Note: Con questo ciclo di incontri si intende affrontare alcune delle più rilevanti questioni attinenti alla scienza odierna. Partendo da un approccio fondato su una profonda serietà e correttezza di impostazione, le diverse tematiche saranno affrontate con un taglio divulgativo tale da rapportarle alla vita quotidiana, rivolgendosi a tutta la cittadinanza. I temi di cui si discuterà saranno quelli dello sviluppo ambientale, dei rapporti tra scienza ed etica, rapporto realtà locale/globale, tecnologlia, qualità della vita, salute, sicurezza e pace.

Comune di Trento
Assessorato alla Cultura
Ufficio Cultura. Via delle Orfane, 13. Trento
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Cittadini e scienza oggi
Tra timori, certezze e speranze
Sala Filarmonica, Via Verdi, Trento, ore 17,30.
Escluso il primo appuntamento che si terrà all'Auditorium S.Chiara, via S. Croce, Trento, ad ore 20.30.
Evento in occasione della mostra Interattiva Destinazione Stelle

Calendario (prossimi appuntamenti)
mercoledì 10 aprile
L'uomo nell'età della tecnica
Relatore: Umberto Galimberti, Ordinario di Filosofia della Storia Università Ca' Foscari di Venezia; introduce Massimo Egidi, Magnifico Rettore Università di Trento.
Note: Il mio intervento si propone di evidenziare la trasformazione che l’uomo subisce nell’età della tecnica. Noi continuiamo a pensare la tecnica come uno strumento a nostra disposizione, mentre la tecnica è diventata l’ambiante che ci circonda e ci costituisce secondo quelle regole di razionalità che, misurandosi sui soli criteri della funzionalità e dell’efficienza, non esitano a subordinare le esigenze dell’uomo alle esigenze dell’apparato tecnico. Inconsapevoli, ci muoviamo ancora con i tratti tipici dell’uomo pre-tecnologico che agiva in vista di scopi iscritti in un orizzonte di senso, con un bagaglio di idee ed un corredo di sentimenti in cui si riconosceva. Ma la tecnica non tende ad uno scopo, non promuove un senso, non apre scenari di salvezza, non redime, non svela verità: la tecnica funziona. E poiché il suo funzionamento diventa planetario, questo intervento si propone di rivedere i concetti di individuo, identità, libertà, salvezza, verità, senso, scopo, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia di cui si nutriva l’età umanistica e che ora, nell’età della tecnica, dovranno essere riconsiderati, dismessi o rifondati alle radici.
Per questa rifondazione, occorre abbandonare le psicologie del soggetto, che sono poi tutte le psicologie, costruite su quello sfondo “umanistico” che prevede l’uomo come soggetto e la tecnica come strumento, e fondare una nuova psicologia, qui denominata psicologia dell’azione, capace di riconoscere nella tecnica l’essenza dell’uomo e di individuare nella sua attuale estensione, che oggi appare senza limiti, quegli strumenti psichici che, se ancora non consentono all’uomo di dominare la tecnica, possano almeno evitare che la tecnica, da condizione essenziale all’esistenza umana, si trasformi in causa dell’insignificanza del suo stesso esistere. La tecnica infatti può segnare quel punto assolutamente nuovo nella storia, e forse irreversibile, dove la domanda non è più: “che cosa possiamo fare noi con la tecnica”, ma “che cosa la tecnica può fare con noi”.

Umberto Galimberti. Dopo essersi laureato in filosofia e aver compiuto studi di psicologia, traduce alcune opere dello psicopatologo Karl Jaspers (di cui è allievo durante i suoi soggiorni in Germania) e di Heidegger, al quale dedica tre opere.
Si occupa di antropologia filosofica e di psicoanalisi seguendo un percorso junghiano. Per tre anni studia in modo particolare le psicosi in un ospedale psichiatrico, e il frutto di queste esperienze è la redazione del volume Psichiatria e fenomenologia (Feltrinelli, 1979).

Per la Feltrinelli scrive una decina di libri, sui temi del corpo e dell’anima, sulla tecnica, su cos’è l’essere umano nell’età della tecnica (Il corpo, 1983; La terra senza il male, 1984; Gli equivoci dell’anima,1987; Il gioco delle opinioni, 1989; Idee: il catalogo è questo; 1992, UE 1999; Parole Nomadi, 1994. Pubblica per la Utet un importante Dizionario di psicologia (1994) che comprende oltre quattromila voci. Numerosi i suoi interventi su Repubblica, il Sole 24 Ore, relativi a tematiche sociali e culturali. Dal 1999 è Professore ordinario titolare della cattedra di Filosofia della storia all’Università di Venezia, dipartimento di Filosofia e Teoria delle scienze.