il Castellettob della Motta e
poi Demonte; ma presto è ricacciato dai Provenzali. In quel tempo Roccasparvera è difesa
da Obertino de Rajneriode Carcano, che nel 1319-20 sarà regio vicario di Cuneo. Il re
Roberto d'Angiò nel 1317 incorpora al dominio provenzale i castelli di Roccasparvera,
Caraglio e Roccabruna per rendere più sicura la Contea di Piemonte. Alla sua morte sotto
il debole governo di Giovanna I° (aveva 16 anni) i Savoia, i Visconti di Milano, i
Saluzzo e i Monferratorivendicano gli antichi domini; nel 1346 Tommaso II di Saluzzo
occupa Roccasparvera e gli altri Paesi; poco dopo la zona è conquistata dai Visconti e
dopo ancora ripresa daiProvenzali. Con il ritorno degli Angioini compare Franceschino
Bolleris (consignore di Salmour, presso Fossano) che a luglio si impadronisce di
Roccasparvera. Ha speso 3000 fiorini per le paghe ai soldati, le munizioni e le nuove
costruzioni al castello; come pagamento ottiene il feudo formato dal castello e la villa
di Roccasparvera con tutte le sue pertinenze. Però nel 1373i Visconti tornano e il
Bolleris perde tutto. Diventato vicario regio a Cuneo e ripresa la valle dagli Angioini,
è nominato Castellano di Demonte con 500 fiorini l'anno. Il 15 giugno 1376 la regina
Giovanna I° premia la fedeltà di Franceschino conferendogli anche il feudo di Demonte
con tutta la valle Stura superiore e al contempo lo nomina Marchese.
|