Il referendum abrogativo è disciplinato dall'art.75 della nostra costituzione, si ricorre a questo tipo di referendum per deliberare l'abrogazione parziale o totale di una legge quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Non è ammesso il referendum su leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Tra i vari referendum disciplinati nel nostro ordinamento, riveste una particolare importanza il referendum confermativo con cui gli italiani sono chiamati a votare una legge di modifica costituzionale.
L'art.138 della costituzione dice che se una legge di
modifica costituzionale non è approvata da entrambi i rami del
parlamento con la maggioranza dei due terzi, questa può essere
sottoposta a referendum popolare confermativo entro 3 mesi dall'ultima
approvazione. La richiesta può essere fatta da un quinto dei membri
di una Camera, o cinquemila elettori, o cinque consigli regionali.
Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati
ad eleggere la Camera dei deputati e per la sua validità non sono
richiesti quorum costitutivi o deliberativi pertanto la votazione sarà
valida indipendentemente dal numero di persone che decideranno di esercitare
il diritto di voto.
L'istituto del referendum è un argomento di solito correlato all'estensione della democrazia diretta e partecipativa. Ecco alcuni documenti e links legati a questa tematica: