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Da Tocco imboccando via  Centenario Unità d’Italia si scorge di fronte sulle pendici del monte Morrone il convento, simile ad un bastimento immerso nel cupo verde del bosco. La strada si inerpica sulla collina  sino all’ampio piazzale (1966-67) antistante il Convento.

All’ingresso del piazzale, sul lato Ovest, una graziosa fontana di pietra, costruita nel 1946, invita a bere sora aqua

 

Fontana in pietra

 

Prospiciente ad essa sorge, su una base a chiocciola, la statua di marmo di san Antonio di Padova, scolpita e donata dai fratelli Antonucci Giacomo e Silvio.  

 

 

                                                         San Antonio di Padova 

   Sul lato Est, nel 1995, è stato posto san Francesco, ritratto nell’istante in cui rinunciò al padre Bernardone, opera dello scultore Roselli Luigi, che abita negli Stati Uniti d’America.  

 

Sul piazzale domina il porticato costituito da due ordini di archi sfalsati e l’ampia facciata di stile sobrio cinquecentesco, restaurata nel 1982.  

 

 

Facciata.Acquerello di M. Rizzo

 

La primitiva facciata della chiesa era a cortina di mattoni. In un secondo tempo fu costruito il portico che ricopre la facciata della chiesa  e il portone d’ingresso del convento. Il portico presenta archi a tutto centro su colonnine in pietra, successivamente sopraelevato con loggiato superiore, arioso ed elegante, dall’intercolunnio sfalsato rispetto all’inferiore. 

  Il portico inferiore, costruito alla fine del Quattrocento, conta cinque archi con colonnine in pietra di stile gotico, monolitiche con base, entasi e capitello. Le quattro colonne terminano con capitelli che arieggiano il corinzio romano. 

Il portico superiore,costruito alla fine del Cinquecento, pur formalmente coerente con quello inferiore, presenta diversità di misure e di ritmi. Gli archi a tutto centro sono sette, sorrette da colonnine nascenti dal davanzale con basi quadrangolari e capitelli classicheggianti fortemente stilizzati.  

Portico superiore, sullo sfondo la Val Pescara

 

Nei lavori di restauro del 1979 sono stati riaperti un arco nel porticato inferiore e due in quello superiore. Nel porticato superiore è stato rifatto il pavimento con lastroni di pietra di Lettomanoppello.