Principianti
Il
cambio
Ed eccoci arrivati
all'elemento principe della nostra bici. Fino a qualche anno fa (ma
ancora oggi) la "bontà" della MTB era data dal modello di cambio su
di essa montato; in effetti è su questo componente che il nostro sguardo
si posa nell'ammirare una MTB nuova o di un amico perché un modello
di cambio piuttosto di un altro eleva la bicicletta sui diversi valori
della scala qualitativa.
Il cambio è un complesso assieme di almeno 36 pezzi tra molle, viti,
bilanciere e corpi vari ed ha la funzione di trasportare la catena
sui vari pignoni, permettendo al ciclista di adeguare il rapporto
di trasmissione alle sue necessità. Costruito fondamentalmente in
lega di alluminio, il cambio si divide in due elementi principali:
il parallelogramma ed il bilanciere. Il primo, è deformabile ed articolato
su quattro punti, la parte superiore è fissata al telaio mentre il
parallelogramma sotto l'azione del cavo di comando azionato dalla
leva del cambio sul manubrio si sposta verso l'interno e viene riportato
verso l'esterno per mezzo di una molla, due viti di battuta consento
di bloccare la corsa del cambio nelle due posizioni estreme per non
portare il cambio stesso o verso i raggi della ruota o portare la
catena a cadere; il bilanciere serve invece a portare la catena sui
vari pignoni nei due sensi ed a mantenere costante la tensione della
catena stessa. Sul bilanciere sono montate due rotelline dentate che
agevolano il recupero della catena. Il cambio ha un suo massimo limite
di capacità per quanto riguarda il diametro (o numero dei denti) dei
pignoni, sia per quanto riguarda la differenza massima tra il rapporto
minimo e massimo ottenibile, il tutto per mantenere la lunghezza del
bilanciere entro dimensioni accettabili di ingombro affinché la catena
non sia troppo lunga e non tocchi terra! Normalmente sui telai in
lega di alluminio il cambio viene montato su forcellini sostituibili
proprio per proteggere il cambio (o il telaio) da rotture, in caso
di rovinosa caduta infatti è proprio il componente più debole a rompersi
salvaguardando le parti più preziose (e costose). I moderni cambi
come già detto possono essere a sette, otto o nove rapporti ma in
alcuni casi si è arrivati su bici da strada sino a 10. Le varie categorie
di cambio si distinguono solo per i materiali impiegati il peso e
la robustezza, ma se adeguatamente regolati dal vostro meccanico di
fiducia hanno tutti più o meno il medesimo funzionamento, oggi con
i cambi indicizzati si ha la certezza che la catena vada esattamente
sul pignone da noi comandato.