Principianti
Guarnitura
Con
il termine guarnitura si identifica il primo elemento della trasmissione
ed è composta da: pedali, pedivelle, corone dentate (nel nostro caso
comunemente chiamata tripla). I pedali possono essere di tipo "libero"
cioè con la sola piastra di appoggio o al limite con la gabbietta,
o del tipo automatico cioè con un meccanismo di aggancio su i due
lati da usarsi con delle scarpe apposite munite di "tacchetta" compatibile
con il tipo di pedale, un po' come con gli attacchi degli sci e relativi
scarponi, con la sola differenza che ad oggi nonostante siano definiti
comunemente SPD nome coniato dal primo produttore ad averli immessi
sul mercato, non esiste un tipo standard, ogni marca di pedali impone
il montaggio sulla suola della scarpa della relativa tacchetta. I
pedali ruotano su cuscinetti e sono attraversati da un perno che è
comunemente in acciaio e nei tipi più sofisticati in titanio.I pedali
sono inoltre un altro elemento di contatto tra bici e ciclista. Altro
elemento della guarnitura sono le pedivelle che consentono di trasmettere
la coppia motrice tramite la forza impressa sui pedali al "movimento
centrale" elemento spesso trascurato ma fondamentale per il buon rendimento
della bici. Le pedivelle sono in pratica delle leve in forgiato di
lega di alluminio (esistono anche in titanio o carbonio) dove una
estremità porta il foro filettato per il fissaggio del pedale (filettatura
destrorsa per il pedale destro e sinistrorsa per il pedale sinistro)
e dall'altra un foro generalmente quadro per il collegamento al perno
del movimento centrale. Ultimamente il produttore leader del mercato
ha introdotto una serie di novità tipo: pedivelle cave per ridurre
il peso ed aumentare la resistenza a torsione (dette Hollow Tech);
attacco al movimento centrale detto " Splined" ovvero una sorta di
attacco millerighe in luogo del perno quadro, usabile quindi con attacchi
compatibili. Le pedivelle possono avere diverse lunghezze comprese
tra i 170 ed i 180mm (più corte maggior agilità, più lunghe maggior
potenza). La pedivella destra porta il ragno portacorone che può essere
generalmente a quattro o cinque bracci. Le corone nella MTB sono sempre
tre (per questo si chiame tripla) e sono costruite generalmente in
acciaio o in lega di alluminio molto resistente (nome commerciale:
ergal). Chiaramente le corone devono essere compatibili con il "ragno"
per quanto riguarda il numero dei fori di collegamento sui bracci
ed anche per il diametro su cui si trova la foratura. La corona più
grande può avere da 42 a 48 denti, quella media da 32 a 36 denti e
quella più piccola da 22 a 24 denti. Questo nella norma ma il numero
dei denti possono anche essere diversi da quanto indicato per applicazioni
particolari. Il numero dei denti influisce sul rapporto di trasmissione
assieme al pacco pignoni posteriore. Per quanto riguarda i materiali
è possibile trovare delle combinazioni miste, cioè corona grande in
lega di alluminio e le altre due in acciaio, chiaramente l'impiego
della lega di alluminio sulla corona di maggior diametro porta un
beneficio in termini di peso maggiore. Nota tecnica: sulle corone,
dalla parte interna esistono dei pernetti o piccole scanalature. Il
loro posizionamento è molto importante perchè queste sporgenze o rientranze
favoriscono il passaggio della catena da una corona all'altra quando
si effettua la cambiata. Il movimento centrale consente la rotazione
delle pedivelle ed è principalmente composto da cuscinetti, calotte
filettate per il fissaggio al telaio, perno (in acciaio o in titanio)
su cui sono fissate le pedivelle e del quale abbiamo già parlato.
Importante è la lunghezza del perno del movimento centrale che oltre
ad essere determinata dal progettista del telaio in funzione delle
pedivelle segue uno standard che varia di solito da 107 a 113 mm.
In più la filettatura del telaio può essere filettata "inglese" 68
o 73 mm o a " filetto italiano" 70 mm, quindi in caso di sostituzione
di questo componente verificare o far verificare la lunghezza del
tubo del telaio. La calotta del movimento centrale a filetto inglese
si avvita in senso antiorario cioè al contrario del solito.