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Nell'
archivio storico del Comune c' è un documento datato 1738
che riguarda la Confraternita della Beata Vergine d' Itria, protagonista
del culto religioso e depositaria dell' antico rito della sagra.
La tradizione, rimasta inalterata, prevede la gestione da parte della
confraternita dei lasciti di preziosi, denaro, redditi di terre e beni
materiali.
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I confratelli indossano
un tradizionale abito bianco con "capiglia" (mantellina)
azzurra e stanno davanti alla Madonna in processione.
La confraternita eleggeva, ed elegge tutt' ora, il priore
che, secondo tradizione, è chiamato a offrire, in più
occasioni nell' arco dell' anno, pranzi e inviti.
Si tramanda che gli inviti e gli sfarzi erano talmente grandi,
che molti priori contraevano ingenti debiti; ciò nonostante,
ricoprire la carica di priore era (ed è tutt' ora)
oltre che un onere, un grande onore.
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Vista l' importanza, sotto la dominazione spagnola,
il Priore ricopriva la carica per nomina regia.
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