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Quartu Sant'Elena: La Storia
 
Il Nome | Il Mercato e Sa Perda Mulla
Il Mercato e Sa Perda Mulla
 

Il Mercato Civico era un complesso formato da 3 batterie di box in muratura. Postazioni similari erano ubicate anche in Via XX Settembre e in Via Garibaldi. Nel 1920 questi box furono demoliti per far posto alla prima cabina elettrica della città, poi demolita a sua volta per consentire la costruzione di uno dei primi supermercati della città.

Agli inizi del secolo i locali rimasti erano ancora confortevoli, ma con il passare del tempo si dimostrarono sempre meno idonei all'uso mercantile. Negli anni '30 alcuni di questi locali erano ormai fatiscenti e ai primi degli anni '40 poco o niente rimaneva di utilizzabile.

Ciò che invece rimaneva era il commercio, praticato in postazioni di fortuna con la merce esposta al pubblico su tavoli che vi venivano portati giornalmente, oppure posta per terra su stuoie, ed alimentato dalle massaie quartesi che vi si recavano quotidianamente per fare le compere.

Dopo il 1945 la situazione igienica del Mercato divenne precaria: si vendeva all'aperto, senza alcun riparo per venditori, merci e acquirenti. Sino a che nel 1958 l'Amministrazione Comunale riuscì a trovare il finanziamento per costruire, in "Sa Perda Mulla", una tettoia. I lavori procedettero velocemente: fu asfaltata la Via Lamarmora e pavimentata in cemento la Piazza G.B. Dessì. Ma soprattutto, a seguito di questi lavori, venne abbattuta anche la pietra miliare, simbolo di Quartu. In suo ricordo è stata affissa una targa in Via Mercato, che dà appunto sulla Piazza Mercato.
Targa in ricordo de "Sa Perda Mulla", Via Mercato
Il nuovo mercato civico, Piazza G.B. Dessì

Le vicissitudini del mercato non finirono qui. Nel 1978, per consentire l'edificazione del nuovo mercato, furono abbattute le case poste tra la Piazza G.B. Dessì e la Via Martini, mentre un mercato provvisorio fu istituito in Piazza IV Novembre. Infine nel 1982 vennero appaltati i lavori per costruire finalmente il nuovo mercato, che riprese a funzionare nel 1987 (a lato si vede un'immagine del nuovo mercato civico).

A lavori ultimati, molti pensarono che la pietra miliare potesse essere rimessa al suo posto. Ma purtroppo le ricerche effettuate per ritrovarla non sortirono alcun effetto: alcuni ritenevano potesse trovarsi murata nella recinzione della scuola elementare di Via Umberto I o nei locali comunali di Via Caserma, altri asserivano che fosse custodita in qualche paese vicino. Nonostante tutte le ricerche effettuate, la pietra non venne ritrovata e nessuno ne parlò più.

Secondo Cenzo Meloni (come scrive in "Quartu Sant'Elena: cronache e memorie", Edizione a cura della Amministrazione Comunale), "in Sa Perda Mulla ove non si è potuta ricollocare la pietra miliare si sarebbe dovuto lasciare almeno un segno, come ad esempio un cerchio di colore diverso da quello della pavimentazione per indicare il sito del IV miglio, che comunque sarebbe stato orfano della pietra scomparsa".

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