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Fra
gli ultimi interventi di rilevante importanza nell’ambito del
Comune di Poggio Mirteto occorre citare l’Ostello della Gioventù
di Piazza Varrone, il cui progetto è stato affidato agli architetti
Sveva di Martino e Mao Benedetti.
La
realizzazione dell’ostello, finanziata con i fondi del Giubileo è
risultato di un accordo di programma tra Comune e Provincia.
L’edificio,
di proprietà della Provincia, posto dentro le mura del centro
storico, inglobava i resti di un bastione di probabile origine
trecentesca. Dalla documentazione conservata negli archivi comunali
si ricava che l’edificio nel ‘600 era abitato; successivamente
fu adibito a carcere ed a caserma ed infine, alla metà del secolo
scorso, a liceo scientifico.
In
particolare le recenti manomissioni avevano comportato un degrado
diffuso della qualità architettonica. L’edificio, che al
contrario conservava inttate le sue qualità urbane, rappresentava
un tipico frutto della diffusa compromissione del nostro patrimonio
edilizio storico nazionale compiutasi tra gli anni ’50 e ’80 del
secolo scorso.
L’amministrazione
ha inteso cogliere l’occasione della nuova struttura ricettiva per
riqualificare un edificio nel cuore del centro storico fortemente
compromesso in epoca moderna.
Il
progetto si è dunque posto il duplice obiettivo di realizzare una
struttura ricettiva per circa 22 posti letto e di riannodare
relazioni e significati degli spazi e dell’architettura storica
integrandovi anche quegli elementi più recenti ormai indispensabili
al suo funzionamento.
La
struttura ricettiva è stata ubicata agli ultimi due piani
dell’edificio. Al piano terreno e a quello interrato con affaccio
sulla valle c ircostante sono state ripristinate le volte e le
aperture originarie. I collegamenti verticali meccanizzati sono
stati realizzati nella volumetria del relitto dell’antico
bastione. Il sistema urbano è stato riannodato collegando la piazza
interna all’affaccio panoramico sulla valle sottostante e
recuperandone la continuità con l’ingresso dell’edificio.
Un’altra
struttura ricettiva con le stesse funzioni di ostello si apre su
Piazza Dottori. Si tratta, come nel caso precedente, del recupero di
un edificio del centro storico, realizzato con i contributi per il
Giubileo.
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