LA SAGRA DEL NARCISO

La festa più simpatica, graziosa e popolare di Rocca Priora è la "Sagra del Narciso", con protagonista assoluto questo fiore.
Iniziata in forma ufficiale nel 1930, la sagra, è proseguita a fasi alterne fino ad arrivare ai nostri giorni; attualmente la sua celebrazione è continua, affidata sia alla buona volontà dei cittadini, sia al patrocinio dell'Amministrazione Comunale sia dall'Azienda Soggiorno e Turismo del Tuscolo.
La sagra si svolge generalmente la prima domenica di Maggio attirando a Rocca Priora molti forestieri che giungono per ammirare le strade adornate da archi fioriti e monumenti inghirlandati di migliaia di narcisi che già alla fine di Aprile fioriscono sui prati tra il paese e la Doganella.
Il fiore prende il nome dal personaggio di Narciso, il quale dopo aver ammirato la sua immagine riflessa nell'acqua, ne rimase così affascinato che morì per il languore che provava verso se stesso !!! Il suo corpo fu, per potere divino, trasformato nel fiore omonimo.
Anni fa nacquero i "narcisari" che raccoglievano e vendevano mazzetti di narcisi per venderli nelle vie di Roma. Poi una legge del 1974 ne vietò la vendita,essendo diventato il narciso specie a "protezione integrale"; concedendo solo al Comune di Rocca Priora una deroga che ne consente una raccolta oculata: recidendo lo stelo ma lasciando il bulbo interrato.
Il narciso, oltre ad essere un ornamento, possiede qualità terapeutiche, astringenti, calmanti, nonchè soporifere (di qui il termine Greco "narcao")

 

Tu doni all'ospite a primavera
un fior di giovinezza
che vien d'antica favola,
nata sull'acque azzurre del Regillo.

<<... Qui si specchiò Narciso,
l'infante più bello dell'Olimpo.
Scomparso il suo sorriso
all'istante s'innalzò dall'acque
una nuvola d'incenso;
di sùbito l'albana valle
di candidi fiori apparve
che i pastori chiamaron narcisi>>.

E Narciso, d'allora, lo cantaron gli aedi
alla gente dei "pagi"
.


Al sacro banchetto dell'Albano monte
quando si prendeva in comunione
tenera carne del bianco giovenco,
-tra mille scelto nei pascoli albani-
la favola narravano i Corbiani.
Tibullo più d'Orazio e d'Ovidio
veniva, a primavera, sul Regillo
e di narcisi ne coglieva a fasci
che, poi, tra cento e mille baci,
a Lesbia sua donava.

Tito Basili


S. BIAGIO COMPROTETTORE DI ROCCA PRIORA

La festa di S. Biagio è molto sentita a Rocca Priora perchè nel passato il Santo liberò il paese dalla peste e l'intera popolazione fece voto di festeggiarlo ogni anno, il 3 febbraio, eleggendolo comprotettore insieme a S. Rocco. La Confraternita di S.Biagio organizza la festa con una straordinaria processione e messa cantata, durante la quale il parroco benedice la gola dei fedeli con l'olio benedetto e la candelina. Viene eletto il festarolo, che resta in carica un anno. L'immagine del Santo viene affidata ad una famiglia che la custodisce in casa per un anno, dopo di che viene prelevata e portata in processione, accompagnata da tutti i confratelli e dalla popolazione. Al termine dei festeggiamenti il quadro di S.Biagio è portato presso la famiglia sorteggiata, dove durante l'anno i confratelli si radunano a pregare. Inoltre, il festarolo organizza un magnifico pranzo per tutti i confratelli, ricevendone, in seguito, dalla Confraternita un contributo di 4 scudi. In questi ultimi anni la Confraternita offre un rinfresco a tutta la popolazione.

SAGRA DELLO SCOTTONE

La Sagra dello Scottone è molto recente, ma si va rapidamente affermando. Tipicamente locale e artigianale, la sua origine è legata al desiderio dei vecchi pastori di valorizzare il loro prodotto con una estemporanea dimostrazione. Il latte viene posto in appositi recipienti e, con il gas o il fuoco, è portato ad ebollizione due volte, divenendo così ricotta. Ancora bollente questa viene offerta in ciotole di coccio a tutti i presenti.

LA MADONNA DELLA NEVE

Nella prima domenica di agosto si celebra con grande solennità la festa della Madonna della Neve, tanto cara ai roccaprioresi, essendo legata al ricordo delle abbondanti nevicate, che permettevano il commercio del ghiaccio con Roma.
Oggi, sia l'industria che le abbondanti nevicate sono scomparse; resta a onore dei roccaprioresi la dimostrazione della loro perenne riconoscenza con questa festa in cui si susseguono una suggestiva processione e una messa solenne cantata. Durante il giorno la banda musicale rallegra grandi e piccini. Immancabile è la tombola, attesa con ansia e speranza, e sempre presenti i fuochi d'artificio.

S. ROCCO PROTETTORE PRINCIPALE DI ROCCA PRIORA

E' questo il momento atteso e sentito dalla popolazione, che non dimentica come, grazie all'intervento di S. Rocco, la peste, che nel 1656 flagellava Roma e i paesi limitrofi, non giunse mai a Rocca Priora. La mattina del 16 Agosto la banda musicale percorre tutte le vie del paese, con inni e musiche diverse, accompagnato da continui scoppi di mortaretti. Seguono la messa solenne e cantata, chesi celebra nella chiesa parrocchiale ela processionecon il Patrono, raffigurato con una statua di legno posta su una macchina e portata a spalla, a turno, dagli appartenenti alla Confraternita. Terminata la processione, il Santo viene riposto nel luogo a lui consacrato. Durante l'intera giornata la banda musicale percorre le vie cittadine suonando. Tradizionalmente la festa viene conclusa da una tombolata e i fuochi d'artificio.