Il
legamenti del ginocchio e le loro lesioni.
Perché abbiamo dei
legamenti nel ginocchio?
Le lesioni: come,
quando e perché.
Sport
"pericolosi": di che morte morire?
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I legamenti servono a dare
stabilità al movimento ampio che può fare il ginocchio. Sono
delle formazioni fibrose che collegano le varie parti articolari
che fanno capo al ginocchio: femore, perone tibia e rotula.
Le lesioni più ricorrenti sono quelle traumatiche al legamento
crociato anteriore e al legamento collaterale mediale. Le lesioni
del legamento crociato anteriore sono generalmente dovute ad una
torsione del ginocchio, ad una flessione o estensione massima
sotto sforzo. Tipici sport in cui è frequente la lesione suddetta
sono il calcio (a me è spettata questa sorte), il basket, lo sci
e la pallavolo. Il legamento collaterale mediale invece si
"rompe" a causa di un trauma laterale oppure di una
divaricazione eccessiva delle gambe. Esempi di sport in cui la
lesione è frequente sono il calcio (anche qui la sorte con me è
stata amara), il basket e lo sci (immaginate le cadute a gambe
divaricate).
Infine il legamento crociato posteriore può rompersi a causa
di un trauma diretto a ginocchio flesso.
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Il ginocchio, un secondo prima della lesione
Questo è un
ginocchio sano! Non cede, non fa male e non fa acqua da tutte le
parti...
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Sintomi
delle lesioni dei legamenti
Il tragico momento:
mentre si sta correndo ignari....
Instabilità,
indebolimento muscolare, ricadute...
Visite ortopediche: il
dottore ufficializza la tragedia che si è consumata.
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I sintomi vengono
avvertiti in dure fasi distinte: una prima fase acuta e poi
ad essa segue una fase cronica.
La fase acuta.
Nel cadere lo sventurato avverte uno "schiocco", che è
in definitiva il legamento che dice:"Ciao, io
vado!"...,ehm dicevo che il rumore è dovuto al legamento che
si lacera. Segue un dolore molto intenso a cui è associata una
sgradevole sensazione di cedevolezza del ginocchio e l'instabilità
dello stesso. In queste condizioni è praticamente impossibile
proseguire l'attività sportiva.
Nelle ore successive all'infortunio si può formare un versamento
di liquido all'interno del ginocchio, che non è altro che il
sanguinamento dei tessuti lesi.
La fase cronica.
Nei giorni successivi il dolore tende a diminuire, e così pure il
gonfiore. Quello che non passano invece sono i sintomi di
instabilità, mentre il ginocchio riprende gradualmente le sue
funzionalità. Camminando ad esempio su un piano inclinato o
accidentato, oppure eseguendo delle brusche variazioni di
direzione, si ha la dolorosa e deprimente sensazione di
"insufficienza articolare". E' facilissimo in questi
casi beccarsi un'altra distorsione o caduta (le ho provate io
stesso e posso garantire!).
Nello stesso periodo si ha molto spesso il versamento di liquido
sinoviale (l'acqua al ginocchio), che compare dopo un
cedimento articolare. Se si avesse anche un'infiammazione cronica
l' "acqua" potrebbe diventare persistente.
Come ultimo sintomo della rottura dei legamenti ricordo la
riduzione della massa muscolare della coscia (principalmente il
quadricipite femorale), poiché la sua funzione è alterata
fortemente dall'instabilità dell'arto.
Che si fa???
Beh, è il momento migliore per farsi vedere da uno specialista,
un ortopedico. Attenzione, però: se
farete una visita privata vi consiglio di andare
direttamente dall'ortopedico che eventualmente vi dovrebbe operare.
Infatti ogni ortopedico che sia anche chirurgo vuole prima
visitarvi per decidere se è il caso di procedere con l'intervento
o no (ovviamente per questioni di responsabilità), quindi
rischiereste di spendere due volte i soldi per la visita.
Lo specialista dapprima vuole sapere per filo e per segno come è
avvenuto il trauma, e da questo racconto trae già le sue prime
ipotesi; passa poi alla visita del ginocchio, che consiste in una
serie di maciullamenti che servono a verificare l'instabilità, la
presenza di liquido e altri dolori che possono significare
interessamento dei menischi; posso aggiungere che questi possono
fare molto male. Alcuni esempi di test che ho subito sono la prova
del cassetto, la pressione con le dita in punti caratteristici e
la prova all'instabilità per sforzi laterali, anche questa molto
dolorosa. I dottori possono confermare le loro diagnosi attraverso
alcuni esami (che però può richiedere solo un ortopedico
dell'U.S.L.), come i Rx, che evidenziano eventuali fratture, la
T.A.C. che visualizza i tessuti molli, cioè legamenti e menischi
ed infine la R.M.N. (Risonanza magnetica nucleare, quella che ho
fatto io),che evidenzia lo stato dei legamenti, dei menischi e
delle cartilagini. Non prendo in considerazione l'esame
artroscopico, perché secondo me è una tortura inutile operare la
prima volta una persona per vedere cos'ha, e poi un'altra volta
per ricostruire i legamenti se questi sono lesionati.
Questo è il mio consiglio: prima fate la visita e meglio è!
Io ho scoperto a mie spese i tempi "normali" per queste
cose...
Diego Cordisco
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Instabilità
articolare: il ginocchio "lasso"
Una delle prove che vi dà
quasi la certezza della rottura del LCA è il
"cassetto".
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