Sentiero n° 1 Curva di Carnevale - Ostariola

DIFFICOLTA' POCO IMPEGNATIVO
DURATA ESCURSIONE 90 MINUTI
LUNGHEZZA 2 Km
DISLIVELLO 55 METRI
Equipaggiamento: scarpe da trekking, borraccia, macchina fotografica, jeans, binocolo, cappellino
Periodo consigliato: tutto l'anno, ad eccezione dei giorni di forte pioggia
Il sentiero numero 1 parte dalla strada provinciale che collega Torricella in Sabina con Poggio S. Lorenzo.
Si consiglia di lasciare l'auto parcheggiata dopo la collina del Sacro Cuore, sede dell'omonimo convento delle ancelle del Sacro Cuore, nei pressi della cosiddetta "Curva di Carnevale".
Arrivati alla "Curva di Carnevale" si vedono due piccole strade non asfaltate: ce ne è una che va in salita e porta al santuario della Madonna dei Penitenti e l'altra che invece procede in discesa, meta della nostra escursione.
Lo spettacolo che aspetta il visitatore è davvero suggestivo: vi sono numerose querce secolari, vi sono arbusti e rovi, tanto che si può rimanere comodamente all'ombra anche durante le calde giornate estive.
Percorsi soli 50 metri ecco che sulla sinistra si possono osservare i primi interessanti reperti archeologici: "I Sassoni". Sono degli enormi massi squadrati, i quali si trovano ancora nella loro posizione originaria, quando costituivano la pavimentazione della antica via Quinzia. I resti di questa antica via romana sono ancora visibili per altri metri, lungo il percorso, fino a quando la strada si allarga, per poi restringersi.
Proseguendo ancora lungo il cammino ecco che ci appare la meravigliosa vista di Ornaro Alto, arroccato sulla sua collina; si consiglia di prestare attenzione e di fotografare il castello feudale.
Proseguendo, si arriva a "Casa Carnevale", una proprietà privata dove ancora oggi si allevano cavalli e sono presenti numerosi attrezzi agricoli. Si possono osservare al suo interno altri "Sassoni", anche se non sono più nella loro posizione originaria.
Lasciata la "Casa Carnevale" si raggiunge un piccolo ponte di pietra, sotto cui scorre un ruscello, altre querce secolari, i fantastici colori e i profumi (a seconda della stagione) di ciclamini, primule, pungitopi, biancospini...
Poi ecco che su un lato si vede un fosso (il Fosso dei Cerri) e dall'altro una vecchia cisterna, pressoché completamente ricoperta da rovi. All'epoca dei romani, probabilmente, essa doveva essere un deposito per le acque necessarie per un nucleo abitativo presente nelle vicinanze: al suo interno sono conservate alcune pietre romane.
Quando si arriva al Fosso dei Cerri si può ammirare una cascatella e sopra, un ponte, che occorre oltrepassare.
Poi la strada prosegue in salita, il sentiero si fa' tortuosa e superata una piccola cava c'è l'Ostariola , dopodiché si potrà tornare indietro oppure proseguire con il sentiero numero 2.