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 Mostra
La Mostra Centrale

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La mostra viene come eccezionale momento di diffusione di oltre vent'anni di studio di una Scuola riconosciuta nel mondo, formatasi presso l' Università di Roma col lavoro di Angiola Maria Romanini e dei suoi collaboratori e impegnata sul tema complesso dell' Arte Medievale a Roma.

Si potranno ammirare da una parte alcune delle maggiori opere del XIII e XIV secolo, e dall' altra si potrà partecipare ad una ripresentazione storica e critica e spettacolare del Basso Medio Evo che intreccia  l' arte con le vicende dei maggiori personaggi  di quel periodo.

Rappresenta dunque, la mostra, un evento culturale  e scientifico oltrechè spettacolare per le opere esposte e il tema, unico e straordinario, da collocarsi senz'altro tra le esposizioni di tutti i tempi.

La mostra sarà presentata dal 12 aprile al 20 luglio 2000 a Palazzo Venezia a Roma ma avrà anche degli itinerari rimando nella Roma medievale con visite guidate  e spettacoli .

All'interno della mostra è allestito anche uno spazio bambini per ripercorrere l'itinerraio espositivo con i ragazzi.

Sono realizzati un catalogo, un collegamento internet e un video.

La mostra riguarda in modo specifico la produzione artistica della Roma della fine del Duecento, ma nel catalogo saranno inseriti contributi, a firma dei maggiori specialisti, sulla letteratura, la filosofia, le scienze, la struttura economica e sociale della città, etc.

A partire da Nicola III (1277/ 1280) si concentrano nel cantiere del Sancta Sanctorum una serie di esperienze, le cui radici denunciano la ricchezza della lingua artistica elaborata e in corso di elaborazione a Roma negli ultimi due decenni del secolo: derivata dall'affluire di vari rivoli, le cui sorgenti sono spesso molto lontane - dalla Francia ai cantieri serbi della cultura paleologa - ma vivificata dall' irripetibile e nuovo contatto con il mondo classico.

L' humus culturale è particolarmente ricco; per fare solo un esempio, gli studi di ottica di Witelo incidono profondamente sui sistemi di formulazione dell'immagine artistica applicati da Arnolfo di Cambio (Romanini), mentre la nuova considerazione della dignità e dell'integrità del corpo umano (Paravicini Bagliani) è strettamente connessa alla nascita delle nuove tipologie di monumento funebre.

Bonifacio VIII, mentre indice il primo Giubileo che concentra in Roma i diversi flussi del pellegrinaggio medievale, riaccreditando Roma come città dei martiri e della fede, fonda anche l'Università, lo Studium Urbis, portando Roma, ora così considerata come città delle scienze, a pari dignità con ormai affermate città universitarie come Bologna e Parigi.

Il trasferimento della sede papale ad Avignone troncò brutalmente questo straordinario tessuto culturale e la città, priva della linfa di cui si era nutrita, dispersi gli artisti che l'avevano plasmato, precipitò in un lungo buio vuoto culturale.

Questa mostra intende ricostruire il volto della città, quale si presentò ai pellegrini del 1300.

Essa si fonda su approfondite ricerche, svolte negli ultimi anni presso la Cattedra di Storia dell' Arte medievale dell' Università di Roma I  "La Sapienza", di Angiola Maria Romanini, ricerche che hanno portato a importani congressi internazionali, come quello tenutosi a Roma nel 1980, Roma anno 1300 (Roma, l'Erma di Bretschneider, 1983) e a varie pubblicazioni scientifiche.

 L'esposizione, che si aprirà a Roma nel 2000 a Palazzo Venezia, è concepita con un nucleo centrale, costituito da opere prestigiose, trasportabili senza rischi, dei maggiori artisti - Giotto, Arnolfo, Cavallini, Torriti, per fare solo alcuni nomi - e da una serie di "mostre/rimando" : saranno queste altre sedi espositive, intese anche come itinerari d' arte, dedicate a monumenti, episodi particolari, contesti urbani, ubicate sia in Roma, sia nei centri fuori della città, che consentiranno di illustrare opere del massimo interesse nel loro contesto storico.

Nella mostra centrale il discorso critico fluirà ininterrotto e scorrevole, ma il visitatore sarà condotto - fisicamente e intellettualmente - anche a seguire il "rimando" verso le altre "mostre satelliti", i cui materiali saranno peraltro leggibili anche attraverso le strutture informatiche che seguiranno il cammino della mostra di Palazzo Venezia.

Particolare rilievo assume il versante della mostra a Roma fuori della sede esposiutiva di Palazzo Venezia.

Saranno realizzati quattro percorsi medievali come parte integrante del progetto, itinerari d'arte riammessi secondo una segnaletica in sensi e una serie continua di visite guidate.

I centri sede di "mostre rimando" fuori di Roma saranno Anagni, Palestrina, Rieti e Viterbo.

 

Marina Righetti Tosti-Croce

Professore Ordinario di Storia dell' Arte Medievale dell' Università di Roma LA SAPIENZA

 

 

Comitato Scientifico della Mostra

Angiola Maria Romanini, Presidente

Marina Righetti Tosti-Croce, Vice-Presidente e Direttore della Mostra

Commissario della Mostra

Claudio Strinati

Sezioni della Mostra e curatori

Architettura - Marina Righetti Tosti-Croce

Scultura - Anna Maria d'Achille

Pittura - Alessandro Tomei

Arti suntuarie - Francesca Pomarici

Monete - Lucia Travaini

Manoscritti - Silvia Maddalo

Coordinamento Scientifico - Antonio Jacobini


Busto di Bonifacio VIII, Palazzi Vaticani, Sala di S.Giovanni.

 

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