TURISMO DELL’OLIO
Il
Turismo dell'Olio non è un turismo di prodotto, ma un turismo di
territori, luoghi e città marginali rispetto ai più consolidati flussi
turistici. Luoghi altrettanto belli, ma fino a oggi poco conosciuti e
come tali ancor più ricchi di motivi di interesse. Il Turismo
dell'Olio si pone il compito di far conoscere aree dove non ci sono
consolidate tradizioni turistiche.
Il Turismo dell'Olio non è un fenomeno riservato ai soli operatori
economici (alberghi, ristoranti, produttori, commercianti), ma
coinvolge intere popolazioni locali.
L' Olio
Extra Vergine di Oliva
Le
origini dell'ulivo si confondono con quelle della civiltà del
Mediterraneo; i primi uliveti furono coltivati in Siria e in Palestina
e, intorno al 1000 a.C. vennero diffusi in Italia.
La pianta dell'ulivo ha bisogno, per svilupparsi, di acqua,
sole e terreni non molto profondi.
L'olio di oliva è l'unico alimento fondamentale che derivi da un
frutto ed è da 50 secoli che si ottiene dalla spremitura di olive
macinate, separando l'olio dall'acqua di vegetazione.
L'olio di oliva per chiamarsi vergine deve essere ottenuto dal frutto
dell'ulivo soltanto mediante processi meccanici, in condizioni,
soprattutto di temperatura, che non causino alterazioni dell'olio.
L'olio non deve aver subito processi diversi dal lavaggio,
decantazione, centrifugazione e filtrazione. Gli oli di oliva ottenuti
con solventi, processi di riesterificazione e miscele con oli diversi
non sono considerati vergini.
Un olio di oliva "extra vergine" deve avere un contenuto di acido
oleico (grado di acidità) inferiore al 1%. La qualità di un olio di
oliva dipende da molti fattori: la cultivar (olivaggio); lo stato
dell'olivo e del frutto al momento della raccolta; la tecnologia
seguita nella produzione, nella raccolta e nell'estrazione; le
condizioni di conservazione
Proprietà
benefiche dell'olio d'oliva
Le
proprietà benefiche che l'olio extra vergine di oliva ha
sull'organismo sono innumerevoli:
- Riduce la percentuale di colesterolo Ldl e i rischi di occlusione
delle arterie
- Riduce la pressione arteriosa e il tasso di zucchero nel sangue
- Aumenta la secrezione di bile e l'apporto di Vitamine A, D ed E
- Facilita l'assorbimento delle altre vitamine
- Previene l'arteriosclerosi e l'infarto del miocardio
Le antiche ricette della tradizione mediterranea.
Indispensabile per condire insalate di verdure, pane tostato alla
brace, nel forno o nel tostapane, l'olio d'oliva entra trionfalmente
nella ricca gastronomia mediterranea come ingrediente principale di
tanti piatti tipici. L'olio d'oliva appartiene alla vecchia civiltà
contadina dei paesi che si affacciano su bacino del Mediterraneo ed
ancora oggi con il suo colore a volte giallo oro, a volte verde dai
riflessi dorati rievocano antiche usanze e ricette che si chiamano
"pancotto" , "panzanella" e che vedono il pane, l'olio d'oliva, le
verdure, protagonisti assoluti della tavola.Troviamo l'olio d'oliva
crudo anche nelle zuppe di verdure e di legumi, su cicorie di campo
condite all'agro, in salse e piatti di carne e di pesce, lo troviamo
nella conservazione degli alimenti. L'olio d'oliva in Italia, Grecia,
Spagna, Turchia, entra dovunque, un po' come il sale, parte integrante
di ricette che a volte hanno millenni di tradizione alle spalle.
L’ulivo è
l’albero che sintetizza la civilta’ mediterranea: la sua diffusione
segna un confine geografico: dalla Galizia alla Grecia, dall’Atlante a
Israele: ma è l’Italia il paese che produce l’olio migliore
LE STRADE DELL’OLIO
Le strade
dell’olio che hanno gia’ un percorso definito sono :
- quella
della Taggiasca nell'imperiese;
- quella
di Castel del Monte ìn Puglia lungo la quale si possono ancora
ammirare antichi frantoi ipogei e dove c'è Andria un'altra capitale
dell’olio italiano;
-quella
della Sabina, nella provincia di Rieti.
Proviamo
a percorrere le migliori zone di produzione dell’olio italiano:
Partiamo
dal ponente della Liguria dove regna la taggiasca. L'olio che se ne
ricava è fine, un po’ salato, poi scendiamo verso il levante dove a
Sestri e nella zona di Chiavari i ragazzi delle scuole addirittura
studiano la cultura dell'ulivo per farne un'occasione di occupazione.
Dalla Liguria ci spostiamo sul Garda e lì a Bardolino, a Lazise, sulla
sponda Bresciana incontriamo un olio fine e delicato, un unicum.
L'Emilia solo sui colli bolognesi conserva qualche pianta, ma la
Romagna è grandissima con ìl Brisighello, l'extravergine che si
produce a Brisighella e sulle colline ravennati. Ecco la Toscana: una
delle grandi regioni dell’'olio. Il più famoso è quello del Chianti
che addirittura si fregia dello stesso marchio del vino. Ma ottimo è
quello di Maremma e intorno all'Amiata. Arriviamo all'Umbria: culla
della civiltà dell'olìo con Trevi, Spello, Campello, Gualdo,
Montefalco. Ma anche con l'olio del Trasimeno meno piccante di quello
che, come del resto in tutto il centro Italia nasce da olive Frantoio,
Moraiolo e Leccino, s'ingentilisce con
l’aggiunta della Dolcia Gogia. Oli piu’ leggeri si trovano nelle
Marche ed in particolare nell'ascolano ed in Abruzzo nel chietino,
così come nel teramano e nella zona di Isernia in Molise. Robusto e
fruttato l'olio nel Lazio e grande quello quasi agrumato della
costiera Amalfítana in Campania. Eccoci infine nel Sud: in Calabria
che insieme alla Puglía concentra il 40 per cento dei frantoi italiani
e quasi la metà della produzione. Troveremo olio forte nella zona di
Crotone, mentre sull'Adriatico, in Puglia, Foggia fa oli densi, Lecce
dà oli profumati. La Sicilia ha coltivar sue proprie (Biancolilla e
Cerasuola per dirne due eccelse) soprattutto nella parte occidentale e
la Sardegna ha straordinari oli nell'Ogliastra nel Sassarese, nel
Sulcis. Hanno tutti l'antico profumo del Mediterraneo.
Itinerari
alla scoperta delle STRADE dell’OLIO possono essere preparati su
misura sia di gruppo, che per individuali : con eventuale noleggio
auto e camper: fateci sapere le vostre richieste e vi prepareremo un
magnifico itinerario!
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