Palazzo D'Elia
Il
cinquecentesco Palazzo è il più significativo tra i palazzi cittadini
ed è l'elemento di maggior prestigio in quel piccolo gioiello che è
l'omonima piazzetta su cui s'affaccia. Vanta una splendida facciata,
divisa in due parti da una preziosa balaustra che si allunga su tutto il
fronte del palazzo. La balaustra è interrotta da un leggiadro balcone
sostenuto da 7 mensole riccamente decorate con putti e statuine
raffiguranti vari personaggi. L'aristocratico portale a più fasce di
ornati, è sormontato dallo stemma della famiglia D'Elia
rappresentante un carro guidato dal vecchio profeta Elia e trainato da
cavalli che passano tra lingue di fuoco. Gli esponenti di questa
facoltosa famiglia erano spesso gentiluomini colti e aperti e a loro si
deve, tra l'altro, l'introduzione nell'oscura cittadina salentina delle
idee illuministe. Il palazzo ha avuto gli ultimi momenti di
splendore nei primi del 900 con don Marcello D'Elia e sua moglie
donna Olimpia passero. Fu poi adibito a sede della Pretura. Acquistato
infine dal Comune, l'edificio, che vanta all'interno una bella e grande
sala dal soffitto affrescato e una graziosa cappella è stato
recentemente, restaurato, ed attualmente ospita: l'ambulatorio della
Lega Tumori, ed alcuni centri sociali. |
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Palazzo De Judicibus
E' un autentico gioiello d'architettura. La facciata si impone per l'equlibrato
disegno e per la finezza delle decorazioni. Altrettanto bello è il
portale a volute e, al primo piano, la bella loggia con finestroni a
cuore e un elegante balaustra che imprimono al palazzo il carattere di
una sobria eleganza. Le due finestre a primo piano, simmetricamente
disposte ai lati estremi, allargano, all'occhio, la breve balconata
serrata dalle arcate. Vi è poi all'interno, il bel cortile reso ancor
più suggestivo dalla presenza di palme secolari. Il palazzo è stato
abitato fino ad alcuni anni fa dalla facoltosa famiglia De Judicibus,
originaria di Molfetta, giunta a casarano a cavallo tra l'800 e il 900
insieme ai capozza a cui era imparentata. Attualmente l'edificio,
bisognoso di restauro, è di proprietà comunale.
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