Intervista al poeta G. Majorino

 

Barbara Pietroni: Ecco, ma come addentrarsi nella poesia, nella cultura, nelle meraviglie dell'arte senza rimanere in balìa di falsi maestri e di condizionamenti vari? Hai citato prima Debord...

Giancarlo Majorino: ... bisognerebbe, come facevano i "Quaderni piacentini", rivista assai vitale per un lungo periodo di tempo, addirittura avviare due rubriche, una intitolata "libri da leggere" e l'altra "libri da non leggere".

 

 

 

Barbara Pietroni: ...non sperare di cavartela così... dimmi davvero qualche titolo!

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Giancarlo Majorino: Intanto per cominciare, è meglio rileggere che leggere; cioè misurarsi non solo con i classici ma anche con i classici della contemporaneità, «purché il testo si configuri quale mondo a sé e, al contempo, partecipe di un più vasto mondo non solo letterario e le sue invenzioni siano fatte agire tanto in un loro coerente corso, quanto in comparizione con l'andamento del nostro vissuto. Allora sì che certi punti cruciali di "verità della realtà" possono illuminarsi e parlare, dal rapporto tra singolo ed entità sovrastanti in Kafka alla valorizzazione piena del passato nel e per il presente in Proust, dal sogno di collegare interiorità e ragione in Musil alla vivificazione attimo via attimo di ciascuno tra gli altri di Joyce, dal tentativo dei quasi opposti Eliot e Brecht di rischiosamente contrastare il crescente dominio dell'ideologia al mantenimento della libertà ad ogni costo dell'artista e della persona in Mandel'tam, dall'anarchia terra a terra di Céline all'intransigente ricerca espressiva del solitario Beckett e al confronto aperto con certi problemi diffusi della narratrice Lessing... Elenco inadeguato; rimane il sogno di un itinerario spostato e un invito al contatto diretto con le opere (e delle opere integrali, non di frammenti; e degli originali, non di traduzioni)».

E per finire in bruttezza consiglio vivamente "Poesie e realtà 1945-2000", Tropea. Scherzi a parte (ma si scherza a metà), considerando la bambinizzazione in corso, oltre che sul piano letterario converrà portarsi sul piano, come abbiamo fatto con Debord, della riflessione critica e della analisi contemporanee...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Barbara Pietroni (guardando l'enorme cupola di libri che ci avvolge): non vorrai citare tutti questi libri...

Giancarlo Majorino: Una lista di preferenze è assurda, anche perché vi sono autori con i quali esiste un colloquio permanente e vi sono autori richiamati solo in alcune circostanze, solo per alcune esigenze... (pensa)

 

Barbara Pietroni: Beh, potresti però riprendere alcuni "slogan", scusa il termine, presenti nella chiusura di "Poesie e realtà 1945-2000", che possono essere un'ottima base di analisi critica, di orientamento...

 

Giancarlo Majorino: Sì, certo. Per esempio:

  • recitazioni insostenibili di felicità e di senso

  • applausi dai muri sembrano risuonare per chi rincasi sano e salvo

  • stalle di realtà (i midia)

  • il denaro, questo equivalente imbattibile

  • preme dire dove siamo

  • intrico di elementi reali e fumo

  • predisporre la criticità a sistema nervoso centrale

  • l'equazione trionfante, felice-facile

  • si ha sempre meno tempo di diventare intelligenti

  • l'andamento fioccato delle vitette

  • la dittatura dell'ignoranza

  • sistema di distribuzione eteromoventesi e automoventesi

  • macchine da presa traspiranti scuciti sprazzi di verità

  • il vento confinante con il risaputo di una canzone

  • una ricerca di verità che risalga al concreto di quello che c'è

  • un'ibridizzazione di temporalizzazioni fascianti

  • siamo nel mezzo di traiettorie a gorgo, piedi nel buio, erme

  • la gioia ritrovata dei contatti senza limite

  • realtà parecchio più sdrucciolevole del manifestato

  • da vanificare ogni frontalità giudicante

  • per capirci qualcosa, sempre nel postulato dell'ignoranza in cui sballottiamo

  • l'arte, una sorta di aria dell'aria, distrugge tane di stereotipi

  • numerose migrazioni, amari viaggi

  • il colto da tifo

  • l'uscire delle donne dalle caverne casalinghe, lento moto lungo, ostacolato

  • l'affascinante insieme di specchi che abita il secondo sistema dei segni

  • poesie, esche per il bisognoso d'intensificazioni durature

  • sotto, dovunque, un fluire sostanzioso, denso, intrigante di voci

  • le guerre nascoste del lavoro, del dominio, del denaro

  • entro le burrasche del non ancora conosciuto

  • quell'aria di comunanza che rappresenta il moto profondo dell'epoca

  • bambinizzare

  • l'unica vita di ogni essere umano, la pedana di tutto

  • fitte monadi temporali e scatti lucenti di musica e senso frammischiati

  • uno srotolarsi di lucenti ascese e ripetizioni

  • esserci esente da mitologie

  • creatori di salienti

  • gli impigliati

  • l'orrendo accaduto e armonie musicali tanto amabili

  • l'eccitato acquisto

  • il ritratto a olio dello scienziato nel suo laboratorio

  • l'essere in balìa

  • quanto propinato

  • transito di tutto

  • respira o soffia quello che c'è

  • la televisione sωbito sul ponte di comando

  • giorno dopo giorno essere non sepolti

  • un ricco corollario di fumogeni

  • sempre alla rinfusa

  • promozioni e spinta al consumo e al consenso trasformano le ossa del periodo

  • la felicità espone una sua imprevista anima di oggetti

  • contornano il perlustrato e il perlustrabile con acutezza priva di sensi di colpa

  • toni tali e quali, senza filtro

  • un'agenda meditata

  • cavità di spostamento

  • "ora/ chi ha sempre vissuto un po' troppo poco/ trema - è certo"

  • la storia filante la dice lunga sulla potenza generale sottostante

  • frequente il ricovero nelle carte antiche, serenamente non concorrenziali

  • una lingua composta di scatti luce mediale

  • nel piovigginare ininterrotto di uccisi e uccisori alle 20.30

  • elettrica fragilità

  • a quando lo zainetto per adulti?

  • la più viperina sibila: che fai della tua unica vita?

  • un caotico affastellarsi di fatiche, di violenze, di fraintendimenti

  • l'affiorare di lemuri retro chi parla dagli schermi

  • le meraviglie della materia (territori ignoti di rilevanza incommensurabile che escono da nubi, nebbie, gabbie)

  • la miseria, unico vero inferno

  • schiuma una conflittualità senza limiti e senza armistizi

  • mostrare e parlottare

  • robottini

  • che solo nell'esser tali respiriamo senza affanno

  • il campo vigente dei reali e dei possibili

  • chi capisce è bravo; bravo è chi colpisce

  • il cancro del nuovo

  • tentando ricavare lumi da corsie

  • il milione di scriventi versi o righe a capo non acquista; ìmpera il fai-da-te, hanno mangiato la foglia

  • la gloria dei versi e l'apertura massima all'esistente dell'individuo, però protendentesi alla pari (Sereni)

  • centralizzata la terra di nessuno, qui si agisce

  • feroci momenti, frequenti scontri tra bestie (Riccardi)

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SEZIONE: intervista   STATUS: completo   TEMPI DI LAVORAZIONE: dal 4/2003 al 2/2004

 

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