Scuola Media Statale Tomaso Albinoni

Mini guida di Padova
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Giro 1: Cappella degli Scrovegni  | Porta Altinate  | Piazza Garibalbi | Piazza Cavour  | Caffè Pedrocchi  | Piazzetta Garzeria  | Il Bò (Università) | Palazzo della Ragione  | Piazza della Frutta  | Piazza delle Erbe  | Piazza dei Signori  |  Duomo
Giro 2: 1. Prato della Valle | 2. Teatro Ruzzante3. Tomba Antenore  | 4. Ghetto di Padova | 5. Ponti di Padova
Giro1Giro 1
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Primo Itinerario
Iniziamo il nostro primo itinerario visitando la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto per Enrico Scrovegni.

Prima di entrare ammiriamo i giardini in cui si tengono ancora spettacoli; tutto intorno le rovine di un’arena romana distrutta dagli stessi padovani per ricostruire, con le pietre la città demolita dai barbari e dalle inondazioni, poi entriamo in una stanza speciale dove depositiamo tutta la polvere che abbiamo addosso e dove la guida ci prepara a visitare la Cappella.

Nella parte alta è raffigurata la vita di Gesù, mentre nella parte bassa Giotto aveva dipinto i sette vizi e le sette virtù, che portano all’inferno o al paradiso.
vista della Cappella degli Scrovegni
Cappella degli Scrovegni - esterno
vista della Cappella degli Scrovegni
Cappella degli Scrovegni - interno
Cappella degli Scrovegni
Cappella degli Scovegni
Arena Romana
Vista dell'Arena Romana
Usciti dalla Cappella iniziamo il nostro cammino per conoscere la città comunale.

La prima cosa che ammiriamo è Porta Altinate, risalente al 1200, che  simboleggia la vittoria della città contro Ezzelino.

A fianco sorgeva l'omonimo ponte sotto il quale scorreva il Naviglio; oggi al suo posto c'è una strada che si chiama Riviera dei Ponti Romani.
Porta Altinate
Porta Altinate




Piazza Garibaldi

Vista Piazza Garibaldi
con Madonna dei Noli
Proseguendo giungiamo in Piazza Garibaldi, già Romana, perchè i consoli inviati da Roma, qui amministravano la giustizia.

Durante l'epoca comunale assunse il nome di "Piazza della Paglia" per il mercato di fieno e paglia.

In seguito fu dedicata alla Madonna dei Noli, che era la protettrice di coloro che noleggiavano i cavalli e le carrozze per Venezia e Vicenza.

Nel XIX secolo la statua della Madonna fu sostituita con quella dell’eroe dei Due Mondi e, solo qualche anno fa, è tornata al suo posto, sopra ad una grande colonna.
Percorriamo via Cavour, giungendo nella omonima piazza e poi in via Sant’Andrea.

Di fronte alla Chiesa di Sant'Andrea osserviamo la Gatta, rozza statua di leone acefalo informe.

Questa statua si trova sul punto più alto di Padova ed è un vecchio trofeo vinto dai padovani in una battaglia contro gli Estensi.
Piazza Cavour
Piazza Cavour
La Gatta estense
La "Gatta" estense
Poco più avanti ci troviamo davanti al Pedrocchi, il famoso Caffè senza Porte.

Questo locale fu voluto dal signor Antonio Pedrocchi che lo fece costruire tra il 1819 e il 1832 dall’architetto Jappelli, che lavorò molto a Padova.

Il Caffè è in stile neoclassico, cioè riprende lo stile dell’architettura greca antica.

Nel 1891 Domenico Cappellato Pedrocchi, erede di Antonio, lasciava per testamento il Caffè in eredità al Comune di Padova. 
Caffè Pedrocchi
Caffè Pedrocchi - lato sud
Caffè Pedrocchi
Caffè Pedrocchi -
dettaglio lato sud
Caffè Pedrocchi
Caffè Pedrocchi - lato nord
Leonessa del Caffè Pedrocchi
Caffè Pedrocchi - leonessa
Di fianco al Caffè c’è Piazzetta della Garzeria così chiamata, dal complesso di edifici che si chiamava Garzeria o Garzerie Nuove, dove si lavorava la lana delle pregiate "pecore gentili terriere".

Nel 1393, durante la Signoria dei Carraresi, era la sede dell'Università della lana, famosa in tutta Europa, con il laboratorio  e il "fontico".

La fabbrica fu demolita nel 1926; oggi a ricordo resta solo una lapide in Via Cesare Battisti, con inciso un agnello.

Nella stessa piazza c’era il famosissimo teatro in legno, costruito su iniziativa del nonno di Eleonora Duse, che purtroppo è stato demolito per far posto a un grande supermercato.
Ex Teatro
Antica Piazzetta Garzeria
Piazzetta Garzeria
Piazzetta Garzeria - oggi
Poco più avanti si trova il palazzo del Bue [il Bò].

