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Il convento “S. Maria del Paradiso” o de l’Osservanza sorge a tre chilometri dal bivio della strada nazionale Tiburtina-Valeria Claudia, che unisce Roma a Pescara, e a cinquecento metri dal paese. 

 

S. Maria del Paradiso o l'Osservanza

Il convento si “offre alla vista di chi lo guardi da Tocco dalla parte di ponente, mollemente adagiato sulla pendice d’uno dei monti contrafforti dello storico Morrone, al livello di circa 380 metri sul mare, di cui si scopre quasi furtivamente un picciol lembo. Circondato di grazioso boschetto, dove svariatissimi uccelli nidificano la bella stagione dei fiori, e trillano dolci note, letizianti melodie, pare una pittura a rilievo, un damasco orientale”.

(Padre Isidoro da Ripa Teatina)

 Chiesa e Convento, edificati nel 1470 dalla pietà del popolo toccolano in contrada Viario, dove, secondo la testimonianza del Chronicon Casauriense sorgeva una chiesetta dedicata a san Flaviano, di proprietà del monastero benedettino, accolsero i Frati Minori della Regolare Osservanza, movimento in seno all’Ordine affermatosi nel Quattrocento ad opera di san Bernardino da Siena e san Giovanni da Capestrano, che certamente, molti anni prima della fondazione del convento, aveva incoraggiato alcuni frati, desiderosi di una vita ascetica più rigorosa, a staccarsi dalla comunità di san Francesco, insediata a Tocco fin dal 1317, e a ritirarsi nell’eremo di san Flaviano. 

Il Convento, inizialmente angusto, assumeva proporzioni più vaste, di anno in anno, sul lato ovest della Chiesa, sino al raggiungimento dell’attuale struttura databile agli albori del Seicento. 

 

Chiesa e Atrio del convento dell'Osservanza (secoliXV e XVI)

 Ne è testimonianza il porticato superiore eretto, come attesta la data 1604, incisa sull’architrave della porta d’accesso, sul preesistente di fattura cinquecentesca.  

Sia per l’ampiezza degli ambienti, sia per la centralità geografica ha ospitato ben 29 capitoli provinciali per l’elezione del Ministro Provinciale. Ha subito due soppressioni, la napoleonica del 1811 e la seconda del 29 dicembre 1866 da parte del Governo Italiano.  

Risorto, dopo ogni tempesta più florido che mai, i francescani vi fecero ritorno nel 1871 ed iniziarono sollecitamente la ricostruzione, che nel 1900 consentiva l’utilizzazione d’una ala a Collegio Serafico per i candidati alla vita religiosa.  

Il Convento nel 1950: visibili le mura del nuovo Collegio e la strada di accesso.

Esigenze imposte dalla istituzione del collegio resero improrogabile la costruzione d’un nuovo edificio, che fu inaugurato nel 1962, nell’arco degli anni successivi centinaia d’alunni sono stati ospitati ed educati presso la scuola media interna, riconosciuta giuridicamente come succursale di quella statale “Domenico Stromei” di Tocco da Casauria.  

Nel triennio 1977\79 il convento, su progetto approvato dalla Soprintendenza ai Monumenti dell’Aquila e sotto la sua diretta vigilanza, è stato riportato ai lineamenti architettonici cinquecenteschi e al suo primitivo splendore: riapertura delle luminose archeggiature superiori del chiostro, che corrono lungo i lati Est e Nord, pavimentazione dei corridoi, restauro dei locali a pian terreno adibiti suggestivamente a Biblioteca, stonacatura per pietra a vista della zoccolatura che cinge l’intero quadrilatero.