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2° Rapporto sulla situazione
del servizio sociale
Il 2° Rapporto sulla situazione del servizio sociale
in Italia potrebbe avere come sottotitolo “Il Servizio
Sociale nelle Regioni Italiane”.
A seguito della L. 328/00 e della legge costituzionale di
modifica del Titolo V della Costituzione, le Regioni e gli
Enti Locali sono divenuti infatti titolari di competenze
e responsabilità nelle materie concernenti l’attuazione
e la gestione del sistema dei servizi sociali.
Di tali profonde innovazioni danno conto la Senatrice Grazia
Sestini con la sua prefazione, il Presidente dell’Eiss,
G. Rizzo, con la presentazione del Rapporto e P. Rossi,
Presidente dell’Ordine con l’apertura della
prima parte del testo.
Il saggio introduttivo di S. Rizza, curatore del volume,
traccia le linee principali del processo riformatore che
in questi anni in Italia ha visto partecipe il mondo del
servizio sociale e che ha trovato il suo compimento nella
L. 328/00 e nella legge costituzionale n. 3 del 2001. Il
trasferimento delle competenze riguardanti le politiche
sociali alle Regioni e il protagonismo degli Enti Locali
per quanto concerne la loro attuazione e gestione, apre
una stagione di cambiamenti, che rappresentano vere e proprie
sfide per il servizio sociale e per i suoi professionisti.
La PRIMA PARTE del Rapporto raccoglie sette saggi nei quali,
partendo dal confronto tra le leggi di riferimento per le
politiche sociali divenute “materia esclusiva”
di competenza regionale, vengono evidenziati i conseguenti
aspetti innovativi e problematici del servizio sociale e
della professione dell’assistente sociale e le sollecitazioni
poste dal nuovo configurarsi del sistema di welfare. Il
terzo settore va emergendo in maniera statisticamente rilevante.
La SECONDA PARTE contiene, come in galleria, le “fotografie”
del servizio sociale e della sua articolazione come appaiono
oggi nelle 20 Regioni italiane. Le situazioni descritte
sono variegate e riflettono la cultura, le capacità
organizzative, i pregi e le remore che costituiscono la
storia del servizio sociale e della presenza degli assistenti
sociali in ciascuna Regione.
La TERZA PARTE è dedicata alla formazione dell’assistente
sociale, in considerazione soprattutto della recente istituzione
nelle Università del corso di laurea in Scienze del
Servizio Sociale. Dopo alcune considerazioni introduttive,
vengono presentati i dati di un’indagine promossa
dall’EISS che fanno il punto della situazione dopo
il primo anno dei 51 corsi di laurea in 37 Università
italiane.
Il volume riporta nella QUARTA PARTE le schede di presentazione
degli otto organismi rappresentativi in Italia del servizio
sociale e della professione dell’assistente sociale.
L’Ente Italiano di Servizio Sociale – EISS
onlus in collaborazione con l’Ordine Nazionale Assistenti
Sociali e il Consiglio Nazionale dell’Economia e del
Lavoro
presentano il
2° RAPPORTO SULLA SITUAZIONE
DEL SERVIZIO SOCIALE
“Il protagonismo delle Regioni”
con il Patrocinio del Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Roma, 24 settembre 2003 – ore 10,00
Sala Convegni della Biblioteca CNEL – Viale Lubin
2
PROGRAMMA
Coordina Giuseppe Rizzo
Melino Pillitteri – Presidente Commissione
Politiche del Lavoro e Politiche Sociali CNEL
Grazia Sestini – Sottosegretario di Stato
del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Paola Rossi – Presidente Ordine Nazionale
Assistenti Sociali
Giuseppe Rizzo – Presidente EISS
Salvatore Rizza – Vice Presidente EISS e
curatore del Rapporto, Docente Università di Teramo
e Roma Tre
Giuseppe Vecchio – Docente Università
di Catania
Elisabetta Neve – Docente Università
di Trieste
Sono stati invitati il Ministro per gli Affari Regionali
Sen. Enrico La Loggia e il Sottosegretario di Stato del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Sen. Grazia
Sestini
L’indice del 2° Rapporto
¨ Prefazione (G. Sestini)
¨ Presentazione (G. Rizzo)
¨ Introduzione: Il servizio sociale e i cambiamenti
in atto (S. Rizza)
I Parte: Aspetti generali
¨ Le politiche sociali e la professione dell’assistente
sociale (P. Rossi)
¨ La riforma del Titolo V e i livelli essenziali dei
servizi sociali (CNEL)
¨ Le sfide del servizio soicale nel quadro delle nuove
politiche sociali (P. Donati)
¨ Il servizio sociale professionale nella legislazione
regionale (R. Maggian)
¨ La professione tra i livelli essenziali di assistenza
e modifiche costituzionali (F. Cava)
¨ Non profit e assistenza sociale (B. Moreschi)
¨ Terzo settore e welfare (E. Patriarca)
II Parte: Il servizio sociale nelle Regioni
¨ Regione Valle d’Aosta (P. Scaglia)
¨ Regione Piemonte (a cura della Direz. Polit. Sociali
Regione Piemonte)
¨ Provincia Autonoma di Trento (F. Folgheraiter, M.
