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STATUTO CONSIGLIO PASTORALE e REGOLAMENTO

ISTITUZIONE

art. 1 - Nella Parrocchia SS.Nazaro e Celso- Via Aldini,33 in Milano è costituito il Consiglio Pastorale Parrocchiale ( CPP ) a norma del can.536 e della disposizione sinodale147,§ 4.

NATURA

art. 2- Il CPP è lo strumento ecclesiale fondamentale per l'azione pastorale della comunità ed è l'espressione della comunione responsabile della comunità parrocchiale nel pluralismo del suo servizio alla missione della salvezza di Cristo.

art. 3- Per ottenere tale comunione tutti i fedeli membri del CPP, adunati intorno al Parroco, si impegnano in primo luogo nella profonda conoscenza, nella stima reciproca dei valori di ciascuno, nella accettazione degli immancabili difetti e nel superamento delle vicendevoli differenze.

art. 4- Nel rispetto dei doni dei singoli, delle caratteristiche e delle finalità proprie dei vari gruppi e associazioni, il CPP - mediante il ministero della presidenza, proprio del Parroco, ne sostiene, coordina e stimola le attività inserendole nell'ambito della più vasta e profonda azione pastorale parrocchiale.

FINALITA'

art. 5- Il CPP ha come obiettivi

5.1 realizzare una vita di comunione e di corresponsabilità nella realtà della parrocchia;

5.2 promuovere l'evangelizzazione di tutta la popolazione del territorio, nel contesto della sollecitudine pastorale e missionaria della Chiesa ambrosiana;

5.3 elaborare il programma pastorale annuale, in rapporto al piano pastorale diocesano e parrocchiale e verificarne l'attuazione;

5.4 studiare i problemi relativi alla vita della comunità parrocchiale, in riferimento al territorio e prendere iniziative ordinate alla sua crescita.

FUNZIONE

art. 6- Il CPP - soggetto unitario delle deliberazioni per la vita della comunità, sia pure con la presenza diversificata del parroco e dei fedeli - è un organo consultivo, non secondo il linguaggio comune, ma nel giusto senso ecclesiale.

art. 7- Il Parroco, che presiede il Consiglio e ne è parte,

7.1 promuove una sintesi armonica tra le possibili differenti posizioni. L'eventuale non accettazione, da parte del Parroco, di un parere espresso a maggioranza dagli altri membri del Consiglio, potrà avvenire solo in casi eccezionali e su questioni di rilievo pastorale, che coinvolgono la coscienza del Parroco, e saranno spiegati al Consiglio stesso;

7.2 Nel caso di forti divergenze di pareri,

1°- quando la questione in gioco non è urgente, la decisione è rinviata a un momento di più ampia convergenza, di più matura e pacata riflessione;

2°- nel caso di urgenza, si ricorre all'Autorità superiore, che aiuti a individuare la soluzione migliore.

DURATA

art. 8- Il CPP ha una durata di cinque anni e non decade con la nomina di un nuovo parroco, salvo diversa indicazione da parte del Vicario episcopale di Zona.

COMPOSIZIONE

art. 9-

9.1 COMMISSIONE PREPARATORIA

9.1.1 Composizione: è composta dal parroco che la presiede, dagli altri presbiteri della parrocchia, da un rappresentante di ogni comunità religiosa, da cinque laici, di cui due scelti dal parroco e tre indicati dal CPP uscente. Tutti i membri di questa conimissione preparatoria devono conoscere la natura del CPP e la concreta situazione della comunità parrocchiale.

9.1.2 Compiti: i compiti di questa commissione consistono in modo precipuo

* nel sensibilizzare con iniziative appropriata la comunità parrocchiale: preghiera comunitaria e personale, incontri specifici nell'ambito dei gruppi/associazioni/movimenti, trattazione nella predicazione/catechesi/stampa parrocchiale.

* nel predisporre quanto necessario per la formazione del nuovo CPP, a norma del Direttorio diocesano.

9.1.3 Termine:

questa conunissione scade all'atto della proclamazione del nuovo CPP.

9.2 MODALITA' E STRUMENTI PER LA FORMAZIONE DEL CPP

9.2.1 Possono far parte del CPP tutti i fedeli della comunità parrocchiale cresimati, maggiorenni e in piena comunione con la Chiesa cattolica.

