Sardigna Natzione - Indipendentzia

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TOTU IMPARE PRO SA INDIPENDENTZIA DE SA NATZIONE SARDA

Est arribada s'ora de cumintzare sa bardana pro torrare sa Sardigna a sos Shardanas

Sa tzerachia batut miseria sa suverania batut prosperidade

Tzeladu su ventu sardista si pesat su ventu de s'indipendentzia

  novas/attividades

Programma politicas 2001

 

Programma elettorale politicas 2001

 

INDIPENDENTZIA è:

La coalizione che raccoglie tutti i sardi che lottano democraticamente e pacificamente per la sovranità del Popolo Sardo sulla propria terra e per il suo diritto all’indipendenza.
chi ha un progetto politico nettamente in contrasto e alternativa con quelli proposti dai poli unionisti;
chi sa che il benessere della nostra terra passa per la sua Libertà: che non c’è prosperità vera senza Indipendenza perché la sudditanza non solo ci umilia ma anche ci impoverisce;
chi sa che l’Indipendenza conviene perché ci permette di contare in Europa e nel Mondo e di vivere finalmente da uomini liberi.

INDIPENDENTZIA è chi crede nel diritto e nella necessità di una Sardegna  indipendente.

Programma   politicu

Diritti delle nazioni senza stato, Politica estera

Le componenti principali della coalizione INDIPENDENTZIA, Partito Sardo d’Azione e Sardigna Natzione, da tempo fanno parte della CONSEU (Conferenza delle nazioni senza stato) e dell’EFA (European Free Alliance), collaborano fattivamente con i più rappresentativi partiti europei che lottano per l’indipendenza dei loro popoli e sono impegnate nella diffesa dei diritti nazionali e sociali dei sardi dalla globalizzazione e dal liberismo imposto dall’imperialismo degli statinazione. INDIPENDENTZIA rafforzerà i rapporti con le altre nazioni senza stato e con i piccoli stati d’Europa, favorendo la creazione di un fronte unico che sappia contrapporsi allo strapotere degli stati membri della Unione Europea. Rigettare il trattato di Nizza e imporre una nuova carta dei diritti che riconosca il diritto all’indipendenza delle nazioni senza stato, sono i principali obiettivi strategici di INDIPENDENTZIA per   la costruzione di una nuova Europa dei popoli piuttosto che dei capitali e degli stati-nazione.

Rifiuto del falso federalismo

La formazione di uno stato federale non può esser calata dall’alto. Ma al contrario deve passare per la piena sovranità delle componenti federate. Queste devono essere poste nelle condizioni di accettare o rifiutare il rapporto federale sulla base della propria convenienza e sull’esclusiva volontà degli uomini e delle donne che fanno parte dei popoli chiamati a ratificare il patto federativo. INDIPENDENTZIA rifiuta dunque la falsa riforma federalista approvata dal parlamento Italiano. Nella quale non viene riconosciuta la nazione sarda e che lascia allo Stato Italiano il diritto di delegare i poteri piuttosto che riceverli.

INDIPENDENTZIA crede che se, dopo l’indipendenza, si dovrà parlare di federalismo, l’unico proponibile sarà quello di tipo europeo.

 Le condizioni per lo sviluppo.

Perché in Sardegna ci sia sviluppo e perché gli imprenditori sardi abbiano pari opportunità nell’intrapresa economica, occorre che vengano realizzate nella nostra isola le precondizioni per lo sviluppo che riguardano i settori dell’energia, dei trasporti e del credito.

1) Eliminazione delle diseconomie energetiche

 Costituzione di un ente energetico sardo che punti anche sull’energia dolce (eolica, solare, biomasse), oltre che sulla gassificazione del carbone sardo e sulla metanizzazione, con l’obiettivo di abbattere i costi energetici in Sardegna. Attualmente i sardi pagano circa l 40% in più rispetto ai costi sostenuti nelle altre parti dello stato Italiano.

INDIPENDENTZIA propone che nell’immediato, lo Stato, con apposita norma di legge, elimini la disparità dei costi energetici tra la Sardegna e le altre zone già metanizzate.

  2) Autogoverno dei trasporti

INDIPENDENTZIA rivendica, per il popolo sardo,  la competenza esclusiva in materia di trasporti da e per la Sardegna oltre che per quelli interni all’isola.

3) Il credito a servizio delle imprese sarde

 INDIPENDENTZIA propone che l’accesso al credito per gli imprenditori sardi, sia più facile e non sia fondato solo sulle garanzie economiche ma si basi sulla validità dei progetti e sulla loro organicità all’economia ed al contesto culturale ed ambientale della Sardegna. INDIPENENTZIA, per ridurre ilcosto del denaro e affichè il risparmio dei sardi venga reinvestito in Sardegna, propone la creazione di un sistema diffuso di piccole banche di credito cooperativo con finalità mutualistiche. Attualmente viene reinvestito nella nostra isola soltanto il 40% del risparmio raccolto, il 60% viene einvestito altrove.

Autogoverno fiscale

INDIPENDENTZIA si batte per l’autogoverno fiscale.

Propone:

a) l’obbligatorietà della sede fiscale in Sardegna per le imprese che vi operano stabilmente.

b) diritti fiscali, su qualunque corrispettivo a persone o merci pagato per lavoro prestato da residenti, per produzione o esportazione di merci o comunque corrisposto nel territorio sardo. Infatti, gran parte delle grandi imprese industriali e commerciali  che operano in Sardegna hanno sede sociale in Italia e lì pagano le imposte. Vengono così a mancare le trattenute regionali (circa l’80% in media) su dette imposte ed il primo evasore è proprio lo Stato Italiano.

