DAL 1948 IN POI |
È da notare che nel verbale del consiglio di classe
dal ‘48 in poi viene evidenziato non solo il comportamento degli
allievi e il profitto, ma si mettono in evidenza le cause (preparazione
di base, ambientazione sociale, metodo di studio) e si propongono gli
accorgimenti didattici su indicazioni e raccomandazioni della preside
(metodo di lavoro mnemonico, lezioni preparatorie ai lavori scritti,
continue esercitazioni scritte seguite dalle
"relative, ampie
convincenti correzioni e discussioni"; esercitazioni di lettura,
esposizione e comprensione. In un verbale del ‘60, a proposito dei
voti, si dice
i voti non sono la traduzione numerica di nette
situazioni di profitto ma vogliono esprimere quelle che sono le capacità
di miglioramento e di assimilazioni per le materie.
Si lamenta da parte dei docenti di lettere scarsa capacità di
esperienze e da parte dei docenti di matematica scarsa attitudine a
riflettere e ragionare.
|
|