Vediamo la scuola da due punti
di vista, che ci interessano entrambi: la scuola come uno dei
luoghi dell'oppressione generazionale e la scuola come ambiente
di lavoro di una vasta categoria di lavoratori. Siamo contro l'opera
di controriforma portata avanti dal ministero, contro la selezione
scolastica, contro l'ultimo contratto di lavoro. Siamo per una
scuola non repressiva, che promuova nel senso più profondo
del termine, aperta, che punti a valorizzare le potenzialità
dei giovani e non a farne malleabili strumenti del mercato.
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