Opere
per chitarra e orchestra
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Concerto
per due chitarre op. 201
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© 1998-2001
Fabio Rizza
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Concerto
per due chitarre e orchestra
op. 201
- I.
Un poco moderato e pomposo
- II.
Andante (semplice e quieto)
- III.
Rondo mexicano. Molto vivace
Data
di composizione: 1962
Dedica: Ida Presti e Alexandre Lagoya
Prima esecuzione pubblica: Ida Presti e Alexandre Lagoya; Toronto
Symphony Orchestra
Editore: Bérben, Ancona 1973
Organico: due chitarre e orchestra (ottavino, 2 flauti, oboe,
2 clarinetti, fagotto, 2 corni, tromba, timpani, triangolo, piatti,
tamburo, grancassa, maracas, castagnette, archi)
Discografia:
- SERGIO e EDUARDO ABREU, First Recording of 2 Concertos
for 2 Guitars by Castelnuovo-Tedesco and Santórsola, English Chamber
Orchestra, direttore Enrique Garcķa Asencio, Columbia M.32232
- SERGIO e ODAIR ASSAD, Two Concertos for Two Guitars
(Rodrigo: Concierto madrigal; Castelnuovo-Tedesco: Concerto op. 201),
St Gallen Symphony Orchestra, direttore John Neschling, GHA 126.018
- KAZUHITO e NAOKO YAMASHITA, Mario Castelnuovo-Tedesco:
Concertos No. 1 & 2, Concerto for 2 Guitars, London Philharmonic
Orchestra, direttore Leonard Slatkin, BMG RD 60355
L'omaggio
pił prestigioso che Castelnuovo-Tedesco fece all'arte del duo Presti-Lagoya
č certamente il Concerto per due chitarre; tematicamente molto
meno avvincente rispetto ad altre opere del compositore, il Concerto
si giova soprattutto di un carattere brillante, di uno svolgimento articolato
degli sviluppi e di un'orchestrazione curatissima nel fornire al dialogo
dei solisti un contrappunto prezioso.
Il primo
movimento, "Un poco moderato e pomposo", vive soprattutto del contrasto
fra la maestositą del primo tema e la giocosa leggerezza del secondo.
L'Andante che costituisce il secondo movimento č sicuramente il fulcro
emotivo e formale attorno al quale ruota l'intero concerto; l'incantata
dolcezza del tema principale e la delicatezza della strumentazione sono
gli elementi pił rilevanti. Il finale del concerto č affidato ad un brillantissimo
e spiritato "Rondņ messicano" cui spetta il compito di "trascinare" l'applauso
del pubblico grazie allo sfrenato virtuosismo della scrittura solistica,
virtuosismo che ha modo di emergere soprattutto nella lunga cadenza.
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