20 Luglio 2000 - III seduta IX Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni

SEDE REFERENTE

Giovedì 20 luglio 2000 - Presidenza del Presidente Ernesto STAJANO. - Interviene il sottosegretario di Stato per i trasporti e la navigazione Giordano Angelini.

La seduta comincia alle 11.30.

Modifica del regime giuridico degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei rimorchi. C. 6956 Governo, C: 6997 Soro, C: 7003 Frattini e C. 7047 Simeone.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame degli abbinati progetti di legge all'ordine del giorno.

Giorgio MERLO (PD-U), relatore, illustra i progetti di legge in esame, i quali intervengono sulla materia relativa alle pratiche automobilistiche; sebbene tutti i provvedimenti appaiano volti a semplificare gli adempimenti in materia per gli automobilisti, le soluzioni rispettivamenteproposte differiscono fortemente fra loro. In particolare, il disegno di legge C. 6956 intende superare l'applicazione dell'istituto giuridico del bene mobile registrato ai veicoli stradali, in quanto tale soluzione non trova riscontro in alcun paese dell'Unione europea, dove pertanto non esiste, un pubblico registro automobilistico per l'iscrizione di tali beni, ma, piuttosto, archivi in cui sono registrati i dati tecnici e di proprietà, al fine di individuare il responsabile della circolazione di ciascun veicolo.

Anche in Italia, peraltro, esiste, a tale fine, l'Archivio nazionale dei veicoli, nel quale sono annotati per ciascun veicolo i trasferimenti di proprietà, la residenza dei proprietari, le revisioni effettuate, la data di cessazione della circolazione, nonché l'identità dell'eventuale usufruttuario, locatario o venditore con patto di riservato dominio. Nel nostro paese esiste, peraltro, anche il Pubblico registro automobilistico,nel quale devono essere ulteriormente registrati, in conformità alla disciplina civilistica, i contratti di trasferimento della proprietà nonché quelli costitutivi o modificativi di diritti reali, ai fini della loro opponibilità ai terzi.

L'inclusione degli autoveicoli tra i beni mobili registrati, ed il conseguente obbligo di iscrizione nel PRA, sembra tuttavia non trovare, secondo il Governo, più alcuna giustificazione, in considerazione dell'incremento del numero dei veicoli e dell'aumento della velocità di circolazione giuridica degli stessi. Parallelamente, risulta ormai desueta l'iscrizione di ipoteche sui veicoli, la quale trovava ragion d'essere in passato nell'esigenza di costituire una garanzia reale per le forme di acquisto rateale, ormai sostituite da più moderni sistemi di finanziamento all'acquisto.

In tale prospettiva, il disegno di legge, che si compone di sette articoli, è volto a realizzare una radicale semplificazione del regime giuridico civilistico dei veicoli, eliminando, per i veicoli stradali il regime giuridico del bene mobile registrato, abolendo conseguentemente il PRA, attribuendo all'Archivio nazionale dei veicoli valore analogo a quello ricoperto dagli archivi costituiti presso gli altri Stati europei, così da ridurre i costi ed i tempi delle pratiche automobilistiche. A seguito dell'abolizione del PRA il relativo personale manterrebbe il rapporto di pubblico impiego, applicandosi ad esso gli istituti sulla mobilità previsti dal decreto legislativo n. 29 del 1993.

Le proposte di legge abbinate al disegno di legge differiscono invece da tale impostazione, in quanto non eliminano il carattere di bene mobile registrato dei veicoli, mantenendo il regime di trasferimento basato sulla trascrizione, al fine di assicurare un sistema di garanzie adeguate sulla titolarità dei diritti sugli autoveicoli.

La proposta di legge Soro C. 6997 si pone in particolare l'obiettivo di garantire al cittadino l'accesso ad un solo ufficio per la definizione delle pratiche automobilistiche, dove possa ottenere, in un unico contesto, la documentazione necessaria per la circolazione. A differenza delle altre proposte di legge, essa non prevede il trasferimento delle funzioni del PRA ad un nuovo sistema di registrazione; inoltre, non si dispone la modifica o sostituzione della carta di circolazione e del certificato di proprietà, che viceversa, in base alle altre due proposte, risulterebbero unificati nella "carta del veicolo".

La proposta di legge Frattini C. 7003 è basata sul presupposto delmantenimento di un sistema giuridico che, sia pure semplificato nelle procedure e negli adempimenti, fornisca adeguate certezze legali sul trasferimento dei diritti relativi agli autoveicoli. Questi ultimi mantengono pertanto la natura giuridica di beni mobili registrati; il provvedimento prevede contestualmente il trasferimento delle funzioni del PRA ad un nuovo sistema di registrazioni, individuato nel Registro telematico dei veicoli, istituito presso l'ACI, e che dovrebbe avvalersi delle stesse strutture che gestiscono il PRA.

La proposta di legge Simeone C. 7047 risulta pressoché identica alla proposta C. 7003, salvo per alcune difformità relative ai soggetti ai quali può essere decentrato servizio, per la diversa competenza ministeriale in ordine all'adozione del regolamento di attuazione, nonché per le modalità di copertura degli oneri finanziari.

Gli elementi comuni alle tre proposte di legge riguardano, in particolare, la semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti di competenza della Pubblica amministrazione, la realizzazione di collegamenti telematici tra i sistemi informativi, l'esenzione dall'imposta di bollo per le operazioni relative al rilascio ed aggiornamento dei documenti di circolazione e di proprietà, la possibilità di utilizzare la moneta elettronica per il pagamento degli importi dovuti per l'espletamento delle pratiche, nonché la previsione dell'atto bilaterale quale titolo necessario per la registrazione delle variazioni relative al veicolo. Segnala altresì come tutti i provvedimenti in esame quantifichino minori entrate derivanti dall'abolizione dell'imposta di bollo sugli atti relativi agli autoveicoli; tuttavia, mentre il disegno di legge quantifica il relativo ammontare in 500 miliardi annui, le proposte di legge fanno riferimento ad una cifra di 800 miliardi.

Sotto tale aspetto occorre rilevare come il testo del disegno di legge non chiarisca se si intenda eliminare l'imposta di bollo in via generale, ovvero solo per gli atti inerenti il PRA, come sembra evidenziarsi dal tenore della relazione tecnica allegata al provvedimento. Ritiene infine che proprio la diversità di impostazione dei provvedimenti renda necessario giungere all'elaborazione di un testo unificato, che tenga conto in modo equilibrato delle varie esigenze evidenziate, proponendo pertanto la costituzione di un Comitato ristretto.

Ernesto STAJANO, presidente, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

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