Il Mare, a cura di Perazzelli Stefano

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Come orientare la vela di un'imbarcazione

In un articolo la Taylor riporta il grafico , che rappresenta la velocità in funzione dell'angolo rispetto al vento, di una qualsiasi barca a vela (a destra, Fig 1)
Nel grafico il vento viene da nord (dall' alto) e la velocità massima che la barca a vela può raggiungere dipende dalla direzione in cui essa ha intenzione di dirigersi: prendiamo in considerazione un vettore v centrato nell' origine degli assi cartesiani e il punto di applicazione sulla curva, esso rappresenta la velocità massima che la barca può raggiungere nella direzione di v.
Per esempio: se il conducente della barca ha intenzione di andare verso nord la sua velocità sarà nulla in quanto in quella direzione perché il vettore v avrebbe modulo uguale a 0, se egli invece decidesse di procedere verso nord-ovest otterrebbe una certa velocità.
Le regate della Luis Vuitton Cup si svolgono proprio esattamente così: due boe vengono fissate secondo in modo parallelo alla direzione del vento, vince il più veloce che riesce a compiere il percorso da una boa all' altra per tre volte. Il tattico della barca non deve fare nient' altro che risolvere un semplice problema di analisi…

Fig. 1
Grafico rappresentante la velocità in funzione dell' angolo rispetto al vento di una qualsiasi barca a vela

 

 

 

Fig. 2
L' imbarcazione deve spostarsi nella direzione di a e il suo conducente deve decidere secondo quale angolo b orientare la vela.

 

 

 

Il problema è trovare la traiettoria che ci permette di spostarci nella direzione opposta del vento nel minor tempo possibile, la soluzione sta in un percorso a zig-zag, in mare infatti il percorso più breve tra due punti non è una retta, se invece prendessimo in considerazione un veicolo a motore la nostra funzione sarebbe una circonferenza e la traiettoria più breve per spostarci da un punto all' altro sarebbe una retta.
Proviamo a dare una spiegazione matematica per la nostra funzione. Prendiamo in considerazione un'imbarcazione ferma e con una vela esattamente piatta il cui conducente ha intenzione di spostarsi con direzione a rispetto al vento, egli deve decidere con che angolo b orientare la vela rispetto al vento per ottenere la massima velocità possibile (a sinistra, Fig 2). La forza che il vento esercita sulla vela è direttamente proporzionale a senb, a sua volta la vela esercita una forza sull' albero della barca che ha direzione perpendicolare alla vela e modulo ancora direttamente proporzionale a senb .
Siccome la barca non si può muovere lateralmente, ma solo in avanti (bisogna pensarla su una rotaia), bisogna scomporre la forza F e tenerne solo la componente lungo la direzione a ottenendo una spinta proporzionale a sinbsin(a-b).
A questo punto se conosciamo a per ottenere il valore massimo di b sarà sufficiente calcolare la derivata della funzione e trovarne il punto di massimo:b sinbsin(a-b) = cosbsin(a-b)-sinbcos(a-b)
= sin((a-b)-b) = sin(a-2b)=0.Il massimo si avrà dunque per b = a/2, cosa piuttosto plausibile. Dunque con questo ragionamento si ottiene che la funzione velocità massima in funzione dell'angolo dovrebbe essere
v(a)=sin2(a/2).
Se proviamo a fare un diagramma di questa funzione otteniamo il grafico sottostante:

    Stefano Perazzelli - Esame di maturità 2003 - pergiu@email.it