9.2.2 Membri di diritto:

1°: il parroco

2°: i presbiteri responabili della cura pastorale parrocchiale

3°: presbiteri e diaconi collaboratori stabili in parrocchia

9.2.3 Membri cooptati dal presbiterio parrocchiale:

1°: un rappresentante di ognuna delle scuole presenti nel territorio parrocchiale

2°: due rappresentanti del mondo del lavoro

3°: un giovane e una giovane

9.2.4 Membri eletti dalle rispettive comunità/gruppi/associazioni/movimenti:

1°: un/a religioso/a per ogni comunità presente in parrocchia

2°: un rappresentante del Centro di Ascolto

3°: un rappresentante del Gruppo Catechisti

4°: un rappresentante del Consiglio d'oratorio

5°: un rappresentante del Gruppo Anziani

6°: altri due laici scelti dal parroco, viste anche le indicazioni emerse dalle votazioni

7°: altri sei laici eletti da tutti i fedeli.

art. 10-

10.1 Tutti i membri sono nominati dal parroco,che ne dà comunicazione al Vicario episcopale di Zona.

10.2 I Consiglieri cooptati ed eletti restano in carica cinque anni.

10.3.1 L'assenza ingiustificata per tre sessioni consecutive li rende automaticamente dimissionari. La decadenza deve essere dichiarata dal Consiglio e comunicata agli interessati dal segretario.

10.3.2 Le dimissioni devono essere motivate e presentate per iscritto al parroco, cui spetta l'accettazione delle medesime

10.4 Ogni Consigliere dimissionario è sostituito:

1°: se trattasi di eletto, con chi lo segue immediatamente per numero di voti

2°: se trattasi di cooptato, con altra persona scelta con i medesimi criteri.

10.5 La sostituzione avviene anche nei casi di morte, di revoca (a giudizio del Vicario episcopale di Zona), di permanente invalidità.

FUNZIONAMENTO

art. 11- Presidente del CPP è il parroco, che ha la facoltà di delegare un suo rappresentante in caso di impossibilità di presenziare a una sessione o a una parte di essa. Egli controlla i titoli di legittimità dei Consiglieri; giustifica le assenze; dirige i lavori; prepara con i confratelli del presbiterio parrocchiale e con il moderatore l'ordine del giorno, sentite le richieste di tutti.

art. 12-

12.1 Il CPP sceglie al suo interno un moderatore, tenuto conto della capacità di guidare un'assemblea, di essere ben accetto a tutti, di avere doti di sintesi.

12.2 E' compito del moderatore:

- preparare con il presidente l'ordine del giorno

- coordinare, con l'aiuto del segretario, il lavoro di eventuali commissioni (costituite da consiglieri eletti dal CPP o indicati dal parroco e dal moderatore, oltre che eventualmente da membri di organismi parrocchiali o da fedeli impegnati in determinati ambiti e/o da esperti) incaricate di preparare il materiale per gli argomenti all'ordine del giorno

- guidare lo svolgimento delle sessioni del CPP, dando facoltà di parola e stabilendo il passaggio ai successivi punti all'ordine del giorno

- indire una eventule votazione, dopo sufriciente discussione e approfondimento dell'argomento. Il voto è espresso pubblicamente, eccetto quando si tratti di elezioni ed è valido quando ottiene la maggioranza dei due terzi dei presenti o, in caso di elezioni, la maggioranza assoluta dei presenti, o, quando sia necessario eleggere più persone, la maggioranza relativa dei presenti.

art. I 3 - Il presidente nomina tra i Consiglieri un Segretario o un sostituto in caso di assenza del Segretario, con il compito di:

- far pervenire ai Consiglieri l'ordine del giorno

- redigere i verbali della sessione

- notare le assenze

- firmare gli atti del CPP

- tenere in ordine l'archivio del CPP

- collaborare con il moderatore per la preparazione della sessione dei lavori.

art. 14- La sessione del CPP è valida quando sono presenti almeno la metà dei componenti e il parroco o il rappresentante da lui delegato.

art. 15- Il CPP si riunisce almeno quattro volte l'anno.