L. Raineri)
¨ Provincia Autonoma di Bolzano (L. Critelli)
¨ Regione Lombardia (M. Tognetti Bordogna)
¨ Regione Liguria (A. Banchero)
¨ Regione Veneto (B. Bellotto)
¨ Regione Friuli-Venezia Giulia (S. Cecchi)
¨ Regione Emilia-Romagna (G. Magistrali, B. Gaibazzi)
¨ Regione Toscana (C. Rossetti)
¨ Regione Marche (U. Ascoli, E. Pavolini, G. Vicarelli)
¨ Regione Umbria (D. A. Gristina, L. Pietrolata)
¨ Regione Abruzzo (a cura del Serv. Prog.ne e Politiche
Soc. Giunta Reg. Abruzzo)
¨ Regione Lazio (G. Brunori)
¨ Regione Campania (M. Giordano)
¨ Regione Molise (M. Di Iorio)
¨ Regione Puglia (F. Dente)
¨ Regione Calabria (A. Adilardi)
¨ Regione Sicilia (I. Mastropasqua)
¨ Regione Sardegna (M. Sedda)
¨ Servizio sociale e politiche regionali: una visione
di sintesi (L. Gui)
III Parte: La formazione
¨ Ad un anno dall’istituzione del corso di laurea
in scienze del servizio sociale: riflessioni e prospettive
(M. Dal Pra Ponticelli)
¨ Mappa dell’offerta formativa nelle università:
laurea e laurea specialistica (M. Cacioppo, M. Tognetti
Bordogna)
¨ La formazione accademica dell’assistente sociale
(C. C. Canta)
IV Parte: Schede degli organismi
Aidoss – AssNas – Ciss – Eiss –
Istisss – Oas – Sostoss - Sunas
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“ASSISTENTI
SOCIALI LIBERO PROFESSIONISTI”
SEMINARIO IL 4 OTTOBRE E CORSO DI FORMAZIONE
Con questo titolo un po’ tranchant, l’EISS
ha raccolto il desiderio di alcuni assistenti sociali
già suoi collaboratori di primo piano: confrontarsi
con un tema sostanzialmente nuovo, o comunque poco discusso
fino ad oggi. E’ possibile, per gli assistenti
sociali, percorrere la strada della libera professione?
Ve ne sono le condizioni nello sviluppo attuale della
società, nella sua cultura, nei suoi bisogni?
Ed è un’esigenza sentita dagli assistenti
sociali stessi? Oppure è considerato un tradimento
degli ideali della professione? E, se questa esigenza
c’è, la strada èpraticabile? E come?
