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PALAZZO
SAVELLI
Il monumento più grandioso di Rocca Priora è il Palazzo Baronale,
oggi sede del Comune, sorto sull'antico castello già appartenuto agli
Annibaldi.
I Savelli, succeduti agli Annibaldi verso la fine del secolo XIV,
restaurarono e ampliarono il vecchio maniero, trasformandolo in un
palazzo residenziale.
Talvolta divenne anche sede carceraria e di giustizia, specialmente
dopo la stesura dello Statuto, avvenuta in una sala del Castello,
nel 1547.
Quando poi i Savelli, nel 1596, decaddero per vari fattori economici,
anche il Palazzo cominciò ad andare in rovina.
Gli stessi Roccaprioresi, approfittando del completo abbandono del
palazzo, portarono via coppi, tegole, legname per accomodare le loro
case. |
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. Nel 1880,
l'Amministrazione Comunale decise d'intervenire e affidò l'incarico
all'Architetto Conte Francesco Vespignani affinchè sui ruderi del
vecchio maniero ricostruisse integralmente il castello in stile XV
secolo.L'edificio affaccia sul Belvedere da dove si può osservare
meraviglioso panorama dei Castelli Romani.
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PORTA DEI SAVELLI
Alla fine del secolo XIV, i Savelli fecero costruire la porta
principale, situata nel lato occidentale del paese, in blocchi
di sperone, con arco quasi ogivale, sormontato da una pietra
rotonda marmorea, sulla quale è finemente inciso il loro stemma,
consistente in uno scudo, che, nella metà inferiore, rappresenta
tre fascie o sbarre e in quella superiore due leoni, che sostengono
una rosa, su cui si trova una colomba volta a sinistra, il tutto
circondato da una corona di frutta. |
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La porta principale veniva
aperta e chiusa in ore stabilite e custodita continuamente da speciali
vigili, detti "Guardiani", stipendiati dal Comune. |
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IL MONUMENTO
AI CADUTI
Anche Rocca Priora ha voluto erigere un monumento ai suoi caduti,
scegliendo il posto più bello e più in vista di tutto il paese: il
Belvedere. Nel 1920, il primo pensiero del sindaco neoeltetto fu per
i valorosi soldati roccaprioresi che persero la vita nella Grande
Guerra |
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L'opera, che fu affidata al genio del maestro Adolfo Laurenti, raffigurava
un soldato ferito, assistito amorevolmente dall'Italia, simboleggiata
da una donna alata.
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LE
FONTANE
Rocca Priora è detta "la terra delle acque" dei Castelli Romani.Difatti
esistono ancora delle vecchie fonti, che ebbero tanta importanza
nella vita del paese: Fontana Vecchia;nelle vicinanze del paese,
era la più importante per l'uso d'acqua potabile. |
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Fonte Maggiore: fuori
dal centro abitato, era la più importante per l'abbondanza d'acqua.
Fontana Nuova: presso l'Osteria Nuova nella Via Latina, serviva per
i viandanti. Fontana Bella: nelle immediate vicinanze del paese era
detta "la Bella" avendo un'acqua potabile cos'ì limpida e leggera.
Fontana Chiusa: cos'ì detta perchè la più lontana, era utilissima
per dissetare i poveri lavoratori di campagna. Fontana Carpinello:
con acqua limpida per uso domestico. Fontana Sbringolo: usata come
lavatoio pubblico. Fontana Sbringoncello;serviva per dissetare i pastori,
gli animali e per lavare i panni
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