A causa dei vari rimaneggiamenti operati durante i secoli scorsi, sono oggi riconoscibili solamente, la Torre Carrarese in Via Cesare Battisti e il Palazzo in Via 8 Febbraio, tutto il resto è stato costruito tra il 1912 e il 1943.

Tra il 1938 e il 1943 è stata messa una nuova Porta d'Ingresso e, nel 1923, le Porte di Bronzo in memoria degli studenti caduti nella Prima Guerra Mondiale.
Università di Padova
Università di Padova
vista interna Università
Università di Padova - interno
   Porta dell'Università
Porta di bronzo dell'Università
Università di Padova - antica
Antica vista dell'Università
Ed ecco, dopo aver percorso via Oberdan, il Palazzo della Ragione che si trova tra Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta.
Palazzo della Ragione
Palazzo della Ragione,
lato Piazza delle Erbe
Palazzo della Ragione
Palazzo della Ragione,
lato Piazza dei Frutti

Questo palazzo nasce per il bisogno dei cittadini di amministrare la giustizia. E' stato costruito dal Podestà Rusca nel XIV  secolo ed è dotato di una copertura a carena di nave capovolta.

Dopo un  incendio il palazzo fu ricostruito e venne chiamato dai Padovani,  Salone. Il salone fino al 1797 rimase la sede dei tribunali ed in una delle sue sale c’è la famosa pietra del vituperio.

A Padova, nel medioevo le pene per i debitori erano molto severe e quando questi non potevano pagare dovevano spogliarsi delle vesti, meno le mutande [braghe di tela] e percuotere violentemente la pietra con le natiche pronunciando, davanti alle persone lì riunite, tre volte la frase “cedo bonis” (rinuncio ai beni) e quindi venivano espulsi.

La Piazza delle Erbe, già delle biade e quindi del vino, era considerata un centro di merci poco pregiate. Vi si vendevano infatti, i legumi, le biade, il miglio, ecc...

Sotto i portici della loggia erano esposti stuoie e cerchioni per i mastelli da bucato e per le botti, mentre dall’altra parte c’era il mercato delle calzature e la domus macellatorum.

Entriamo nei corridoi del Salone dove sono allineate molte "botteghe" e dove si vendono carni, polli e pesce. Questo è uno dei più vecchi mercati al coperto.
Volto della corda
Volto della corda
Antiche misure padovane
Antiche misure padovane
Passiamo sotto il Volto della Corda, chiamato così, perchè in passato venivano eseguite pene corporali a colpi di corda.

Qui si appendevano i bugiardi, i falliti, gli imbroglioni e i debitori che dovevano sopportare "tratti di corda", ossia lo stiramento delle braccia e delle gambe con delle corde, che erano appese ai cinque anelli di pietra infissi sul volto.

Il volto è sovrastato dalla torre medioevale degli anziani.

A destra del Volto sul pilastro d’angolo del Salone, presso la Scala degli Uccelli, troviamo incise le antiche misure padovane usate per il commercio:
lo "staro" o stajo per misurare le sostanze secche come il grano
il "copo" a forma di tegola per misurare la farina
il "quarelo" per misurare i mattoni
il "brazzolaro" o braccio per misurare le stoffe.
Ora ci troviamo in Piazza della Frutta, nonchè della selvaggina e degli uccelli, che in antichità si chiamava anche Piazza del Peronio, dal nome di una costruzione che si trovava al centro della piazza, dove si vendevano varie merci: zoccoli, stivaletti, detti in latino perones, erbe e verdure, carne di maiale arrostito, piedi di bue cotti, pollame e uova.

Molte merci giacevano in grandi cesti.
Piazza delle Erbe
Piazza delle Erbe
Torre degli Anziani
Torre degli Anziani
Poi entriamo in Piazza dei Signori, chiamata anche della Signoria o del Governo perchè di fronte ad essa si trovava la residenza dei Carraresi, signori della città.

A destra vi è la Loggia della Gran Guardia. Al centro della piazza sorge il palazzo del Capitanio dove, al tempo della Serenissima Repubblica, soggiornava il capitano o prefetto.

Nel palazzo si trova la Torre dell'Orologio che misura: lo zodiaco, l'ora e le fasi lunari.
Piazza dei Signori
Piazza dei Signori
Palazzo del Capitanio in Piazza dei Signori
Piazza dei Signori
Palazzo del Capitanio con orologio
Palazzo del Capitanio con orologio
Piazza dei Signori
Stampa Piazza dei Signori
Il nostro primo itinerario termina in Piazza del Duomo dove ammiriamo la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta.

La facciata con tre portali e rosone è rimasta incompiuta.

Alla destra del Duomo sorge il Battistero dedicato a S. Giovanni e consacrato nel 1281.
Duomo di Padova
Duomo di Padova
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