[...]
La storia di questa chiesa comincia il 10 agosto 1760, [...].
Infatti in tale giorno "il signor dottore Potito Cianci della
Terra di S. Andrea dona per fondo dotale alla Santissima Vergine un territorio seminatorio
di quattro moggia nel luogo detto Piano di Campo per rendere possibile la costruzione di
una cappella sotto il titolo di Maria Santissima Incoronata".
Dall'atto notarile si evince inoltre che due furono i motivi che spinsero il Cianci a tale
donazione: anzitutto il pio desiderio "di promuovere il culto di Iddio e della
Beatissima Vergine Sua Santissima Madre, sotto il titolo dell'Incoronata di cui non si
rattrova in questa Terra eretta cappella alcuna" ed inoltre la necessità di dotare
quel posto di un luogo di culto a servizio "dei foresi e custodi di animali li quali
per la distanza non possono così in tempo d'inverno, come di està portarsi a sentire la
Santa Messa e ricevere li Santissimi Sagramenti in ogni festa del Signore e della
Beatissima Vergine e di altri Santi, nè essere istruiti della dottrina cristiana, per non
abbandonare gli armenti...". Dallo stesso documento sappiamo che la Chiesa, dietro
interessamento del donatore del terreno, è stata costruita con denaro raccolto fra tutti
i cittadini. Sul maestoso portale in pietra lavorata, la data "1767" ci conferma
che la chiesa, ad un'unica ampia navata, con un sobrio altare in pietra rosa locale al
fondo del presbiterio, in quell'anno era completata.
Negli anni successivi è stata arricchita di un secondo altare in pietra collocato lungo
la navata e donato dall'Arcivescovo Lupoli il cui stemma orna i pilastrini laterali. In
questo secolo la chiesa è stata ulteriormente restaurata, nel 1916, per interessamento
del sacerdote Bellini, come si ricava da un'iscrizione collocata sopra la porta laterale
della stessa, il cui testo così recita
HOC ADEAS TEMPLUM, QUISQUIS VERSARIS IN AGRO,
AETAS QUOD SOLVIT RESTITUITQUE FIDES.
JAM PIA, QUAM SPECTAS, SANCTA REDIMITA CORONA
EXOPTATA TIBI NUMERA VIRGO DABIT.
Alo METALLO OPIFICE, RECTOR R. BELLINI
RESTAURANDUM CURAVIT. A.D. MCMXVI
Oggi, sebbene l'antica effige lignea della Vergine sia stata trafugata in anni non molto
lontani, l'edificio, al centro della pietà e devozione popolare, attende di risentire tra
le sue mura nell'ultimo sabato di aprile l'echeggiare del canto con cui i pellegrini
salutavano la Vergine: "Mamma Maria, sì chiena re virtù, Tu sai li guai mii, Maria
aiutami Tu" ed ancora "Maria re l'Incurnata ca stai 'ntrone auzi la mano e racci
la benedizione".
[...]
Già da diversi anni la chiesa è stata riaperta al culto (i danni
provocati dal sisma del novembre 1980 sono stati totalmente riparati).
Di nuovo è possibile risentire i canti citati ma ...
... rimane la grande ferita provocata dal del furto della statua lignea...
Un sacrilegio inconcepibile. A chi e a cosa puo' servire una statua sacra? Solo un pazzo
delinquente (e imbecille) puo' tenersela ...
A proposito, guardate bene l'immagine(2) (eventualmente ingrandita):
se la riconoscete e sapete dove si trova ...
perchè non lo segnalate alle autorità? |
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La chiesa dell'Incoronata
La statua "rubata" |