MA
COME COLLEGO IL MIO DVD ALL' IMPIANTO HOME-THEATER
?
-collegamento
video-
Un nuovo apparecchio come il
lettore DVD deve essere collegato al nostro
impianto home-theater ecco i nostri consigli.
Purtroppo, ancora oggi a differenza
del mondo audio non esistono convertitori di
segnale video separati da digitale ad analogico,
che possano permetterci il collegamento in
digitale di un apparecchio come il DVD ad un
apparecchio analogico come il televisore di casa.
Verrà quindi usata la consueta presa Scart.
inoltre la presa Scart a 21 poli presenta una
banda passante del segnale molto ridotta che
sicuramente poteva soddisfare gli utenti del VHS
ma che mortifica le prestazioni video in generale
del DVD. Stessa cosa possiamo dire per la presa
video di segnale a componenti (S-VHS) cque ci consente di
tenere separate l
-collegamento
audio-
Sistema Dolby Pro-Logic con
riproduzione a 4 canali. Nel caso di un
televisore con decoder non dobbiamo far altro che
collegare il il DVD al TV tramite Rca o
Scart, mentre se usiamo un apparecchio apposito
come decoder useremo le prese Rca
Sistema Dolby Digital con
riproduzione a 5.1 canali, 2 posteriori e 3
anteriori. Potremo effettuare il collegamento
all'amplificatore in due modi: tramite linea
digitale (coassiale o ottica) che è quella che
ci garantisce un'ottima qualità oppure
analogica, collegando i 5 segnali in uscita
direttamente al decoder
ACQUISTA I DVD
NEL NOSTRO NEGOZIO ONLINE
|
|
|
UN
QUADRO CON IMMAGINI IN MOVIMENTO: IL TELEVISORE
AL PLASMA
Dalla nascita del tv color, il
televisore non ha mai subito delle sostanziali
evoluzioni. A parte la digitalizzazione del
telaio costituita dalla sostituzione del gruppo
di sintonia analogico con quello digitale,
tutte le altre componenti pur subendo una certa
evoluzione, non si sono di certo evolute al pari
delle sorgenti digitali. L'avvento del televisore
al plasma rappresenta realmente l'evoluzione di
una tecnologia oramai obsoleta, vediamone
brevemente le caratteristiche. Il plasma è una
luminescenza che si ha grazie all'emissione di
fotoni in gamma ultravioletta. Diverse le strade
seguite dai produttori mentre comune resta la
tecnologia PDP, che sfrutta una matrice dove
tutti i punti dell'immagine sono riprodotti nello
stesso istante. Dotato di 2 matrici: orizzontale
e verticale, se eccitate producono un campo
magnetico che a sua volta eccita il gas che si
trasforma in plasma. Il segnale televisivo
viene trasformato in formato matriciale 25 volte
ogni secondo. Questa tecnologia dà vita a due
sistemi:
PDP-DC: funziona
a matrici sovrapposte con problemi di
luminescenza
PDP-AC: funziona
a matrici poste sul medesimo piano, permette di
avere matrici di piccole dimensioni e di avere
una maggiore luminescenza.
PDP-AC-LCD:
utilizzato da Sony, si basa
su una matrice al plasma e di una matrice LCD.
Questa tecnologia consente una riduzione del
calore e dei consumi e utilizza fosfori che sono
presenti sul mercato.
Al momento attuale i televisori al
plasma rappresentano la punta più alta della
tecnologia sviluppata dalle varie case in campo
video consentendo un notevole miglioramento
dell'immagine ed una dimensione ridotta in
termini di spessore dello schermo, tanto che è
possibile addirittura appenderlo al muro. Il
prezzo, unito ad una affidabilità tecnica tutta
da verificare, relega questa tecnologia verso un
utilizzo ancora limitato.
LE AZIENDE
CHE CON IL LORO PRODOTTI INTENDONO
APPARIRE SU QUESTO SITO POSSONO
DIRETTAMENTE CONTATTARE
|
DTS o
DOLBY DIGITAL?
Ecco messi a confronto i 2 sistemi
dal punto di vista tecnico e della reperibilità
del software:
DTS
|
DOLBY
DIGITAL
|
Riduzione
della banda passante pari a 1/3
Frequenza di
campionamento: 96khz
Risoluzione: 18 bit
Colonne sonore registrate
ad un volume più alto
Consigliati impianti con
buone caratteristiche a livello di
diffusori
Maggior spazio occupato
su disco
Tanti titoli a
disposizione
SITO
DTSONLINE
|
Riduzione
della banda passante pari a 1/11
Frequenza di
campionamento: 96 khz
Risoluzione: 20 bit
Colonne sonore registrate
ad un volume più basso
Consigliati impianti con
ottime caratteristiche a livello di
diffusori
Minor spazio occupato su
disco
Pochi titoli a
disposizione
SITO
DOLBY
|
|
L'ALTA
FEDELTA' VIDEO...
Se molto si parla di alta fedeltà
audio, poco si parla di alta fedeltà video. Allo
stato attuale,televisori, monitors, stampanti
riproducono una gamma limitata di colori, siamo
quindi distanti da una alta fedeltà video, la
cosa importante è che questi strumenti
riproducano lo spettro in maniera lineare;
facciamo quindi un breve excursus sugli studi di
colorimetria.
Possiamo seriamente far risalire i
primi studi sul colore a Hermann Helmholtz che
scoprì i fondamenti sulla percezione del
colore e che individuò come colori fondamentali
il rosso il verde e il blu; a Grassmann invece il
merito di aver individuato i colori opponenti.
