MESTIERI DI UNA VOLTA ...

Nel passato, molti personaggi erano collegati alle attività che si svolgevano nella campagna e alla vita dei contadini del posto. Ormai sono quasi tutti scomparsi con l'avvento della società moderna. Vediamo insieme quelli più caratteristici.

BOTTARI

Si tratta di autentici artigiani, che, con abilità particolare costruivano botti, barili, bigonce, tini, tinozze, tutti strumenti necessari alla viticoltura. Era un mestiere ben retribuito. Le botti di Rocca Priora venivano richieste anche dai paesi limitrofi, per la loro ottima qualità e spesso erano vendute nelle fiere e nei mercati dei Castelli Romani.

CARBONARI

Un altro mestiere importante, ma non sempre redditizio, era quello dei carbonari. Un lavoro molto faticoso e umiliante, che spesso non ricompensava nemmeno la fatica. Produrre il carbone non era cosa facile: i carbonari prendevano le frasche di scarto, le trasportavano alle carbonare, erigevano un catasto di forma canonica, con un foro alla sommità, ove veniva immesso il fuoco. Quindi la catasta veniva coperta accuratamente di terra affinchè la combustione non fosse completa, ma parziale, quanto cioè occorreva per trasformare la legna in carbone.

CASTAGNARI

Il mestiere più redditizio era quello del castagnaro. La raccolta delle castagne costituiva, nel passato una delle maggiori attività degli abitanti nei mesi ottobre-novembre, raggiungendo le 300 rubbie annue (pari a 600 quintali), mentre la raccolta del grano si limitava a 30 rubbie (pari a 60) e il granoturco a due rubbie.


NARCISARI

Negli anni trenta sorse una nuova categoria di operai: i narcisari, che svolgevano la loro attività per poche settimane l'anno. La stagione dei narcisi, quando numerosi fiorivano nelle valli sottostanti la Rocca, iniziava nei primi di maggio. A raccoglierli si dedicavano uomini e donne. Essi utilizzavano una cesta in cui riponevano i fiori, legati in mazzetti, da portare a vendere per le vie di Roma più frequentate da forestieri o stranieri, che volentieri li compravano.

SPINAROLI

La classe più povera e bassa dei lavoratori era quella degli spinaroli. Il loro lavoro era quello di raccogliere rovi, sterpi e arbusti secchi, ripulendo tutte le fratte della zona.

CARREGGIATORI


I
carreggiatori corrispondono ai nostri autotrasportatori. Erano lavoratori che avevano un mezzo proprio e appositi attrezzi per trasportare la neve da Rocca Priora a Roma.

NEVAROLI

Un mestiere andato ugualmente in disuso, non tanto per la mancanza di neve, quanto per l'inutilizzazione della stessa. Questi uomini organizzavano le squadre per la raccolta della neve e, una volta raccolta, pensavano a stiparla nelle apposite riserve.

MIGNATTARI
Una figura ancor più caratteristica è quella del mignattaro, che esercitava un lavoro redditizio, ma piuttosto pericoloso. I mignattari (uomini e donne) erano ricercatori e raccoglitori di mignatte (=sanguisughe) presso il lago della Doganella.

BOATTIERI

I
boattieri, proprietari di bestiame bovino, un tempo utilizzato per l'aratura e altri lavori nei campi, in cui fosse necessario l'uso dei buoi, erano fra i mestieranti più potenti e protetti.

SENSALI

Una figura ancor più tipica era quella del sensale, il quale svolgeva un'attività particolare nel corso delle fiere del bestiame, che si facevano annualmente a Rocca Priora. Era colui che mediava tra il venditore e l'acquirente, stabilendo un equilibrio per la definitiva operazione di accordo sul prezzo.

I PASTORI E I PECORAI

Uno dei mestieri più antichi, e anche più redditizi, è quello del pastore o pecoraio, proprietario di greggi. I pastori roccaprioresi erano molti, infatti migliaia e migliaia erano i capi ovini, che pascolavano in un vasto raggio di terreno nelle valli e montagne vicine.
Attualmente i pecorai, in occasione della Sagra dello Scottone, offrono ricotta caldissima in una ciotola di coccio.