Il
Torrentismo
Il torrentismo consiste nella discesa a piedi dei torrenti incassati,
cioè di quelli che non posseggono rive percorribili. La discesa deve
pertanto essere effettuata direttamente lungo il greto, che può essere
"asciutto", cioè in secca, o "bagnato". In entrambi i casi è possibile
incontrare delle pozze piene d´acqua. Quando l´aggiramento delle pozze
è impossibile e quando la profondità
ci costringe a bagnarci molto, se non addirittura a nuotare per poter
proseguire oltre, allora si parla di "vasche", oppure di "canali" se
queste sono lunghe e strette.
Se le rive non sono percorribili vuol dire che i versanti del torrente
sono verticali e rocciosi. Per questo un percorso torrentistico si snoda
sempre in una "gola", o "canyon". Quando questa è particolarmente stretta
si parla di "forra".
Esistono forre strette al punto che la luce del sole non riesce a penetrare
a sufficienza per poter permettere di vedere alcunché. Nel gergo torrentistico
il termine "gola" è equivalente all´espressione "torrente incassato".
Quasi sempre il greto delle gole è interrotto da cascate. Perciò per
seguire il torrente non rimane altro da fare che utilizzare le tecniche
dell´alpinismo e della speleologia: scendere con una corda! Più precisamente
la tecnica utilizzata è quella della "corda doppia", che permette, una
volta scesi, di sganciare la corda dal suo punto di ancoraggio. Compiuta
l´operazione di recupero si può proseguire la discesa, ma non si può
più tornare indietro, in quanto non c´è più modo di risalire la cascata
una volta tolta la corda. Se nel prosieguo della discesa una difficoltà
di natura qualunque dovesse rendere impossibile l´andare avanti si resterebbe
pertanto bloccati nella gola, senza possibilità di tirarsi d´impaccio
autonomamente.
Il lettore si renderà conto, dunque, che l'accesso ad una gola non è
possibile senza le tecniche e l'attrezzatura torrentistiche. Dato che
entrambe le cose sono un prodotto dei nostri tempi si comprenderà come
quasi tutte le gole d'Italia non abbiano mai visto l'uomo fino ad una
trentina d'anni fa. L'esplorazione delle gole sta conoscendo il suo
periodo aureo da una decina d'anni ad oggi.
La discesa dei torrenti è un´attività che consente di godere di scorci
insoliti e spettacolari, ma l´ambiente delle gole è difficile e può
essere pericoloso. Dalle pareti possono venire giù sassi o massi, senza
preavviso e senza una ragione chiara. Chi percorre le gole porta sempre
sul capo un casco da roccia. Durante i frequenti temporali estivi il
rischio di caduta di sassi aumenta fortemente, e si può concretizzare
anche un altro tipo di pericolo: le piene! Repentinamente un placido
ruscelletto può trasformarsi in un´agghiacciante furia travolgente.
Tuttavia un pizzico di prudenza ci terrà lontano dai luoghi rischiosi
nei giorni dal tempo incerto.
Il torrentismo è un´attività che richiede esperienza e tecnica. Chi
non ne possiede può avvicinarsi al torrentismo soltanto se guidato da
esperti, pena il correre seri pericoli. I greti dei torrenti sono assai
differenti dai "comodi" sentieri di montagna, così tanto diversi che
nei torrenti non si cammina ma si "progredisce". La "progressione" nei
torrenti consiste in frequenti arrampicate tra i massi intervallate
da brevi camminate su sassi spesso viscidi e instabili, e da guadi,
per non parlare poi delle cascate o dei tratti a nuoto! Percorrere un
solo chilometro di gola può richiedere un´intera giornata, e questo
può rendere l´idea delle difficoltà che si incontrano. Tuttavia le soddisfazioni
sono tante!, e la bellezza dei luoghi attraversati ripaga abbondantemente
degli sforzi compiuti.
Per scendere una cascata la corda dev'essere fissata ad un "ancoraggio",
o "armo". Gli armi possibili sono costituiti dagli alberi, da una serie
di chiodi da roccia, oppure da formazioni rocciose particolari come
le "clessidre" o i "sassi incastrati". I chiodi da roccia possono essere
"chiodi", cioè attrezzi che vanno incastrati in una fessura della roccia,
oppure "spit", cioè tasselli ad espansione, oppure "spit-fix", cioè
tasselli ad espansione posizionabili solo con l´ausilio di un trapano
a percussione.
