Exilles
Località
rustica situata presso lo sbocco del vallone del Galambra. La forma
dell'abitato primitivo è tuttora chiaramente leggibile: costituiva
un quadrilatero racchiuso da quattro vie principali. Al nucleo si accedeva
per porte che si aprivano al centro dei quattro lati; una nota interessante
è data dal fatto che le abitazioni poste lungo i bordi del quadrilatero
hanno architravi e passaggi che le mettono in comunicazione tra di loro.
Nella via principale sorge la Parrochiale dei Santi Pietro e Paolo,
dal semplice e suggestivo portale con profonda strombatura e dal basso
campanile; a destra del portale, i segni araldici del Delfino.
All'interno si conserva un frammento della piside a cui èlegato
il Miracolo Eucaristico di Torino: durante il saccheggio del 1643, un
soldato rubò dalla chiesa una pisside contenente l'ostia consacrata,
quindi si diresse a Torino con l'intenzione di rivenderla. Giunto in
città, presso la chiesa di San Silvestro, il mulo che portava
la refurtiva cadde mentre l'ostensorio si librava in aria entro un alone
di luce. Accorse il vescovo e in sua presenza l'ostensorio discese,
ma l'ostia rimase in alto finché non fu recato un calice per
accoglierla: Sul luogo fu poi eretta, a ricordo del miracolo, la chiesa
del Corpus Domini (1607-71).
A destra della chiesa, una funtana del XVI secolo, ornata dei gigli
di Francia.
Nella parte sud del paese, verso valle, sorge la Cappella dei
Santi Rocco e Sebastiano, costruita nel 1660 da Pietro Odiard,
per la Confraternità dei Penitenti. Conserva un architrave in
pietra con tre croci scolpite e alcune sculture paleocristiane nello
spigolo nord-ovest. Interessante la presenza di questo edificio che
testimonia una intensa vita associativa: nel Seicento Exilles contava
ben quattro Confraternite religiose.
Immagini e testo tratte da: " Susa e le sue valli
storia e arte"
Autori: M.L. Tibone e L.M. Cardino - Edizioni: Omega Edizioni