CHIESA DI S. DOMENICO
La
chiesa di 5 Domenico fu costruita intorno al 1536. La pianta è a croce
latina con una navata centrale e due laterali delimitata da arcate
sostenute da solidi pilastri. Gli altari laterali di destra e di
sinistra sono dedicati rispettivamente a 8. Domenico e alla Madonna del
Rosario. L’altare di S. Domenico è sormontato da una tela
raffigurante un sogno di 8. Domenico in cui con la sua dottrina regge le
sorti di una Chiesa in decadenza. Sul secondo altare vi è un dipinto in
tela raffigurante la Madonna che da il Rosario a 5. Domenico perché lo
diffonda. Quindici oli su legno, ovali, completano l’altare. Un
dipinto di notevoli proporzioni, situato dietro l’altare, raffigura al
centro la vergine Maria circondata da angeli in festa, con sopra la SS.
Trinità in trono. Completano in basso le figure dei Santi Domenico e
Francesco nonché il demonio sconfitto e una rappresentazione del mondo.
Adiacente ad una fiancata della Chiesa, si innalza l’ex convento dei
Domenicani, ora sede municipale. Realizzato nei primi anni del secolo
XVII, forse su un progetto tardo cinquecentesco, si staglia con la sua
maestosa facciata, scandita dalla simmetrica successione di finestre
trabeate. Notevole la finestra centrale che si apre su un balcone,
definito da un arco spezzato al centro da una conchiglia.
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CHIESA DELL’IMMACOLATA
Pressapoco
nello stesso punto dove oggi c’è l’immacolata sorgeva già nel 500
l’antica chiesa dell’Annunziata. Quest’ultima, che certamente
doveva essere molto bella, fu poi demolita verso il 1743 a causa della
smania innovatrice tipica del ‘700. La nuova chiesa, decorata secondo
il gusto dell’epoca, fu consacrata nel 1760. Il tempio era stato
eretto a spese degli aderenti alla Congregazione dell’Immacolata
Concezione, fondata agli inizi del ‘600 con finalità spirituali ed
anche di natura assistenziale, quali soccorrere e visitare gli ammalati,
i carcerati, i poveri. All’interno si possono ammirare sei tele
del pittore salentino Oronzo Tiso, aventi come soggetto altrettanti
episodi della vita della Vergine. Appoggiato ai locali della Congrega è
il monumentale Calvario: un grandioso semicatino il cui arco terminale
poggia su colonne ioniche da cui si ergono a destra e a sinistra due
notevoli statue di angeli. L’opera iniziata dalla Confraternita nel
1913, fu conclusa da Donna Olimpia Passero nel 1918. Nel muro
semicircolare vennero praticate cinque grandi edicole, chiuse da vetri,
che rappresentano i Misteri della Passione di Gesù.
CONVENTO “S. MARIA DEGLI ANGELI”
La Chiesa, come pure il convento fu costruita nel
1582 ed in seguito discutibilmente restaurata. L’origine della
costruzione è, secondo un antico documento, legata ad un miracolo
operato da Maria SS. di Leuca a Salve nei 1569. Questo piccolo paese era
stato afflitto da una terribile carestia. Il vescovo di Lecce vi inviò
allora uno dei suoi cappuccini che, confortando quella povera gente con
parole di speranza, la esortava a confidare in Maria de Finibus Terrae.
La mattina successiva, incredibilmente, la piccola piazza del paese si
trovò piena di frumento: Il popolo, grato per questo prodigio, volle
che si costruisse subito un convento per i frati cappuccini. Ovviamente
i paesi vicini fecero a gara per ospitare questi frati e cosi anche a
Casarano si formò una commissione per realizzare la costruzione del
convento. Il signore di Casarano, Gurello Filomarini, cedette
gratuitamente il suolo necessario e 18 dicembre 1582, il Convento, ormai
ultimato, fu intitolato all’immacolata Concezione. Questo titolo fu
poi sostituito con quello di 8. Francesco d’Assisi ed infine la Chiesa
ed il Convento, ora sede dei Frati Minori, furono dedicati a Maria SS.
degli Angeli.
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