Alimentazione
L'elevato
dispendio energetico comporta un' adeguata assunzione calorica. Ad
esempio, una gita di 6 ore prevede un dispendio energetico dell'ordine
di 2400 Kcal, paragonabile a quello di una maratona. Occorre introdurre
alimenti con una certa regolarità, ad esempio ogni ora e mezzo, prevenendo
l'ipoglicemia. In assenza di assunzione di alimenti l'ipoglicemia
si rende evidente verso le 2 ore; dopo questo tempo il consumo di
zuccheri da parte dell'organismo ammonta a circa 40 g. E' quindi consigliabile
reintegrare una quota di zuccheri corrispondente. Basta avere a disposizione
piccole quantità di alimenti energetici ricchi di zuccheri. Per ascensioni
più lunghe il dispendio energetico può essere dell'ordine delle 8000-9000
Kcal; in questo caso ben difficilmente è possibile reintegrare una
quota calorica così elevata e pertanto l'organismo va incontro ad
una perdita netta di massa corporea la cui ossidazione copre in parte
l'elevata richiesta energetica. In alta quota la disidratazione è
notevole sia come evaporazione di acqua attraverso la pelle sia attraverso
l'iperventilazione. Mediamente, la perdita di acqua durante una gita
di un giorno è dell'ordine di 1 litro; questo volume raddoppia se
ci si trova in alta quota. Pertanto occorre reintegrare le perdite
di acqua con bevande calde (il thè zuccherato è perfetto).