Salto
ad Ostacoli
Mentre
le altre discipline sportive affondano le loro radici agli albori della
convivenza tra uomo e cavallo, il Salto Ostacoli "esiste" come tale
da poco più di 100 anni. In questo periodo relativamente breve, ha vissuto
evoluzioni straordinarie che non poco hanno influenzato anche altri
settori equestri; innanzitutto l'affermarsi strepitoso dello stile all'Italiana
ideato da Federico Caprilli agli inizi del secolo XIX° e non ultima
la creazione della sella "all'inglese" che deriva nelle sue varie tipologie
dalla sella da caccia. Dopo essere servito come prova d'addestramento
e selezione per cavalli da caccia, la forma moderna del concorso ippico
diviene presto talmente prestigiosa da essere elevata a rango di evento
sociale. Infatti il campo di gara con il suo "concentrato" di ostacoli
e la partenza singola dei binomi permette un altissimo grado di partecipazione
degli spettatori difficilmente raggiungibile in un percorso di caccia
tradizionale. Questa opportunità di misurare e confrontare le singole
prestazioni richiamano sul campo anche le scuole di cavalleria di altre
nazioni che, prima e tra i due conflitti mondiali, utilizzano i concorsi
come "manovra mondana". Saranno le scuole di Pinerolo e Tor di Quinto
a dominare lo sport internazionale. Negli anni trenta però le altre
scuole, come quella di Hannover, riguadagnano terreno potenziando l'insegnamento
di Caprilli e combinandolo con il proprio bagaglio tecnico del lavoro
in piano. Così viene acquisita una preziosa eredità. La nuova tecnica
caratterizza la prima era dorata di questo sport, e getta le basi per
l'equitazione "militare" e civile del secondo dopoguerra. Saranno Cavalieri
eccezionali, che fortunatamente sapranno distinguersi solo sul piano
sportivo. Uno dei nuclei più famosi sarà quello di Dublino. Da qui riparte
nuovamente l'insegnamento di Caprilli, trapiantatovi dal suo allievo
il colonnello russo Paul Rodzianko, diffondendosi poi in tutto il mondo
con i successi della squadra irlandese, a dimostrazione che si tratta
di una disciplina capace di superare ogni frontiera, appassionando sempre
nuove persone a quell' irresistibile sensazione di volare (o quasi)
sul mitico Pegaso.