Comitato per la Difesa dei Referendum Elettorali e del Collegio Uninominale
Il referendum elettorale maggioritario contro la crostata di casa Letta, promosso da Segni, Barbera, Calderisi, Martino, Occhetto ed altri, per eleggere tutti i deputati nei collegi uninominali e senza trucchi |
Il 18 aprile 1999 un trucco contabile ha trasformato una maggioranza effettiva di votanti in minoranza virtuale, rendendo non valido il referendum elettorale maggioritario.
Si è votato ancora il 21 maggio 2000, su iniziativa di AN e Lista Bonino. Nonostante tutto, oltre il 32% degli iscritti nelle liste elettorali sono andati a votare! Viva la Repubblica |
Karl Popper: «L'Italia ha un bel guaio: il sistema proporzionale» Milano, 10/3/1999:
«Se c'è
qualche cosa in cui il popolo può manifestare la sua
volontà, è proprio il sistema elettorale» Léon Gambetta: «Mi accuserete forse d'opportunismo! Eppure, questo barbarismo cela una vera politica» |
Requiem per il proporzionale: il referendum elettorale per sgominare la congiura di casa Letta e difendere il sistema elettorale basato sul collegio uninominale Editoriale: Dopo il Sí della Consulta, soltanto un trucco poteva fermare il referendum Funzionamento e coerenza della normativa di risulta Simulazioni sul funzionamento del sistema elettorale post-referendario, in base ai risultati elettorali del 1996 Pdl
costituzionale: modifica del metodo di calcolo Considerazioni
sul divieto quinquennale Rassegna stampa sul referendum elettorale Il (tentato) pasticcio elettorale del ministro Amato Il doppio turno truccato alla Sartori-Passigli Cronistoria: dai referendum elettorali del
1991 e del 1993 al referendum contro la congiura di casa
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