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Easy Spontaneous Language Analysis (E.S.L.A)

Programma realizzato per la trascrizione e l'analisi
informatizzata dell'eloquio spontaneo ed elicitato.


Presentazione a cura del Prof. Oskar Schindler Direttore delle Unità Operati-ve di Audiologia e di Foniatria dell'Università degli Studi di Torino.

Esistono molti interessi nel registrare, analizzare e monitorare le espressioni verbali vocali del linguaggio parlato:

  • per seguire l'evoluzione della velocità (con periodo critico dai 18 ai 72 me-si) in soggetti normali;
  • per gestire ritardi e/o distorsioni della produzione verbale vocale in età e-volutiva (in rapporto all'età prestazionale del soggetto);
  • per inquadrare turbe linguistiche da inadeguatezze culturali o da eterolin-guismo;
  • per valutare le turbe acquisite di linguaggio specie neuroligiche in età adul-ta o senile;
  • per ragioni miscellanee.


Not
oriamente i capitoli del linguaggio verbale vocale sono:

  1. il contenuto fonetico-fonologico;
  2. il contenuto semantico-lessicale;
  3. le variazioni e gli assemblaggi morfosintattici;
  4. il contesto o la pragmatica.


Numerosissime sono le modalità e le procedure per esaminare i differenti aspetti; peraltro molte richiedono tempi e modi che non si adattano a tempi e modi di interventi snelli, clinici dove il dato linguistico (iniziale, in progresso, in outcome) non è che uno degli elementi di intervento.
Ci sembra pertanto di poter salutare con piacere l'introduzione dell'E.S.L.A. in quanto sistema di trascrizione ed analisi delle utterances verbali vocali, auguran-dogli di essere strumento routinario di ogni ambulatorio foniatrico e logopedico.

Prof. Oskar Schindler


Il problema della mancanza di strumenti adeguati per la trascrizione e l'analisi del linguaggio spontaneo è molto sentito soprattutto in ambito clinico. Gli strumenti attualmente disponibili non sembrano, infatti, facilmente integrabili nella realtà concreta degli operatori, che devono affrontare quotidianamente la patologia non solo nell'approccio teorico, ma anche e soprattutto nell'approccio clinico. Gli operatori sono spesso costretti ad adottare procedure poco idonee, come racco-gliere un campione di linguaggio in cinque minuti oppure fare una frettolosa valu-tazione "ad orecchio" senza trascrivere e codificare.


Analizzare il linguaggio in ambito clinico con strumenti di tipo descrittivo, come ad esempio i tests, significa, come molti ricercatori fanno osservare (Sabba-dini, 1993; Pinton, Lena, 1998), analizzare solo alcuni aspetti del linguaggio e valu-tare se questi aspetti si differenzino rispetto ad una popolazione o ad un gruppo di riferimento. Essi non dicono però com'è quel soggetto rispetto ad una popolazione normale. I tests non descrivono il linguaggio spontaneo dal punto di vista qualitati-vo e forniscono indicazioni troppo generiche per impostare un eventuale tratta-mento riabilitativo. Ci aiutano, tuttavia, a capire quali funzioni o sottofunzioni sia-no disturbate e quali integre. È pertanto molto importante integrare i dati dei tests con dati ricavati da un'analisi qualitativa del linguaggio spontaneo.


Vi sono attualmente pochi strumenti disponibili per la trascrizione e l'analisi del linguaggio spontaneo. È possibile ricorrere all'uso delle schede di registrazione dei dati, così come suggerito in "Strumenti di analisi per una prima valutazione del linguaggio infantile" proposte da Taeschner e Volterra (1985). Si tratta di schede da compilare manualmente trascrivendo campioni di linguaggio, tenendo conto del livello pragmatico e semantico. Oppure si può ricorrere a sistemi e approcci infor-matizzati all'analisi del linguaggio, ampiamente utilizzati nell'ambito delle ricerche sullo sviluppo del linguaggio infantile, ma molto meno nell'ambito clinico, come ad esempio il sistema CHILDES (Child Language Data Exchange System) (MacWhin-ney, 1991; Bortolini, Pizzuto, 1997). Come fanno osservare alcuni ricercatori (Sab-badini, 1993), il sistema di trascrizione CHILDES, sebbene offra un ampio venta-glio di analisi, è spesso poco utilizzato da chi si occupa essenzialmente di clinica, perché la laboriosità delle operazioni di trascrizione e codifica, che comporta un notevole dispendio di tempo, lo rende poco adatto alla realtà degli operatori che si occupano di linguaggio in ambito clinico. E' proprio a partire dalle problematiche di questi operatori che è stato realizzato Easy Spontaneous Language Analysis (E-SLA). Si tratta di un software che consente di:

  • effettuare una trascrizione del linguaggio spontaneo in formato CHAT;
  • individuare un profilo comunicativo linguistico generale;
  • analizzare il linguaggio spontaneo sul piano lessicale, strutturale, morfolo-gico e pragmatico;
  • individuare i criteri guida per impostare un trattamento riabilitativo mirato;
  • monitorare l’efficacia del trattamento riabilitativo attraverso la registrazione periodica
    in archivio dei risultati delle analisi linguistiche eseguite;
  • valutare la competenza verbale e comunicativa in bambini con ritardo mentale.
ESLA è suddiviso in quattro diversi moduli, distinti ma integrati.

INTESTAZIONE
Nel primo modulo si inseriscono i dati anagrafici relativi ai partecipanti della conversazione (vedi Figura 6 )

Figura 6

TRASCRIZIONE
Il secondo modulo è suddiviso in più colonne. Nelle prime due vanno trascritti gli enunciati prodotti dai due interlocutori durante la conversazione. Una volta trascritti, gli enunciati possono essere analizzati dal punto di vista lessicale, morfologico, fonologico, strutturale e pragmatico all'interno di questo stesso modulo; ( vedi Figura 7 ).

Figura 7

ANALISI
All’interno del terzo  modulo si ha la possibilità di selezionare il tipo di analisi da effettuare e il file da analizzare (vedi Figura 8 ).

Lo stesso modulo offre la possibilità di ottenere un profilo comunicativo linguistico generale, derivato dall'analisi linguistica (vedi Figura 9 ).

Figura 9

ARCHIVIO ANALISI
Il quarto  modulo creare un vero e proprio archivio dei risultati delle analisi relative ad ogni singolo bambino. Dal raffronto dei dati raccolti in più momenti di osservazione è possibile ricavare l'andamento dei risultati linguistici conseguiti rispetto ad ogni parametro analizzato in itinere e visualizzarlo sotto forma di grafico. Nell’archivio per lo stesso soggetto potranno essere registrati dati relativi a diverse osservazioni successive (Figura 10 e Figura 11 ).  

 

 


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