Sky
surf
Questa
disciplina è considerata tra le più spettacolari ed emozionanti specialità
del paracadutismo sportivo. Con l'ausilio di una particolare tavola
fissata ai piedi del paracadutista, si possono eseguire movimenti tridimensionali
in caduta libera. La velocità di discesa è di circa 200 Km/h. Sfruttando
il flusso d'aria e il surf come punto d'appoggio, le figure possibili
sono infinite e il divertimento è assicurato.
La tavola è costruita con materiale leggero ma molto resistente (carbonio,
resine, ecc.). Le dimensioni variano in base alle capacità di controllo
del paracadutista e al rapporto superficie/altezza (mediamente 130/150
cm).
Gli attacchi sono un misto tra windsurf e cinghie autobloccanti, comunque
dotate di un sistema a tre anelli per lo sgancio rapido in caso di perdita
di controllo, emergenza e, ovviamente, per l'atterraggio.Nella pratica
agonistica il team è formato da uno skysurfer un cameraflyer. La competizione
prevede alcuni movimenti prestabiliti e obbligatori da eseguire, ma
è ben valutato dai giudici di gara il lavoro di coppia e la creatività
del team.
L'approccio a questa disciplina deve essere fatto per gradi con la dovuta
cautela e preparazione tecnica, sotto l' occhio vigile di un esperto
onde evitare errori di valutazione nel profilo tecnico di volo, procedure
di emergenza, efficienza degli attacchi, ripiegamento, ecc.