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Christiaan Huygens   (1629-1695)

Il grande scienziato e astronomo olandese

Christiaan Huygens, considerato da Newton "Summus Hugenius", aveva una visione che potremmo definire cosmopolita, considerava l'essere umano quale "Cittadino del Cosmo" !
Egli affermava che "Oltre l'oceano dello spazio le stelle sono altri Soli … Tanti Soli, tante Terre …" e argomentò, in analogia con il nostro Sistema solare, che tali stelle avevano i loro Sistemi planetari e che molti di questi pianeti fossero abitati.

Che stupendo e sorprendente disegno abbiamo davanti a noi della magnifica vastità dell’Universo! Così tanti Soli, così tante Terre […] !"
“. Christiaan Huygens - New Conjectures concerning the Planetary Worlds, their Inhabitants ad Productions (ca. 1670)

Huygens è famoso anche per aver scritto un libro molto originale dal titolo: "Cosmotheros", ossia "I mondi celesti scoperti: congetture sugli abitanti, le piante e le produzioni nei pianeti" (1705). In tale opera attraverso divagazioni fantastiche sugli abitanti (i c.d."planetariani") dei diversi pianeti espose le sue teorie cosmogoniche. Il "Cosmotheros" fu, tra l'altro, il primo libro frutto della scienza occidentale ad essere pubblicato in Russia; e ciò avvenne durante il regno dello zar Pietro il grande.

Huygens fu il primo ad osservare il sistema di anelli di Saturno che circondano il pianeta senza toccarlo; comunque già Galileo Galilei aveva visto una sorta di anello ma non ebbe idea di che cosa fosse.

Scoprì il più grande satellite del nostro Sistema solare: Titano, satellite di Saturno.

Fu il primo ad osservare che la Luna era priva di atmosfera e che i suoi "mari" erano privi di acqua.

Fu il primo ad osservare che Marte ha delle calotte polari di ghiaccio, il primo a tracciare un disegno di Marte in cui si vede una vasta zona oscura chiamata "Syrtis Major" e il primo a stabilire che il giorno marziano, come il nostro, è di circa 24 ore.

Fu il primo ad osservare che Venere era completamente coperto da nubi.

Fu il primo a risolvere singole stelle nella regione interna della nebulosa di Orione (1656) e il primo a fare disegni completi della stessa; comunque già Galileo Galilei aveva fatto un disegno della famosa nebulosa.

Egli, partendo dal ragionamento che più lontani siamo dal Sole e più piccolo e fioco esso pare, si chiese quanto lontani dovremmo essere dal Sole perché esso appaia piccolo e fioco come una stella (o quanto dovrebbe essere piccola una parte del Sole per apparire come una stella). Egli costruì quindi una placca in ottone sui cui realizzò un serie di forellini e la rivolse verso il Sole. Si chiese poi quale forellino appariva luminoso quanto la stella Sirio (come egli la ricordava avendola vista la sera precedente). Il forellino risultò essere 1/28.000 della dimensione apparente del Sole. Così' penso che Sirio doveva essere 28.000 volte più lontana del Sole: oggi diremmo a circa 1/2 anno luce. Se egli avesse saputo che Sirio è intrinsecamente più luminosa del Sole (e non poteva saperlo con i mezzi dell'epoca), sarebbe arrivato molto più vicino alla risposta giusta di circa 8,8 anni luce.

Fu il primo a scrivere un trattato sulle probabilità (1656) studiando il gioco dei dadi.

Realizzò, secondo il principio scoperto da Galileo Galilei, l'orologio a pendolo. Ciò contribuì a determinare con esattezza la longitudine, fondamentale problema per la navigazione del tempo.

Inventò il bilanciere con molla a spirale, usato in alcuni orologi anche nei giorni nostri.

Stabilì la nozione dei momenti di inerzia e scrisse i primi teoremi sui corpi rigidi e la teoria del pendolo composto.

Verificò la variazione di gravità secondo la latitudine, preparando forse la strada alle ricerche di Newton.

Scrisse il libro "La Diottrica" in cui si stabilirono i principi per la propagazione, riflessione e rifrazione dei raggi di luce, riconducendo l'ottica geometrica all'ipotesi ondulatoria e ne dedusse le regole per la costruzione degli strumenti ottici.

Fu il primo ad illustrare, nel "Traité de la Lumières" e in contrapposizione alla teoria emissiva di Newton, la teoria ondulatoria della luce. Oggi si parla del c.d. dualismo onda / particella.

Perfezionò la fabbricazione dei vetri da telescopio e pubblicò vari opuscoli sull'arte di lavorare le lenti.

Fu il primo ad osservare, assieme a Leeuwenhoek, inventore del microscopio, le cellule spermatiche umane.

Inventò anche una sorta di motore a polvere da sparo che pare ebbe un'influenza per il successivo sviluppo della macchina vapore.

 

[Fonte principale: il libro "Cosmo" di Carl Sagan, 1981, edito da Mondadori, attualmente fuori commercio; nella prima edizione statunitense (Random House, New York, 1980) il titolo è invece “Cosmos”]