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    lettera di Paola
     
    lettera di Marina
     
 di Stefania Doglioli
 Lettera di Marina
 
 

Non ho una storia da raccontarVi, solo un episodio, una riflessione, qualche quesito, un invito.
Siamo sei amiche, tre coppie, l'età varia dai 28 ai 45 anni, la durata dei ns. rapporti di coppia dai 7 ai 10 anni.

Come ogni anno, fine febbraio è per noi l'appuntamento con il festival di Immaginaria. Negli ultimi anni, però, fine febbraio ha anche coinciso con un assaggio anticipato di primavera o, come dicono gli esperti del tempo, la primavera ha anticipato il proprio ingresso.

Insieme all'effetto comunque devastante del festival (devastante rispetto alle ns. quotidianità), ora si aggiunge anche l'effetto del polline, il risveglio degli ormoni dal letargo invernale, il vento che porta con sé odori e suoni nuovi, confondendo i ns. sensi particolarmente sensibili.

Per questi motivi, ritengo, per il secondo anno consecutivo siamo tornate da Bologna un po' frastornate:
una ha deciso che è giunto il momento di farsi un'avventura perché due sole donne, nell'arco di una vita, sono davvero poche;
un'altra è arrivata alla conclusione che il rapporto monogamo le va stretto per quanto riguarda l'aspetto relazionale: sente la mancanza di rapporti da non condividere all'interno della coppia, il bisogno di nuove relazioni personali con l'esterno;
in un'altra ancora riaffiorano vecchie insicurezze per l'incapacità di mantenere le amicizie;
due litigano fra di loro per un banale commento fatto sull'aspetto fisico di una sconosciuta;

Ed io? io entro in chat una sera sì ed una sera no, nonostante già internet mi abbia portato male l'anno scorso. Un quadro desolante, ma anche effervescente, ricco di movimento, di ricerca di movimento.

L'invito è semplice: potrebbero le organizzatrici del festival spostarlo magari in autunno? quando le emozioni vengono filtrate da uno spesso strato di nebbia, quando l'unico odore è il lento marcire delle foglie e le tensioni annegano nei colori melanconici dei tramonti?

Le domande sono ancora più semplici, forse banali, ma alle quali non abbiamo ancora dato una risposta:

siamo davvero portate per i rapporti monogami?
se basta così poco a scombinarci l'esistenza non significa che qualcosa, nei rapporti perfetti che stiamo vivendo, ci manca?
non stiamo celando dietro alla ricerca di innocue amicizie (o anche nel desiderio di un'avventura senza seguito) il bisogno di ritrovare quei tremori, quello stato d'attesa, quel sorriso perenne sulle labbra, che di solito contraddistingue le prime fasi dell'innamoramento?
perché inseguire l'innamoramento se sappiamo che non dura, mentre altri affetti (più stemperati nella loro espressione, ma più profondi) durano nel tempo?
perché continuiamo ad andare a Bologna, se ogni volta impieghiamo oltre un mese a recuperare l'equilibrio di sempre?

Con affetto.

Marina

 
 

Mentre rispondo e' il primo giorno qui a Milano in cui si può veramente salutare l'arrivo della primavera e allora quale lettera migliore? anche se ho l'impressione che le nostre fanciulle siamo ormai nel pieno del loro delirio ormonale o forse e' addirittura passato!

Le domande pero' sono un po' troppe e mi viene alla mente un solo consiglio, lasciamoci andare ragazze, ho come l'impressione che tutti i casini primaverili nascano soprattutto perché passiamo la nostra vita a cercare di costringerci in schemi, a immaginare l'amore eterno e eternamente appagante e a desiderarlo senza ritegno, senza ritegno nei confronti di noi stesse intendo, oppure a fantasticare un'avventurosa vita piena di amanti e deboscie. quante frustrazioni riusciamo ad accumulare cercando di uniformarci ogni giorno a sogni precostituiti? tante! e scoppiano tutte durante la primavera perché vabbè, siamo pur sempre animali.

Secondo me se ci rilassassimo un po' anche verso Natale o ad ottobre perché no e imparassimo a seguire i ritmi e i desideri che sono dentro di noi ogni giorno scopriremmo che la monogamia andrà bene ad alcune e ad altre no, che un'amante può essere un esperienza deliziosa o frustrante a seconda di come siamo e che non esistono regole, non esistono perfezioni a cui aspirare, ognuno ha dentro la propria basta imparare a riconoscerla e lasciarla vivere. E a quel punto ben venga Immaginaria!

Un dubbio, ma siete davvero dispiaciute di tutte queste emozioni?

Baci a tutte!!!