Con l’autogoverno fiscale verrebbe meno anche l’immagine di falsa passività del sistema economico sardo. Infatti gli importi dei trasferimenti statali in Sardegna sono nettamente inferiori rispetto alle mancate trattenute. Cesserebbe la riproposizione di politiche di sudditanza, anche di tipo psicologico, tendenti ad inculcare fra i Sardi la convinzione che la Sardegna non possa bastare a se stessa.

Lavoro ai residenti

INDIPENDENTZIA propone che il Consiglio Regionale della Sardegna abbia la possibilità, per tutelare la lingua e la cultura sarda e per creare maggiori opportunità di lavoro, di approvare leggi che diano priorità di occupazione negli uffici pubblici e nelle scuole ai cittadini sardi, ai residenti da almeno cinque anni e ai figli degli emigrati nati fuori dell’isola.

Autogoverno del territorio

INDIPENDENTZIA si impegna alla salvaguardia ed alla tutela dell’ambiente, del territorio, dei beni archeologici ed ambientali della Sardegna. La qualità della natura e dell’ambiente è un bene sempre più raro e prezioso nel mondo e rappresenta la principale ricchezza della nostra isola. Sulla gestione esclusiva, da parte dei sardi, di tale inestimabile risorsa possibile fondare la prosperità del nostro popolo.

A tale scopo INDIPENDENTZIA propone:

- la cessazione della cementificazione incontrollata delle nostre coste;

- la revisione della legge del Parlamento Italiano che istituisce i Parchi e le riserve naturali; 

la revoca dell’intesa Stato – Regione per il Parco del Gennargentu ed una nuova legge che, con il coinvolgimento delle popolazioni locali, tuteli le risorse ambientali e sancisca il principio che il territorio è parte irrinunciabile della identità comunitaria e che nessuno a nessun titolo può sostituirsi ad essa nella gestione del bene ambientale.

INDIPENDENTZIA si impegna a vigilare sulla tutela del territorio non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello della sovranità, impedendo che le servitù in verdi si aggiungano a quelle in grigio verde.

Fra le azioni di tutela e salvaguardia del territorio sardo INDIPENDENTZIA propone che tutto il territorio nazionale sardo sia dichiarato indisponibile allo smaltimento dei rifiuti provenienti dall’esterno.

 Fermare la rapina delle materie prime

Per limitare la rapina delle nostre risorse estratte allo stato grezzo, INDIPENDENTZIA propone l’incentivazione delle lavorazioni delle stesse in loco ed azioni di contrasto per quelle attività estrattive che non avendo positive ricadute economiche nell’isola sono causa di irreparabili danni ambientali.

 Basta con le basi militari

INDIPENDENTZIA si batte per la smilitarizzazione e denuclearizzazione della Sardegna. Tale obiettivo potrà essere raggiunto nell’ambito di un nuovo assetto dell’Europa, non più comunità di mercanti e di stati centralisti ma unione di nazioni e di popoli. INDIPENDENTZIA propone la restituzione ai Sardi delle ingenti somme incamerate dallo Stato Italiano per l’affitto delle basi militari sul territorio sardo.

Una nuova politica turistica

Le opportunità derivanti da un corretto sviluppo del settore turistico in Sardegna, rischiano di essere vanificate dalla eccessiva cementificazione delle coste e dalla sempre crescente gestione esterna dell’industria turistica sarda.

INDIPENDENTZIA propone una nuova politica turistica in Sardegna fondata su uno sviluppo degli insediamenti produttivi e residenziali, compatibili con la tutela dei beni ambientali e finalizzati ad innalzare i livelli occupativi e ad accrescere il benessere dei sardi.

 Vertenza agropastorale

INDIPENDENTZIA si impegna alla difesa ed al potenziamento delle produzioni agricole sarde in ogni sede politica (principalmente in sede di Unione Europea) con una programmazione di largo respiro e con le necessarie risorse economiche che ne garantiscano l’attuazione. INDIPENDENTZIA si impegna ad ostacolare con ogni mezzo l’importazione di cibi transgenici e ad attuare politiche di incentivazione dell’agricoltura biologica e delle erbe medicinali. INDIPENDENTZIA si impegna a sostenere e promuovere ogni necessaria iniziativa per fronteggiare l’emergenza sanitaria che ha colpito l’intero patrimonio zootecnico sardo.

Mare territoriale e pesca

INDIPENDENTZIA propone la definizione delle acque territoriali della Sardegna e rivendica per il popolo sardo la sovranità esclusiva su di esse. INDIPENDENTZIA si impegna a tutelare l’attività di pesca svolta dai pescatori sardi al fine di evitare che operatori esterni possano compromettere, distruggendola, una fra le più importanti risorse della Sardegna.

Scuola lingua, cultura e coscienza di popolo

INDIPENDENTZIA propone l’ufficializzazione e ’introduzione nella scuola pubblica della storia, della cultura edella lingua dei sardi ed il riconoscimento del bilinguismo perfetto in tutti gli uffici pubblici. Particolare attenzione va riservata alla conoscenza della nostra storia di popolo affinchè i sardi prendano coscienza che quando la Sardegna ha vissuto da nazione indipendente è stata prospera, aperta al mondo ed al confronto con gli altri, che il suo isolamento e la sua decadenza hanno coinciso con la sudditanza ai dominatori stranieri