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Relazioni interpersonali  e modalità comunicative
a cura di Mary Nicotra


4 aprile 2001

Le relazioni - enigma e alchimie

Non è necessario venire a contatto con popoli appartenenti a culture molto diverse, per trovarsi, qualche volta,  coinvolte in situazioni destabilizzanti.
Situazioni  che creano imbarazzo e  disagio, e  che spingono alla fuga a gambe levate...

Situazioni, che nei migliori dei casi, si vivono con il necessario distacco e  con la consapevolezza di quanto sia affascinante e  variegato il  genere umano!

Al contrario, quando ci si trova nell'ambito dei gruppi sociali verso i quali si è sviluppato senso di appartenenza, ci si sente a proprio agio; la comunicazione è fluida, si condividono credenze e valori. Certo, si litiga anche tra amici, ma ci si muove, comunque,  in una cornice di riferimento dove i significati che si attribuiscono al 'mondo', alle 'cose' e  alle 'situazioni'  sono condivisi. 

Ogni persona. sin da piccola sviluppa una serie di abitudini comunicative e di capacità emotive e cognitive che le rendono facile interagire con individui che esprimono un repertorio di capacità compatibili. Ogni individuo 'costruisce' così le proprie relazioni interpersonali significative.

Infatti, secondo il costruzionismo sociale, gli schemi, i sistemi di credenze, gli scopi e le intenzioni, così come i sentimenti e le emozioni, si strutturano e si mantengono nell'interazione sociale.
In altre parole, come precisa Valeria Ugazio: ''per i costruzionisti, la conversazione costituisce il processo fondante e gli altri processi quali le emozioni, le modalità di percezione, la memoria, i sistemi di credenze sono l'esito delle pratiche coordinate che organizzano la conversazione fra le persone... ciò che caratterizza questa posizione è l' ipotesi che la comunicazione non trasmetta, non rappresenti, non esteriorizzi le realtà sociali, ma le crei''

Ogni persona per entrare in una relazione significativa e coinvolgente sul piano emotivo, deve condividere in partenza con l'altro individuo uno o più giochi semantici.
Cioè, le due persone devono avere in comune almeno una o più cornici semantiche all' interno delle quali entrambe attribuiscono significati compatibili e riconosciuti agli eventi.
Ad esempio si possono condividere le polarità semantiche ''fedeltà/tradimento'' o ''vincenti/perdenti'' o ''bene/male'' o altre ancora.
All'interno del gioco semantico, poi, ci si può esprimere agli opposti (una persona è fedele - l'altra no - una è vincente l'altra perdente ecc) ma il gioco semantico deve essere condiviso.
E qui ci troviamo davanti ad uno dei più affascinanti misteri con cui probabilmente tutte, almeno una volta nella vita, ci siamo trovare a fare i conti ...essere in relazioni affettive dove i significati sono frantesi o come precisa Kundera dove  'le parole sono fraintese' .
Sono le relazioni ricche di eventi enigmatici, e che a causa di ciò, risultano essere fortemente conflittuali.
Non c'è da stupirsi che individui adulti che abbiano maturato separatamente il proprio insieme di giochi semantici, si ritrovino, man mano che si approfondisce la relazione, a fare i conti con significative divergenze.
Si capisce perfettamente il punto di vista dell'altro su un piano logico e razionale ma non si riesce a cogliere la vibrazione del suono di quelle parole, ne sfugge il significato profondo. Non ci appartiene.
Che cosa succede, dunque? 
'The power of love'.. cantava un gruppo rock circa una decina di anni fa.. 'a force from above'...così vorrebbe il mistero di alchimie inspiegabili...
In questi casi, infatti, i partner, se sono spinti dal desiderio di mantenere l'interazione, sperimentano stati emotivi che permettano di superare le divergenze.
Le relazioni costellate da episodi enigmatici obbligano a trovare una 'collocazione' all'interno di dimensioni semantiche sconosciute e quindi permettono all'individuo di attuare cambiamenti significativi anche a livello di identità personale.
 E non è un caso che, generalmente, durano poco. 
Il cambiamento spaventa... ed è opinione condivisa in ambito psicologico, che si tendano  a ricercare relazioni confermanti che non mettano in discussione la propria identità
Ma, come dice Bateson in uno dei suoi dialoghi nel libro - Verso un'ecologia della mente - ''... è come la vita. Un gioco il cui scopo è di scoprire le regole, regole che cambiano sempre e non si possono mai scoprire...un gioco o comunque ' un giocare '.
Ma certo non come gli scacchi o la canasta; è più simile a quello che fanno i gattini o i cuccioli. Forse, non lo so...
'' 

Mary Nicotra

bibliografia

Arcuri  Conoscenza sociale e processi psicologici, Il mulino, Bologna '85

Bateson Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano '86

Bruner  La ricerca del  significato,  Bollati Boringhieri, torino '92

Kundera L'insostenibile leggerezza dell'essere, Adelphi. Milano,'85

Laing L'io e gli altri , Sansoni, Firenze '73

Ugazio  Storie permesse - storie proibite Bollati Boringhieri, Torino, '99


 
 

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