L’EISS ha affidato ad un gruppo di tre assistenti
sociali – Adriana Cortesi Gay, Anna Maceratesi,
Maria Teresa Salvi (la prima ora in pensione, la seconda
attiva in una Asl, la terza nel Comune di Roma) –
l’incarico di organizzare un sorta di corso di
formazione, rivolto ovviamente solo ad assistenti sociali
(l’invito è stato fatto a quelli residenti
nel Lazio). Il corso è a pagamento e si articola
in una Giornata Orientativa, aperta a chiunque voglia
partecipare (costo di 30 euro) e in successivi 5 moduli
(5 fine settimana: venerdì pomeriggio e tutto
il sabato) di effettivo corso (per i soli iscritti,
in numero non superiore a 25, con un costo di 670 euro)
per apprendere quanto è necessario se si vuole
esercitare la libera professione. Tra i docenti vi sono
due assistenti sociali che già esercitano la
libera professione: Ombretta Okely di Milano e Sabrina
Banzato di Pesaro).
Clicca
qui per leggere il programma. |
NUOVO CENTRO DI SERVIZI
PER GLI ANZIANI A CARBONIA, IN SAREDEGNA
E’ stato inaugurato il 1° settembre
il nuovo Centro per le politiche attive a favore degli
anziani, a Carbonia. Il Comune della città sarda
(in provincia di Cagliari) ha messo a bando l’iniziativa,
nella scorsa primavera, e l’EISS ha preparato un
progetto che è risultato vincente.
Il Centro prevede attività di socializzazione e
animazione (canto corale, ballo, ginnastica dolce, gite,
feste) e attività formative ed espressive (laboratorio
di informatica, teatro).
Particolarità del Centro è un programma
di ricerche sulle diverse culture che hanno dato vita
alla città di Carbonia negli anni ’30; ne
verrà fuori una documentazione inedita composta
di narrazioni, materiale fotografico, manufatti artigianali,
etc.
Ulteriore impegno dell’EISS è quello di sviluppare
un Segretariato sociale che ascolti i bisogni e dia informazioni
e consulenza in primo luogo alle persone anziane ma anche
a tutta la popolazione locale.
Il Centro ha sede nella nuova struttura del Servizio sociale
comunale. Le attività si svolgono da lunedì
a sabato, il pomeriggio.
Il giorno dell’inaugurazione, alla presenza di oltre
150 anziani, hanno preso la parola l’assessore alle
politiche sociali, Gaviano, il vescovo di Iglesias, mons.
Pillolla, Giampiero Forcesi, segretario EISS, e Giulietta
Meloni, assistente sociale dell’EISS in qualità
di supervisiore dell’attività. |
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RICERCA SUI SERVIZI SOCIALI IN QUATTRO
CITTA' DEL SUD
"I servizi sociali di livello essenziale nelle province
di Palermo, Cagliari, Catanzaro e Salerno, a tre anni
dalla Legge 328/00"
Il progetto è stato approvato e parzialmente finanziato
dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca (MIUR) in base al D.M. n. 1015 del 4/10/2001
(progetto n. 18). E’ iniziato nel febbraio del 2003
e si concluderà nel febbraio del 2004. La direzione
scientifica del progetto è in Sardegna, a Ottana
(assistente sociale Maria Sedda). Il coordinamento è
a Carbonia (Simonetta Cerquetti). Collabora alla realizzazione
della ricerca la sede dell’EISS di Roma (referente
Giampiero Forcesi).
Il progetto mira a rilevare, attraverso una cinquantina
di interviste qualitative e quantitative in ciascuna provincia
(e con un corredo di documentazione acquisita dalle fonti
locali), la domanda sociale del territorio (cioè
di ciascuna “zona sociale” o distretto), l’offerta
dei servizi (quelli considerati di livello essenziale
dalle legge 328/00, art. 22), la presenza di servizi innovativi
o di particolare efficacia, il bisogno di nuove professioni
sociali, l’esigenza di aggiornamento e formazione
da parte degli operatori sociali attivi sul territorio.
Alla fase di ricerca seguiranno quattro seminari provinciali
con gli operatori coinvolti nella ricerca, e un breve
percorso di formazione a distanza sui temi per i quali
è emersa una maggiore esigenza di aggiornamento. |
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