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IL
SOGNO
Secondo
l’Orientamento Neuropsicofisiologico
Cosa
è il sogno? Chi lo produce? Per chi e a quale scopo?
Evitando
l’uso di parole difficili è possibile affermare che il sogno, nella
maggior parte dei casi, è un prodotto dell’attività dell’emisfero
“non dominante”, il destro, che caratteristicamente funziona in
maniera molto diversa dall’emisfero sinistro. Razionale, interpretativo
e nozionistico il sinistro, oggettivo, reale, concettuale il destro,
che inoltre per produrre
una propria risposta verbale deve utilizzare il linguaggio che normalmente
ha sede nell’emisfero sinistro. La velocità di risposta “istintiva”
premia l’espressione del solo emisfero sinistro, che è certamente
il più veloce, ma anche il più asettico, falso (pur di rispondere
può inventare una risposta non vera) e ripetitivo.
Tutto
ciò serve a spiegare la necessità dell’emisfero destro di comunicare
quello che durante il giorno non ha potuto esprimere: riflessioni,
emozioni e percezioni - di immagini, situazioni o persone - spesso
molto diverse dalle stesse percepite e interpretate dall’emisfero
sinistro sulla base di modelli precostituiti.
Durante
la notte, quindi, dopo la fase di sonno più profondo, il cervello
riprende totalmente la sua attività, come se fosse in stato di veglia,
ma questa volta il rapporto con l’ambiente esterno non c’è: potremmo
dire che si tratta di una “resa dei conti” tra i due emisferi del
“proprietario” del cervello.
L’emisfero
destro approfitta del sonno per rievocare:
a) immagini che sono state memorizzate con rinforzi dovuti
ad emozioni associate (incidenti, morte, nascita…) che vengono normalmente
vissute come traumatizzanti; b) immagini memorizzate di recente
(un film, una situazione realmente accaduta…) che vengono di solito
mal interpretate, in quanto analizza con la logica dell’emisfero
sinistro e con un metodo oggettivo e concettuale dell’emisfero destro
che ne è invece l’artefice; c) immagini memorizzate senza alcun
connotato particolare, che vengono richiamate o associandole alla
persona, o in maniera che apparentemente non riguarda il soggetto
stesso (storie anonime, scene con personaggi sconosciuti…).
La
conoscenza delle chiavi interpretative del sogno è frutto delle
ricerche scientifiche in campo neuropsicofisiologico e permette
di comprendere il significato dei sogni senza dover scomodare le
colpe dei genitori o eventuali perversioni inconscie.
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