In queste pagine puoi trovare alcuni miei libri, affiancati dalla recensione oppure dalle informazione che appaiono sul retro del libro. Oltre a scoprire i libri che ho letto personalmente, puoi anche dare un'occhiata ad una sorta di biblioteca della paolompeig dove puoi vedere altri libri (che io non ho letto) e aggiungerne altri mandandomi copertina, recensione e informazioni alla mia casella di posta elettronica.
 
 
il barone rampante
jack folla - Alcatraz
il bar sotto il mare
barsport
aldabra
barsport 2000
terra
il momento è catartico
baol
artemis fowl
 
 
 
 
 
 

 

Il barone rampante di Italo Calvino - Mondadori
Cosimo, primogenito del Barone di Rondò, è sempre salito sugli alberi con suo fratello, ma un giorno, a tavola, si ribella alla famiglia, sale su di un elce, e giura che non metterà mai più piede a terra, e così farà. Durante la sua vita sugli alberi Cosimo, conosce i ladri di frutta, e quella che, per un breve periodo, li pareva proteggesse, una bambina delle ville, Viola, di cui Cosimo si innamora ma che un giorno parte. Nel tempo in cui lei è assente Cosimo aiuta la popolazione contro gli incedi, porta messaggi fra i carbonai dei boschi, scopre dei pirati, conosce la vera vita di alcuni suoi parenti, legge molto, scopre degli esiliati Spagnoli e trascorre qualche anno con loro, per restare con una donna, ma questo solo fino a quando ottengono il permesso di rientrare in patria. Un giorno, Ottimo Massimo, il suo cane, non si trova, lo cerca, e scopre Viola, ritornata. Capisce che il proprio cane era di lei, prima che partisse, per questo Ottimo Massimo, “scappò”, perché sapeva che lei era nei dintorni. Da allora Cosimo e Viola stettero insieme, lei facendolo ingelosire quando poteva e lui là che si rattristava durante i viaggi di Viola. Un giorno, comunque, Viola andò via, Cosimo non capì perché, e non tornò mai più. Cosimo si va deprimendo, dando vagamente segni della sua giovinezza, e arriva vecchio. Una mattina tutti poi si svegliano sbalorditi vedendolo in cima ad un alto albero. Cercano di farlo scendere, non ci riescono, prendendo tutte le precauzioni necessarie se fosse caduto, ma ecco che passa una mongolfiera, l’ancora al vento che si avvicina a Cosimo, e lui che spicca un salto e che si aggrappa ad essa e scompare.

 

Aldabra di Silvana Gandolfi - Salani

“Il trucco per farla in barba alla morte è trasformarsi”

E’ questa la frase che nonna Eia ha ripetutamente detto ad Elisa, sua nipote. Nonna stata in manicomio e che poi, uscitane, si è allontanata dalla figlia, perché aveva firmato per il ricovero. Elisa, come la nonna, ama Shakespeare, che recitano tutti i giorni, fino a quando, va e trova, al posto di sua nonna, una tartaruga di Aldabra. La nonna si è era trasformata, e la nipote non sapendo cosa fare, entra in contatto, attraverso Internet, con un certo Max, proprietario di uno zoo, che vuole a tutti i costi la tartaruga. Elisa deve fare i conti con l’acqua alta di Venezia, pericolo per la nonna caduta in letargo, e con Max, che viene addirittura a cercare la tartaruga a Venezia.
La mamma di elisa, all’inizio, non sa niente, comunque viene a sapere tutto, quasi impazzisce, ma poi aiuta la figlia. Cercano di salvare nonna Eia, di portarla ad Aldabra, l’isola delle tartarughe di quella specie, e ci riescono, mettendosi in contatto con degli scienziati.

 

Barsport di Stefano Benni - Feltrinelli
copertina Come poteva (o può essere) il vero barsport? Tutti i personaggi descritti con perfezione ed esaltazione, tutto quello che in questo posto poteva (o può) accadere. Non si può fare un riassunto di questo libro, in quanto sono tante descrizioni e racconti. 
La Luisona, il tecnico, il Cinno, il playboy da bar, Cenerutolo (la favola da bar); il grande Pozzi sono solo alcuni dei tanti capitoli di questo libro. 

Un breve passo dell'introduzione di barsport.