Una sessione straordinariaedel CPP può essere convocata tal parroco, che ne spiegherà i motivi, e ogni volta che lo richiedono due terzi dei membri o quattro commissioni pastorali, con decisione adottata a maggioranza dei membri effettivamente in carica di ciascuna corrimissione.

art. 16- Per il miglior conseguimento dei propri fini istituzionali:

16.1: i lavori del CPP si articolano anche in Commissioni, con compiti specifici: evangelizzazione e catechesi, liturgia, carità, famiglia, giovani, impegno sociale, cultura,missioni e altre che il CPP deciderà di istituire.

16.2: ogni Consigliere del CPP fa parte ahneno di una Com missione, la quale può essere integrata anche con persone esterne al CPP, su proposta dei Commissari e con il con senso del parroco.

16.3: ogni Commissione si riunisce almeno una volta al mese ed è coordinata da un membro laico eletto tra i suoi componenti. I presbiteri della parrocchia partecipano ora all'una ora all'altra commissione.

16.4: E' compito di ogni Commissione

16.4.1 elaborare all'inizio di ogni anno pastorale un ampio e articolato piano di lavoro, desunto dal Piano pastorale parrocchiale;

16..4.1 studiare, nell'arnbito della propria competenza de terininata dal CPP, i problemi pastorali della comunità parrocchiale e trovarne la soluzione adeguata;

16.4.2 riferire i risultati del proprio lavoro al parroco e al CPP.

art. 17- Quando fosse necessario, il CPP, d'intesa con il parroco, può chiamare degli esperti, senza diritto di voto.

art. 18- Le modifiche al presente Statuto devono ottenere la maggioranza dei due terzi e approvate dal Vicario episcopale di Zona.

art. 19- L'attività interna del CPP, oltre a quanto già espresso nel presente Statuto , è disciplinata dal REGOLEMENTO, approvato dal CPP e dal Vicario episcopale di Zona.

art. 20- Il CPP studia gli strumenti più idonei (inchieste, assembleee, stampa, ecc) per mantenere vivo il rapporto di corresponsabilità e di rappresentatività che lo stringe alla comunità parrocchiale.

REGOLAMENTO

art. 1

1.1 Il CPP è convocato, in sessione ordinaria, dal parroco, almeno quattro volte l'anno e precisamente:

1: entro la seconda metà del mese di settembre, per la impostazione definitiva del programma pastorale annuale;

2: entro la seconda metà del mese di dicembre, per la verifica dell'attuazione del programma;

3: entro la seconda metà del mese di marzo, sempre per verificare l'attuazione del programma;

4: entro la metà di giugno, per fare il consuntivo dell'attività svolta, riferime alla comunità parrocchiale in un'assemblea pubblica e per delineare il successivo programma.

1.2 Per la sessione straordinaria, secondo l'art. 15 dello Statuto, i richiedenti devono presentare richiesta scritta al parroco, precisando i temi da mettere all'ordine del giorno.

art. 2-

2.1 L'ordine del giorno della sessione è stabilito o approvato dal parroco in collaborazione con i presbiteri della parrocchia, tenuto conto delle richieste pervenute.

2.2 La convocazione del CPP con l'ordine del giorno è fatta perveni re ai Consiglieri, di norma, dal Segretario a mezzo di avviso scritto quindici giorni prima della sessione;

2.3 La comunità parrocchiale è informata tramite avviso affisso al l'albo parrocchiale e a mezzo di avvisi dati alla fine delle celebrazioni festive;

2.4 In ogni caso, l'affissione dell'avviso all'albo parrocchiale vale a tutti gli effetti come adempimento delle formalità di convocazione.

art.3-

I lavori, dopo un momento di preghiera e di riflessione, sono introdotti da una relazione che illustri il tema in oggetto. La discussione è guidata dal moderatore e ogni Consigliere può intervenire liberamente per esporre le proprie osservazioni. Gli interventi siano concisi e attinenti.

art. 4-

Sono esclusi dalla competenza del CPP:

1°: i problemi morali personali, di diritto dei presbiteri;

2°: le questioni puramente amministrative, di diritto del CPAE, il quale, però, ha il dovere di favorire in ogni modo possibile gli orientamenti del CPP.

art. 5 - La trattazione di un tema può concludersi con il consenso unanime oppure con una fonnale votazione palese.

art. 6- La sessione si svolge ordinariamente a porte chiuse, ma il CPP può decidere quale riunione riservare a tutta la comunità parrocchiale