Il concetto
di allenamento e le sue implicazioni di carattere medico-biologico sono relativamente
semplici qualora si faccia riferimento ai fenomeni di adattamento ambientale che si
verificano nelle forme più comuni di attività fisica, nelle quali si richieda un impegno
psicofisico di livello sensibilmente inferiore rispetto alle massime capacità individuali
di lavoro. Gli stessi concetti si presentano, invece, molto più complessi per quelle
attività nelle quali si richieda la massima o pressoché massima mobilizzazione di una o
più capacità individuali: tale è, ad esempio, il caso delle prestazioni agonistiche e
di quelle artistiche nella loro più elevata espressione. In questi casi, si ha davvero il
totale coinvolgimento di una o più capacità, riguardanti sia la sfera nervosa sia quella
fisica propriamente detta. Il significato complesso dell'allenamento sportivo non può
essere colto da sintesi che ne mettano in luce solo un aspetto particolare; è per questo
motivo che non sono esaurienti le definizioni che pongono in rilievo l'aspetto pedagogico
o quello psicologico o ancora quello tecnico o quello bio-energetico o addirittura quello
filosofico del processo di allenamento stesso. Sono state così formulate molte
definizioni da parte di Autori nel tentativo di perfezionare la visione sintetica del
problema. Tra di esse, una delle più interessanti e complete è quella espressa dal Prof.
Carlo Vittori: "L'allenamento sportivo è un processo pedagogico-educativo complesso
che si concretizza nell'organizzazione dell'esercizio fisico ripetuto in quantità e con
intensità tali da produrre carichi progressivamente crescenti, che stimolino i processi
fisiologici di supercompensazione dell'organismo e favoriscano l'aumento delle capacità
fisiche, psichiche, tecniche e tattiche dell'atleta al fine di esaltarne e consolidarne il
rendimento in gara". |