Sci
km lanciato
In
cosa consiste.
Il chilometro lanciato è nato negli anni ’30 in Austria come prova
di velocità pura: consisteva cioè nello scendere con gli sci da un
pendio con una forte inclinazione e percorrerlo nel minor tempo possibile.
L’italiano Leo Gasperl nel 1931 a Saint Moritz raggiunge i 136 km/h,
velocità incredibile tenendo
conto dei materiali e della attrezzature di quei tempi. Solo dopo
la seconda guerra mondiale si riprende a gareggiare in questo tipo
di specialità e nel 1947 Zeno Colò a Cervinia porta il record mondiale
a 159 km/h.
Gli anni 60/70 sono gli anni del KL di Cervinia e il record passa
ai 163 km/h nel 1963 con Luigi di Marco per poi via via salire ai
195 km/h dell’americano Steve Mc Kinney nel 1977. Per 5 anni non vi
sono più gare di questo genere, ma nel 1982 si riprende a Les Arc
in Francia (vince Steve Mc Kinney con 201 km/h) e da allora le competizioni
riprendono con ritmi più regolari fino ad arrivare ai giorni nostri
con un record che è di poco al di sotto dei 250 km/h.
Esiste in Francia un progetto che si chiama “obiettivo 300” che prevede
di portare il limite assoluto di velocità sugli sci a 300 km/h: per
la sua realizzazione si stanno testando materiali speciali ed una
apposita carenatura costruita in materiali compositi.
Dove
si pratica.
Quella del K.L. è una specialità sportiva che richiede una pista di
discesa con caratteristiche molto particolari e di difficile preparazione.
Sono pochissime le località al mondo che possano rispettare questi
parametri e predisporre dei percorsi che offrano agli atleti la possibilità
di migliorare il record del mondo di velocità e sono Les Arc e
Vars in Francia, Portillo in Cile e Cervinia in
Italia.
Vi sono altre località nelle quali si svolgono competizioni di questo
tipo ma offrono percorsi dove si possono raggiungere velocità dai
140 ai 180 kmh: in Italia vi è la pista di Bielmonte e all’estero
ve ne sono (poche) negli USA e in Canada (soprattutto nella British
Columbia).
Chi
lo può praticare.
Chi abbia una buona capacità tecnica, un allenamento specifico e molta
preparazione atletica. Naturalmente occorre non avere assolutamente
paura della velocità e del vuoto in quanto le piste possono essere
veramente molto ripide.
Attrezzatura.
Esistono due tipi di competizioni: quelle con materiali di
serie e quelle
con materiali speciali . Per questa ultima categoria, che è quella
che detiene il record assoluto, i materiali sono molto particolari
e, in genere, costruiti su misura: gli sci sono lunghi 2 metri e 40
centimetri e con una strutture capace di contenere al massimo le vibrazioni;
il casco è anatomico e ha, posteriormente un particolare profilo aerodinamico;
la tuta, in poliuretano è ricoperta di polipropilene per diminuirne
la resistenza all’aria; gli scarponi devono avere una particolare
inclinazione e sagomatura ed infine è molto importante che la schiena
deve abbia un’adeguata protezione (in genere di derivazione motociclistica).
Apprendimento
tecnica.
Non esistono scuole specifiche: la Federazione o i vari Sci Club sparsi
in tutto il mondo conoscono i canali per avvicinarsi a questo tipo
di specialità sportiva.
Agonismo.
Come già abbiamo detto le competizioni sono limitate a quelle poche
stazioni sciistiche che dispongono di una pista attrezzata e quindi
anche le gare sono numericamente limitate. In questi ultimi anni esiste
un circuito organizzato dalla Federazione dello sci e probabilmente
questa è proprio una specialità destinata nei prossimi anni ad espandersi
(si parla già di K.L. con lo snowboard, monoski e biciclette da neve)
A
chi rivolgersi per altre informazioni.
Non esiste ancora in Italia una letteratura in merito: le varie riviste
come Sci e Sciare (che è la rivista ufficiale degli atleti
di K.L.) hanno al loro interno delle rubriche dedicate a questo sport.