Tra le formazioni naturali più diffuse nei torrenti ci sono le "marmitte",
erosioni a forma di mestolo o di pentola create dai vortici, soprattutto
da quelli delle cascate (alla base di queste). Talvolta la cascata che
ha creato nel corso dei secoli una marmitta oggi non esiste più, si
è spostata altrove. Le marmitte possono essere colme d´acqua ("marmitte
allagate") o di detriti, oppure vuote nei torrenti in secca!
Spesso nelle gole si incontrano i "massi incastrati", grossi massi crollati
dalle pareti e rimasti incastrati in alto tra queste. Quasi sempre i
massi incastrati appaiono levigati, testimoniando così di uno stato
antico in cui l´acqua del torrente arrivava a lambirli. Ciò avveniva
forse prima che l´acqua stessa approfondisse la gola, allontanandosi
così dal masso incastrato.
I
torrenti si percorrono in discesa. Molto spesso accade che il punto
in cui si inizia la discesa e il punto in cui si abbandona il greto,
detti banalmente "ingresso" e "uscita", siano separati da una zona impraticabile
a piedi (perchè presenta pareti rocciose o macchia intricata), il cui
aggiramento richieda tempi e sforzi proibitivi. Esistono gole in cui
questa situazione si concretizza in 30 Km di cammino rispetto ai 5-6
da effettuare sul greto. In questi casi i gruppi di torrentisti si recano
sul posto con due auto, ne lasciano una nel "punto stradale" più vicino
all´uscita, e con l´altra auto si recano nel punto stradale più vicino
all´ingresso. Per "punto stradale" intendiamo un luogo raggiungibile
in auto. Una volta terminata la discesa bisognerà tornare in auto al
punto stradale vicino all´ingresso (il PSM, Punto Stradale di Monte)
per recuperare l´auto. L´insieme delle indicazioni che consentono di
raggiungere il punto stradale di monte e dell´itinerario a piedi che
da questo conduce all´ingresso è detto "accesso a monte". È evidente
il significato dell´espressione "accesso a valle".
Abbiamo detto all´inizio che nei torrenti capita di dover nuotare, o
comunque di doversi bagnare completamente. Ora, non essendo l´acqua
dei torrenti di montagna propriamente calda (!?) è comprensibile che
il bagno non sia proprio una cosa rilassante, e che la permanenza in
una vasca tenda a durare poche frazioni di secondo! In verità la temperatura
normalmente bassa delle acque torrentizie rende in molti casi indispensabile
abbigliarsi con... una muta da sub! Nelle calde giornate estive, se
ben equipaggiati con muta e calzari in neoprene, il bagno nel torrente
può diventare una vera goduria.
Perchè
il torrentismo?
Il
torrentismo offre all'appassionato una "fusione" pressocché totale con
l'ambiente che si attraversa. Ci si muove immersi nella vegetazione
lussureggiante: non esageriamo affatto! rimarreste sbalorditi scoprendo
una vegetazione così, un ambiente così a due passi dai paesi, dalla
"civiltà". Poi eccoci nella gola, dove ad avvolgerci è la roccia. Tutto
è più buio, ma autentiche gemme di sole sono incastonate nelle pareti,
mentre la loro immagine si riflette nell'acqua.
E poi l'acqua! Azzurra, verde, limpida, fangosa, nera sul fondo di bui
laghi che dobbiamo attraversare a nuoto, bianca alla base delle cascate,
placida o violenta è sempre il migliore simbolo vitale del nostro mondo.
L'acqua che scava la roccia come un cucchiaio nel burro, creando paesaggi
fiabeschi, unici. L'acqua che ci bagna e ci inzuppa, fredda ma... amorevole!
Chi effettua una discesa torrentistica trova questa "immersione totale"
in una realtà naturale che non fa parte del vivere quotidiano dell'uomo,
e forse non ne ha mai fatto parte. Le "diavolerie moderne" come la muta
da sub, l'imbragatura, il casco, la corda, il discensore, il contenitore
stagno, consentono infatti un fortissimo grado di confidenza con una
realtà anticamente ritenuta ostile. Cascate, rapide, laghi di acqua
fredda, con la giusta attrezzatura ed esperienza diventano compagni
indimenticabili di una avventura che se vissuta nel rispetto delle buone
regole tecniche è senza rischi (o meglio è rischiosa meno di tante nostre
attività quotidiane). Le gole offrono al torrentista uno svago totale,
fisico e spirituale allo stesso tempo. Un taglio netto con la quotidianità,
o forse piuttosto un ampliamento, un arricchimento della nostra quotidianità.
Il
torrentismo come escursionismo?
La
difficoltà della progressione
La
storia
L’attrezzatura
Guide