Dislivello in salita: 1400 m
Rifugi lungo il
percorso:
Rifugio del Col de Balme (2191 m)
Tempo medio di percorrenza*:
4 h
La sesta tappa del nostro giro rappresenta una variante rispetto al percorso classico, seguendo il quale ci saremmo dovuti fermare a Le Tour o, poco dopo, a Montroc. Tuttavia il rifugio Albert Premier, come si può notare dalla foto qui accanto, si trova in una posizione davvero fantastica e quindi non abbiamo potuto resistere alla tentazione di deviare dal tracciato originale, nonostante, così facendo, il percorso si allunghi considerevolmente e risulti un po' più faticoso.
Partiamo da Le Peuty dopo aver fatto colazione nella cucinetta della gite d'etape, diretti verso il Col de Balme (2191 m). Raggiungiamo la cima del colle in meno di due ore percorrendo un comodo sentiero a tornanti costeggiato da un'infinità di piante di ottimi mirtilli. Una volta raggiunta la cima del colle ci si apre di fronte un panorama mozzafiato: la giornata è limpidissima e si domina dall'alto tutta la valle di Chamonix e, soprattutto, dopo essere rimasto nascosto durante i giorni precedenti, il Gigante torna a farsi vedere in tutta la sua bellezza e grandiosità.
Dopo esserci riposati ammirando il fantastico panorama, ci rimettiamo in cammino diretti verso l'Albert Premier. Inizialmente la salita non presenta alcuna difficoltà: il sentiero è ampio, eccetto in un breve tratto attrezzato con una manovia metallica, e non presenta alcun tipo di difficoltà, nonostante sia piuttosto affollato. Tuttavia, gli ultimi 300 metri di dislivello vengono coperti camminando su una cresta molto ripida che sale dritta, senza curve nè tornanti, fino ai piedi del rifugio, che raggiungiamo solo dopo aver superato un piccolo nevaio ed alcune roccette sulle quali sono state disposte delle scalette artificiali per agevolare la salita.
Come accennato, il rifugio si trova in una posizione fantastica: ha accanto a sé il Glacier du Tour e numerose cime che superano ampiamente i 3000 metri. Il rifugio e le camerate sono ben tenuti; l'unico neo è che ci saranno non più di cinque lavandini (dai quali scorre esclusivamente acqua gelata), tre o quattro bagni e nessuna doccia da condividere con circa duecento persone!!
Il rifugio è pieno di alpinisti che vi trascorreranno la notte per poi partire, attorno alle 4 del mattino, verso la vicina Aguille du Chardonnet. Dato l'affollamento, i gestori sono costretti a suddividere la cena in due turni: a noi tocca quello delle 18! Dopo cena abbiamo il tempo di bere qualcosa sul terrazzo del rifugio ammirando uno dei più bei tramonti della nostra vita. Le luci si spengono ale 21 per dare la possibilità a chi si dovrà svegliare nel mezzo della notte, di riposarsi adeguatamente.
Un collage un po'artigianale del meraviglioso panorama che si può ammirare dalla cima del Col de Balme (sulla destra Monte Bianco) |