Friedrich Heinrich Jacobi

Filosofo tedesco (Düsseldorf 1743 - Monaco di Baviera 1819), fratello del poeta Johann George, succedette al padre alla direzione dell'azienda commerciale familiare, il cui dissesto lo spinse a impiegarsi alla Camera di corte, ove viaggiò attraverso la Germania occupandosi di dazi e dogane. Amico di C.M. Wieland e di J.W. Goethe, scrisse i romanzi filosofici 1775 - Lettere ad Alwill, 1777 - Lettere a Woldemar. La sua opera più importante, nel 1785 - Lettere a M. Mendelssohn sulla dottrina dello Spinoza, in cui si avvale dei colloqui avuti con G.E. Lessing per sostenere che egli aderì allo spinozismo, entrando in polemica con Mendelssohn che sosteneva il contrario. Lo spinozismo rappresentò per Jacobi il più compiuto modello di razionalismo e fu pertanto da lui assunto come modello negativo. Il razionalismo non puoi mai giungere a concepire l'incondizionato, cioè Dio, come qualcosa di distinto dal condizionato, cioè dal mondo. Soltanto la fede rivelata può dare all'uomo la conoscenza di un Dio trascendente e creatore, nonché di se stesso e del mondo esterno. L'antirazionalismo lo portò ad avversare anche la filosofia kantiana. Nel 1779 - David Hume sulla fede, o idealismo e realismo, dove prende in chiave religiosa la dottrina humiana della credenza; nel 1801 - Dell'impresa del criticismo di tramutare la ragione in intelletto, contro la filosofia di Kant.