Come l'orecchio, anche l'occhio opera in maniera
non lineare, cioè per raddoppiare
l'intensità dell' immagine è necessario
quadruplicare lo stimolo, inoltre il colore
viene percepito a seconda della gamma luminosa.
Il colore può essere collocato in un opportuno
spazio metrico secondo lo spazio Yxy definito
dalla CIE dove vi sono tre stimoli: x(rosso),
y(verde) e z(blu) da cui la proprietà x+y+z=1
che forma un poligono bidimensionale.E' possibile
generare tutti gli altri colori all'interno del
poligono ma non quelli esterni. Quindi tutti i
mezzi di riproduzione artificiale del colore non
riproducono una parte dei colori esistenti in
natura. Per ovviare all'inconveniente causato
dalla rappresentazione Yxy per cui a stesse
distanze su un diagramma non corrispondono
differenze di colore percepite come uguali, la
CIE ha dato vita a L*a*b* e L*u*v*: nel primo *a
b* sono delle coordinate cromatiche mentre L*
rappresenta la luminosità in modo non lineare
mentre nel secondo u* e V+ rappresentano
coordinate cromatiche in uno specifico diagramma
di cromaticità. Bisogna poi anche tenere conto
della temperatura del colore; partendo
dallo spettro più basso si va' dall'infrarosso e
via via fino al rosso, al verde e al blu fino ad
arrivare all'ultravioletto e quindi ad ogni
temperatura corrisponde un certo colore.
LA
VIDEOPROIEZIONE DOMESTICA
Fino ad oggi i proiettori per uso
domestico non hanno avuto sicuramente una ampia
diffusione, le cause sono principalmente da
ricercarsi nel loro elevato ingombro, nella non
buona qualità di immagine ma soprattutto nel
prezzo troppo elevato. Abbiamo riassunto una
panoramica sulle diverse tipologie di prodotti
offerti attualmente dal mercato:
Proiettori a tubi: di
notevole ingombro, sono quelli che offrono la più
alta qualità di immagine che viene formata
attraverso la proiezione fatta da 3 diversi fasci
di luce. A loro discapito oltre all'ingombro, il
prezzo
Proiettori a cristalli liquidi: usano una
matrice LCD e consentono degli ingombri ridotti
con un prezzo decisamente inferiore rispetto ai
modelli a tubi. Contro: una minore qualità
complessiva dell'immagine, un costo molto alto
della lampada di proiezione (quando questa è
consumata), una riproduzione non perfetta del
colore nero, una superficie di proiezione
limitata a circa 200''
Sistemi a retroproiezione: simili a
normali TV ma di dimensioni maggiori hanno il
vantaggio di avere uno spessore limitato.Molte
volte questi apparecchi incorporano un decoder
per l'Home-Theater e dei sistemi di altoparlanti
minimali. Lo svantaggio è rappresentato dalla
non ottima luminosità (problema in parte risolto
dagli ultimo modelli) rispetto ad un normale TV
Forse a risolvere i problemi attuali
della proiezione sarà la tecnologia DLP
sviluppata dalla Texas Instruments che
consente di formare l'immagine attraverso dei
movimenti di celle LCD
Possiamo quindi dire che allo stato
attuale delle tecnologie una diffusione massiccia
dei proiettori ad uso domestico non potrà di
certo avvenire se non per quei modelli destinati
ad un pubblico elitario. L'attuale tendenza
per un utilizzo a livello home-theater
resta legata al normale televisore 16:9 salvo un
abbassamento dei prezzi dei televisori al plasma
di cui parliamo nell'articolo qui a fianco
QUALI
DIFFUSORI SCELGO PER IL CANALE SORROUND
Nel sistema Dolby Sorround
normalmente il canale sorround contiene frequenze
che vanno da 100hz a 7 Khz,quindi prevalentemente
sviluppato sulla gamma media, infatti la scelta
di filtrare il segnale in questa maniera è
felice. Sotto i 100 Hz vi è quasi nulla di
segnale utile ed inoltre viene sapientemente
tagliato il rumore della rete ( 50 Hz ).Invece
il taglio sopra 7 Khz è necessario per rendere
più lineare la fase fra i 2 canali. Se non vi
fosse tale filtraggio il dialogo occuperebbe il
canale di sorround in maniera molto fastidiosa.
Quindi se si ha un vecchio decoder che
supporta solo il Dolby Sorround sicuramente 2
casse minimali per i canali posteriori andranno
più che bene perché dovranno comunque
riprodurre un range limitato di frequenze.
Diverse esigenze con il Dolby Digital che
sfrutta la gamma piena anche per i diffusori
sorround, quindi in questo caso avremo bisogno di
diffusori che possano riprodurre una gamma di
frequenze simile a quella dei diffusori anteriori.
Nel caso invece di un sistema THX è
consigliabile utilizzare dei particolari
diffusori a tecnica dipolare con trasduttori
posti sulle due facce e con risposta in frequenza
che sta appena sopra i 100hz. Le basse frequenze
vengono quindi inviate ad un apposito subwoofer.
Generalmente i diffusori devono essere tenuti a
60 cm sopra la testa degli spettatori e
possibilmente ad una distanza fra loro di 40-50
centimetri. Ovviamente tenere i diffusori a 60 cm
è impresa ardua, quindi è possibile ovviare a
ciò inclinando i diffusori con il cono verso
l'alto oppure (se il decoder lo permette)
impostare un preset di ritardo del segnale
maggiore.
|