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La zona motoria è quell'area della corteccia cerebrale che trasmette ai centri del tronco encefalico e del midollo gli impulsi per i movimenti volontari e la cui distruzione determina paralisi nei rispettivi distretti muscolari. Essa occupa tutta la circonvoluzione frontale ascendente e rolandica, compreso il piede delle prime due circonvoluzioni frontali. Questa regione corrisponde alle aree citoarchitettoniche 4 e 6 di Brodmann. In questa zona i gruppi muscolari delle diverse parti del corpo sono rappresentati in modo che la parte più alta della frontale ascendente corrisponde all'arto inferiore, la parte media all'arto superiore, la parte inferiore al capo. Più esattamente la parte estrema superiore della circonvoluzione contiene i centri per i movimenti del piede; a questi seguono, procedendo dall'alto verso il basso, i centri per i movimenti della gamba e della coscia, poi quelli per la muscolatura della spalla e successivamente del braccio, dell'avambraccio e della mano; per ultimo, nella parte più bassa della circonvoluzione, i centri per la muscolatura facciale e per quella della lingua e della laringe. L'estensione di questi diversi centri è proporzionale all'importanza funzionale dei rispettivi organi: il centro per i movimenti delle dita della mano, per esempio, è assai più esteso di quello che governa i movimenti della spalla e del tronco. L'area 6 o area premotoria provvede soprattutto a certe sinergie funzionali quali i movimenti del tronco e quelli di deviazione coniugata del capo e degli occhi verso il lato opposto, cioè certi movimenti che implicano la cooperazione di gruppi di muscoli aventi una determinata funzione; nell'area 4 o area motoria (che contiene le cellule di Betz da cui prendono origine le vie piramidali) sono rappresentati i singoli movimenti isolati dei vari muscoli della metà opposta del corpo. Fra l'area 4 e 6 è situata una sottilissima zona la cui stimolazione produce diminuzione del tono muscolare e astenia dei muscoli: la sua distruzione determina ipertonia muscolare, cioè esercita azione inibitrice sui centri motori corticali, e che appunto per questa sua proprietà è detta area soppressoria.