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 A differenza degli altri moti dell' idrosfera marina, il fenomeno delle maree presenta i caratteri di un movimento periodico e prevedibile: esso consiste in oscillazioni ritmiche con innalzamenti (flussi) e abbassamenti (riflussi) del livello marino, provocati dall'azione gravitazionale della Luna e del Sole sulle masse d'acqua che ricoprono la Terra. In genere si possono osservare due flussi e due riflussi ogni 24 ore e 50 minuti (giorno lunare). La fase di massimo sollevamento è detta alta marea, quella corrispondente al massimo abbassamento bassa marea; la differenza tra questi due valori è l' ampiezza di marea.

Mont Saint-Michel. Situata in Francia l' isola è collegata alla terraferma da un sottile lembo di terra che diventa inutilizzabile durante l' alta marea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il fenomeno era conosciuto già dai tempi dei Greci ma non fu possibile dargli una spiegazione scientifica finché Newton non enunciò la sua legge della gravitazione universale; come abbiamo detto il fattore che determina le maree è l'attrazione gravitazionale che Luna e Sole esercitano sulle masse d'acqua della Terra. Osserviamo che anche se il Sole ha una massa molto maggiore della Luna, è quest'ultima ad esercitare l' attrazione maggiore in quanto si trova a minore distanza dalla Terra, per questa ragione la periodicità delle maree è legata al ritmo dei moti lunari. Questa però non è l' unica ragione per cui le maree hanno luogo, infatti se così fosse avremmo un solo flusso e un solo riflusso al giorno, invece quando in un punto si ha alta marea, essa si presenta anche al suo antipodo; ciò è dovuto al fatto che nel fenomeno interviene anche la forza centrifuga dovuta al moto di rivoluzione Terra-Luna.
Ora però dobbiamo fare alcune precisazioni. Innanzitutto non è vero che le maree sono dovute unicamente all' attrazione della Luna e del Sole, infatti tutti i corpi celesti esercitano esercitano una forza attrattiva nei confronti della Terra, tuttavia la loro distanza da noi è maggiore di quella della Luna e quindi il loro effetto sulle maree è trascurabile. Inoltre la forza di attrazione è esercitata anche sulla litosfera continentale che, essendo più rigida, non ne viene influenzata e sull' atmosfera che risponde più facilmente all'azione gravitazionale essendo più fluida; delle maree atmosferiche, però sappiamo ancora molto poco.
Il comportamento reale delle maree si discosta da quello teorico perché esso è influenzato anche da da profondità e forma dei bacini marini e dalla configurazione delle coste. In generale si osservano due oscillazioni di marea per ogni giorno lunare, avendosi un'alta e una bassa marea ogni 12 ore e 25 minuti (maree semidiurne). Esistono inoltre alcune zone in cui il giorno lunare provoca un solo flusso e un solo riflusso (maree diurne) ed altre in cui si hanno due flussi e due riflussi ma con ampiezza variabile (maree miste),
A causa dell' attrito interno delle masse d'acqua e quello col fondo, l' alta marea non si verifica esattamente quando la Luna culmina sul meridiano del luogo considerato ma si può presentare un certo ritardo detto ora di porto che può raggiungere le 12 ore. Conoscere il valore di questo ritardo è molto importante per la regolazione del traffico portuale ed è rappresentato graficamente dalle linee cotidali che collegano tra loro i punti in cui l'ora di porto assume lo stesso valore.
In media nel Mediterraneo l' ampiezza delle maree è di una decina di centimetri ma essa può arrivare a 19.6 metri. Ciò si può spiegare con il fatto che nei bacini chiusi il moto di propagazione della marea è ostacolato dalla diminuzione di profondità del fondale e dal progressivo restringimento della costa. La spiegazione più valida della variazione dell' entità delle maree è data dalla teoria dell'onda oscillante che si basa sul concetto che i vari oceani ad i mari più grandi sono divisi dalla configurazione irregolare del fondo in tante "unità di marea", cioè in diversi bacini; in ognuno di questi bacini la massa d'acqua oscilla per effetto delle forze lunisolari, ma con ampiezza e periodo che dipendono dalla forma e dalle dimensioni del bacino stesso. Ogni bacino di marea ha dunque un suo periodo di oscillazione: se questo risponde a quello delle forze lunisolari si hanno maree ampie, altrimenti si verifica un fenomeno di interferenza e le maree sono di più lieve entità. L'oscillazione possiede un moto circolare attorno ad alcuni punti nodali impartito dalla rotazione terrestre; tali punti nodali sono detti punti anfidromici e in prossimità di essi il livello marino rimane costante e da essi si irradiano le linee cotidali lungo le quali l' ampiezza delle maree va progressivamente aumentando.
Oltre ai moti verticali, le maree possono causare anche spostamenti orizzontali detti correnti di marea che si differenziano dalle comuni correnti marine perché interessano tutta la massa d'acqua, dalla superficie al fondo e perché cambiano periodicamente direzione.

    Stefano Perazzelli - Esame di maturità 2003 - pergiu@email.it