L'uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava, nella sua caverna, egli avvertiva subito un forte desiderio di caffè. Ma il caffè non era ancora stato inventato e l'uomo primitivo aggrottava la fronte, assumendo la caratteristica espressione scimmiesca. Non c'erano neanche bar. Gli scapoli, la sera, si ritrovavano in qualche grotta, si mettevano in semicerchio e si scambiavano botte di clava secondo un preciso rituale.  Era un divertimento molto rozzo e presto passò di moda.  Allora gli uomini primitivi cominciarono a riunirsi in caverne e a farsi sui muri delle caricature, che tra di loro chiamavano scherzosamente graffiti paleolitici. Ma questo primo tentativo di bar fu un fallimento. Non esistevano la moviola, il vistoso sgambetto, il secco rasoterra, il dribbling ubriacante e l'arbitraggio scandaloso, e la conversazione languiva in rutti e grugniti.

 

Il bar sotto il mare di Stefano Benni - feltrinelli
Un uomo si trova a passeggiare sulla riva del mare di Brigantes, quando vede un signore ben vestito che si dirige verso l'acqua; questo guarda le stelle come per orientarsi, poi fa cenno con la testa e si butta veramente in acqua. Anche il "protagonista" (tra virgolette perchè è un libro con tante storie) si getta in acqua volendo salvare il signore elegante, invece lo vede a pochi metri di profondità dirigersi verso un locale con la scritta "bar". Continua a seguirlo ed entra nel bar, un posto illuminato, caldo e accogliente, con molte altre persone, proprio come un bar di terra. Il barista lo chiama e gli dice di sedersi, perche questo è il giorno in cui tutti raccontano una storia, nel bar sotto il mare.
Il libro è fatto di 23 racconti, uno per ciascun personaggio presente.

 

Barsport 2000 di Stefano benni - Feltrinelli
20 anni dopo barsport
Pezzi del capitolo "gli atleti"

i maratoneti
Gruppo di signori con pantaloncini di raso e canottiere traforate da cui rompono savane di peli. Sotto pance da gestanti nascondono marsupi pieni di misteriose pasticche rinvigorenti e bibite energomiche. Si involano i branchi verso i tornanti collinari e tornano sudatissimi, dicendo di avere percorso decine di chilometri. Alcuni si controllano il battito cardiaco, altri segnano i temi sulla tabella di allenamento. Proprio quando credono di avere convinto tutti delle loro imprese sportive entra un amico col borsello e dice: "Ehi ragazzi, chi di voi ha dimenticato questo al ristorante, un'ora fa?".

il gruppo ciclistico "i nonni coriandolo"
I migliori di tutti. Trattasi di un gruppo di pedalatori ottantenni vestiti con colori davanti ai quali esisterebbe anche un travestito brasiliano, con mutandoni gialloblù superaderenti che fasciano clamorosi casi di varicocele, magliettine tricolori con scritte di sponsor, cappellini con visiera e fazzoletti fosforescenti. Sono a metà tra un branco di puffi e un carro allegorico di Carnevale per cui sono detti "nonni coriandolo". Ma quando partono ai sessanta all'ora, nessuno può fermarli. Recentemente un gruppo di questi vegliardi è entrato ber sbaglio in un circuito dove si svolgevano i campionati europei juniores. IL gruppo dei "nonni coriandolo" ha raggiunto e staccato di otto minuti la squadra della Germani Est, poi risultata ufficialmente prima.

 

Terra di Stefano Benni - feltrinelli
(dal retro)

Un romanzo, un viaggio, un divertimento scatenato. E ormai, un caso letterario.
E' l'anno 2156: da una Parigi sotterranea e da un mondo ghiacciato dalle guerre nucleari, parte un'incredibile corsa spaziale, verso una nuova Terra più vivibile. Contro la Proteo Tien, la scassatissima astronave sineuropea , e il suo ancor più scassato equipaggio, scendono in campo due colossali imperi: l'Impero militare samurai, con una miniastronave su cui un generale giapponese guida sessanta topi ammaestrati, e la Calalbakrab, la reggia volante del tiranno amerorusso, il Grande Scorpione. Intanto a terra, per risolvere un mistero legato alla civiltà Inca, si affrontano Fang, un vecchio saggio cinese, e Frank Einstein, un bambino di nove anni genio dei computer. La chiave del mistero inca del "cuore della terra" è anche la chiave del viaggio nello spazio. La discesa nelle viscere della montagna peruviana di Fang ed Einstein apparirà ben presto legata in modo magico e oscuro ai viaggi della Proteo negli orrori e nelle allucinazioni dei Pianeti Dimenticati. Storie parallele e profezie, streghe astronaute e uomini serpente, geroglifici e slang spaziali, indovini e pirati, minestre misteriose e rivolte rock, sirene e computer con l'esaurimento nervoso, si intrecciano in questo romanzo che fa invadere dagli eroi della vecchia avventura lo scenario della nuova avventura tecnologica. La scienza, la fantasia, la filosofia si arrestano davanti al mistero di una civiltà antichissima, e sfidano i potenti di un mondo guerriero.
Riusciranno i nostri eroi ad aprire le quindici porte?
Riusciranno a raggiungere il pianeta della mappa Boojum?
Riusciranno a trovare, per la seconda volta, la Terra?

 

Baol di Stefano Benni - feltrinelli

dal retro:

Una tranquilla notte di regime, che assomiglia a un febbricitante sabato notte delle nostre città popolate da allegre brigate di gerarchetti clarkopodi e clarette che ridono in posa, "come un set di spot di brut".
Uno strano personaggio, un po' Marlowe un po' mago, titolare di una delle più antiche magie del mondo, passa le notti tra nostalgie e sbronze colossali al bar Apocalypso.
Poi l'avventura: il mago baol torna a combattere contro i grandi gerarchi per una missione che è insieme un atto di riconoscenza per un vecchio grande comico in disgrazia e un viaggio misterioso nel segreto della magia baol.
Magia, amore, avventura e umorismo irresistibile si fondono sorprendentemente in questo romanzo, in cui la feroce satira del linguaggio e dei costumi del nostro "regime" si accompagna al gusto della narrazione a perdifiato, con mille variazioni comiche malinconiche surreali metafisiche.

 

Artemis Fowl  
Artemis Fowl è un criminale venuto a conoscenza del Popolo e dei suoi segreti e regole che ne regolano la vita, tramite lunghissime ricerche. Il Popolo si era ritirato a vivere sottoterra; purtroppo, quando il Capitano Tappo esce allo scoperto per rinnovare la propria magia, vie sorpreso e rapito da Fowl e Leale, il suo "aiutante". Iniziano così varie peripezie per salvare C. Tappo, tra tecnologia avanzata, magia e personaggi curiosi quali Troll, Nani...
Il romanzo si chiude con un "lieto fine", ma Artemis Fowl non si è arreso ed è tornato con"Artemis Fowl e l'incidente artico" il 17 settembre 2002.

 

Jack Folla - Alcatraz di Diego Cugia - Rai Eri Mondadori
(dal retro)

Dal braccio della morte di Alcatraz, il più famoso carcere di massima sicurezza americano, Jack Folla, italiano, detenuto 3957 in attesa di salire sulla sedia elettrica, duecentosessanta giorni prima della sua esecuzione comincia a trasmettere via radio parole e musica, apparentemente come un qualsiasi D.J. Jack ha il destino segnato e tuttavia gode di un grande privilegio perché da quel microfono gli è concesso di dire tutto quello che pensa. Usa parole crude e brutali, Jack: ha poco tempo e niente da perdere.
La sua è una battaglia contro l'ipocrisia e la mediocrità, un appello al cambiamento rivolto ai giovani, che per lui sono "la generazione invisibile". E fa centro nel cuore della gente, che lo ascolta inchiodata all'apparecchio radio, gli scrive, gli telefona, gli manda fax ed e-mail, contestandolo o venerandolo. Ma chi è Jack Folla? Esiste davvero il condannato 3957 di Alcatraz e sarà veramente giustiziato? Sono molti a pensare che si tratti di una finzione, che dietro il D.J. si nasconda Diego Cugia, il quale avrebbe messo in piedi con Alcatraz (il programma di RadioDue da cui è tratto questo libro) una straordinari "beffa mediatica", paragonabile solo a quella con cui Orson Welles seminò il panico annunciando via radio "lo sbarco dei marziani" sulla Terra. Forse è irrilevante chi sia Jack, non importa che fine farà. Conta quello che ha detto, conta il suo sguardo sul mondo, Quello sguardo franco e spietato al quale niente e nessuno può sottrarsi e che costituisce l'eredità inalienabile che ci ha voluto lasciare.

 

Il momento è catartico di Flavio Oreglio - Mondadori
Poesie e pensieri...

Se lei ti morde un orecchio, ma quella lei è un rottweiler...
Se lei ti dice lasciati andare, ma tu sei appeso al cornicione...
Se una mattina arrivi in anticipo al lavoro e pensi:"che culo non ho trovato traffico", ma poi ti accorgi che è domenica...
Se lei ha il reggiseno a balconcino, ma ha le mutande a saracinesca....
Se sei sano come un pesce, ma ti fanno un po' male le branchie...
Se la prima volta che hai fatto l'amore è stata un'esperienza unica, ma purtroppo è rimasta un'esperienza unica...

Amore,
i tuoi occhi parlano,
le tue orecchie fischiano...
spero che gli altri sensi siano normali...

Ieri sera ti ho cercato disperatamente.
Volevo sentirti sul mio corpo nudo.
Volevo sentire il tuo calore.
Dov'eri?
Dov'eri?
Bastardo d'un pigiama!

 

 
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