Volo
a vela
In
cosa consiste:
Questo sport consiste nel volare con un apparecchio privo di motore
(aliante) molto leggero e con una superficie alare molto ampia in grado
di sfruttare le correnti ascensionali e, quindi, di compiere dei percorsi
anche molto lunghi. Otto Lilienthal costruì il primo aliante verso la
fine dello scorso secolo, ma solo nei decenni che seguono possiamo parlare
di volo a vela vero e proprio, e cioè quando gli americani Orville e
Wright perfezionandone la tecnica e usando materiali più moderni, costruirono
il primo aliante dei tempi moderni.
Dove
si pratica:
E’ uno sport diffuso sia in Italia che nel resto del mondo. In Italia
vi sono club e aeroclub in tutte le regioni: di un certo rilievo la
manifestazione “Eurolfy” che si svolge a Bassano del Grappa e
l’attività dell’aeroclub di Aosta. Nel mondo è praticato un po’ ovunque:
gli Stati Uniti hanno il primato per numero di associati ai vari club
e per numero di manifestazioni organizzate, ma una grande attività vi
è anche in Canada, Sud Africa, Nuova Zelanda, Australia e nei paesi
europei.
Chi
lo può praticare:
Per praticare il volo a vela occorre innanzitutto superare alcuni importanti
esami fisici e psico-fisici che sono effettuati dagli Istituti Medico
Legali dell’aeronautica Militare: solo a questo punto ci si potrà iscrivere
ad un corso di pilotaggio presso una delle scuole dell’Aero Club d’Italia
e, superati gli esami, ottenere il brevetto di pilota.
Attrezzatura:
Di alianti ve ne sono di diversi modelli per ognuna delle “classi” (o
categorie). Tutti devono, comunque, avere le dotazioni di bordo e di
sicurezza previste. Le varie classi si differenziano tra di loro per
l’efficienza, e cioè, per il rapporto tra la quota e la distanza percorribile
in condizioni atmosferiche prestabilite: più il valore di efficienza
è alto maggiori sono le prestazioni dell’aliante.
Classe club: efficienza tra 35 e 40, non ammessa la zavorra d’acqua.
Classe standard: apertura alare m.15, efficienza tra 40 e 43,
profilo fisso, zavorra ammessa.
Classe corsa: apertura alare m. 15, efficienza tra 40 e 43, profilo
variabile, zavorra ammessa.
Classe 18 metri: apertura alare m.18, efficienza tra 48 e 50,
profilo variabile, zavorra ammessa.
Classe libera: apertura alare tra i 20 e 30 metri, efficienza
oltre 50 e nelle macchine più moderne anche 60.
World class: classe monotipo nella quale tutti gli alianti devono
essere uguali ed avere il medesimo peso con pilota a bordo.
Apprendimento
tecnica:
Il brevetto di pilota si può ottenere solamente frequentando una delle
scuole di pilotaggio (di un Aero Club affiliato all’Aero Club d’Italia)
che sono distribuite capillarmente su tutto il territorio nazionale.
Agonismo:
Il volo a vela ha molte categorie che sono dovute ai diversi tipi di
apparecchio, ma le gare fondamentali di questo sport sono essenzialmente
due: atterrare il più lontano possibile dal luogo del decollo o percorrere
un tragitto prestabilito nel minor tempo possibile. In entrambe le categorie
la caratteristica fondamentale, che è l’essenza del volo a vela, è la
capacità che ogni pilota deve avere di conoscere e saper sfruttare le
correnti.
A
chi rivolgersi per altre informazioni:
Sia la Federazione che gli Aero Club affiliati all’Aero Club d’Italia
possono dare tutte le informazioni che sono necessarie per intraprendere
questo sport in piena sicurezza. La stampa nazionale e internazionale
sono molto ricche di pubblicazioni sul volo a vela, tra le quali vi
segnaliamo:
In Italia: Volo a vela, Avioflap, Volare e Volare sport.
All’estero: in Germania Aerokurier, in Francia Aviasport e
Vol a Voile; in Svizzera Aero Revue; in Danimarca Flyv;
in Gran Bretagna Sailplane&Gliding e VGC News; negli Stati Uniti
Soaring e Technical Soaring; in Australia Australian Gliding;
in Svezia Segelflyg sport.